| inviato il 13 Marzo 2023 ore 15:47
Complimenti per la recensione! |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 16:28
Bella e interessante recensione che va oltre i classici discorsi sulle performance delle ottiche. È interessante vedere l'approccio che ognuno ha nella fotografia naturalistica con le diverse attrezzature che ci sono a disposizione ad oggi. Concordo con quanto detto da Claudio Cortesi, negli ultimi anni la sfida e il focus dei vari brand sta nella progettazione e rilascio di telezoom interessanti e appetibili a molti più utenti. I fissi luminosi purtroppo rimangono un miraggio per molti sia in termini di costo sia in termini di uso e trasportabilità |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 16:38
Grazie a tutti. Ovviamente la funzionalità del 100-500 su ml rispetto al 100-400ef su reflex è altra cosa. E se tra 100-400 e 100-500, e tra 100-500 e 200-600 vogliamo dire che c'è un passettino, ok. Ma così non è tra 100-400 e 200-600, tra cui c'è una differenza bella grande, non in termini di resa, ma di possibilità specifiche. Il 200-600, per esperienza sul campo, è un vero supertele. Che ovviamente paga pegno in termini di peso, ingombro, maneggevolezza, trasportabilità. Ma rimane un supertele vero, che può surrogare anche 500 e 600 fissi. 100-400 e 100-500, nei generi più impegnativi che pratico invece mi risultano insufficienti |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 16:42
Concordo Rino, i fissi attuali con schemi rifrattivi tradizionali sono diventati un lusso, per me superiore alle mie necessità. Il raddoppio effettivo dei costi, tra corpi e ottiche, non lo trovo giustificato |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 17:12
Grazie per la condivisione Leone , io vorrei chiederti su due aspetti che non hai considerato , visto che puoi confrontarli e farci sapere, il primo punto che mi interessa è il focus breathing , cioè la reale focale di lavoro sulle brevi distanze di entrambe le ottiche , la seconda è invece una considerazione a latere non diretta agli obiettivi ma al parco macchine dei due brand , cioè utilizzati con le apsc il Canon potrebbe evidenziare qualche vantaggio perché si può attaccare ad un corpo più recente delle corrispondenti Sony , e gode di un fattore di moltiplicazione di 1,6 anziché 1,5 , questo almeno fino a che non arriverà l'annunciata nuova apsc Sony . |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 17:36
“ Il 200-600, per esperienza sul campo, è un vero supertele. Che ovviamente paga pegno in termini di peso, ingombro, maneggevolezza, trasportabilità. „ Grazie per l'esauriente recensione, innanzitutto. Non ho mai usato il Sony ma, per un fotografo non specialista come me, oltre al peso e all'ingombro, la caratteristica più dirimente è la distanza minima di messa a fuoco. Il rapporto di riproduzione è dello 0.33 per il Canon il che, per - lo ripeto - un fotografo non specialista come me, vuol dire che ho uno zoom ma, se càpita, posso fare qualche simpatico close-up senza bisogno di portarmi dietro anche una lente macro o semi-macro, e dello 0.20 per il Sony. Distanza minima di messa a fuoco: 240 cm per il Sony e 90 cm per il Canon. |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 17:47
Visto che hai sempre detto, e lo hai ribadito anche sopra, che il 200-600 può surrogare un supertele, mentre il 100-500 no, sarei curioso di vedere due scatti alla massima focale, sul medesimo soggetto, nello stesso momento (o quasi). Io li ho avuti entrambi ma non contemporaneamente quindi questa (che è la prova regina) non ho potuto farla; tu invece potresti facilmente. Lo dico senza vena polemica, beninteso. |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 18:30
Per me entrambi a 500 mm avranno prestazioni sovrapponibili - magari meglio il Canon visto che costa il doppio |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 18:39
Se vivessimo in una realtà parallela in cui si potesse eseguire i seguenti test in condizioni identiche: 1-bif di soggetti a 30/40 mt in condizioni di luce non troppo abbondante (vicino ad alba e tramonto) 2- soggetto in luce scarsa e distante Allora avremmo rispose più "incontrovertibili" Purtroppo non è possibile per cui continueremo a dibattere senza trova i bandolo della matassa.... Io possiedo 100-400, ho avuto 200-600 per due anni e 100-500 ua settimana.... La mia visione credo sia nota.. |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 19:04
Cari amici, stavolta non l'ho premesso, ma vale sempre. Le prove che faccio valgono per le mie attrezzature, cioè proprio per gli esemplari che ho a disposizione, in mano. E poi per i soggetti e per la situazione di ripresa affrontata. Per tutto il resto, posso provarci, dopo, ma non ho risposte per tutto, soprattutto per ciò che non ho provato, nè amo inventarmi niente. Per cui le prove riflettono il mio primario interesse, che è quello che ho mostrato più volte, avifauna di taglia medio-grande/grande, principalmente in volo rapido. |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 19:37
Maurizio, non ti so rispondere esattamente sul focus breathing, anche perchè è un problema che mi tocca poco, fotografando sempre a distanze di decine di metri. Tuttavia penso ci sia poco da dire, 90cm contro 240, c'è poco da fare, 1:3 contro 1:5 dice tutto. Qui il 100-500 stravince. D'altra parte, un elevato rapporto d'ingrandimento è una prestazione tipica da zoom tuttofare moderno, più che da supertele. Per quanto riguarda le aps-c, anche qui a mio avviso Canon la fa da padrona, soprattutto con la r7 che, oltre ad avere prestazioni molto elevate, ha un costo veramente contenuto. Ho usato a lungo il 200-600 proprio e praticamente solo in aps-c, prima una a6400, poi una a6600. Con esiti per me molto soddisfacenti in relazione al risultato finale, con file molto belli e un af veramente buono, rapportato a quando queste macchinette sono uscite, ormai 4 anni fa. Purtroppo con un grosso limite, il mirino laterale, che rallentava moltissimo l'inquadratura dei soggetti rapidi alla massima focale, che a volte manco riuscivo a inquadrare. Per cui se continuerà a fare queste macchinette così orientate per il video, non mi avrà più. Tuttavia, con la a7r5, l'esperienza aps-c è molto positiva. Diversamente dalla r5, con cui finora, ammetto senza sbattermici più di tanto, sono riuscito a personalizzare su un pulsante solo la possibilità di impostare l'aps-c di volta in volta (in pratica premo il pulsante e mi compare la scelta del formato, dopodichè imposto aps-c e mi rimane impostato; se voglio tornare in ff ripremo, mi ricompare la scelta, e scelgo ff, e così ogni volta). Invece con la a7r5 sono riuscito, subito, a personalizzare la scelta così: premo il pulsante, automaticamente diventa aps-c. Ripremo, automaticamente diventa ff. Velocissimo. Questa cosa è comodissima. Innanzitutto mi viene un file aps-c bello sostanzioso, da 27mp invece che 18 della r5. Inoltre, con questa velocità di passaggio dall'uno all'altro formato, lo faccio correntemente. Uno stesso soggetto lo riprendo in ff, poi in aps-c, poi ancora in ff e finchè è disponibile posso farlo tutte le volte che voglio. In Sony, avendo a7r5, dubito prenderò un'altra aps-c, al limite tengo la a6600, che comunque le sue specificità le ha, una su tutte le dimensioni esigue. Se qualcuno sa come passare direttamente da aps-c a ff e viceversa con la r5, lo dica, per favore. Comunque, al momento, il 100-500, o il 100-400rf su una r7 sono tantissima roba. A proposito del piccolo e leggero 100-400, l'ho provato proprio oggi. Veramente fantastico, penso non tarderà ad arrivare anche lui . A questo prezzo... Se saranno confermate le prestazioni di TDP, cioè ottimo fino a 300, poi un po' di calo a 400, penso sia un altro vero best seller |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 20:07
Ignatius, come ho detto, per un uso a 360°, close up compreso, il 100-500 senza dubbio eccelle |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 20:14
Ottima analisi Giuliano. |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 20:14
seguo! |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 22:48
Bellissima recensione. Complimenti e grazie per il lavoro svolto |
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