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vorrei iniziare a scattare qualche macro a fiori e insetti durante gite in montagna o giardini etc.
Ho un corredo con Sony A74 con Sony 16-35 F4 PZ, Sony 35 GM 1.4 e Tamron 28-200 2.8-5.6.
Cosa mi conviene fare in termini di facilità d'uso e praticità tra: 1) comprare una lente macro dedicata come un Sigma art 105 f2.8 o il Sony 90 F2.8 2) comprare un tele tipo il Sony 100-400 o il tamron 50-400 (che ha capacità macro anche migliori del Sony)?
Ovviamente il tele mi consentirebbe di fare anche foto di paesaggio e non lo userei solo per questo e ho visto foto di fiori e insetti molto belle nelle gallerie fatte con questo tipo di lente.
Delle lenti macro dedicate però mi sono fatto l'impressione che la distanza di lavoro deve essere molto ravvicinata al contrario dei super tele che però ottengono ingrandimenti minori e sono anche più pesanti da maneggiare e portare..
Dipende da cosa vuoi fare, con un tele lungo puoi stare più distante dal soggetto ma con ingrandimenti più ridotti (poi non essendo un obiettivo pensato per quello bisogna vedere come se la cava a tali distanze, molti se la cavano bene ma bisogna vedere l'obiettivo specifico), se si vuole fotografare insetti grandi (tipo libellule o farfalle) quest'obiettivo spesso può tornare più comodo per non spaventarle e quindi risultare migliore per questo tipo di fotografia ma se si vogliono fotografare soggetti piccoli il macro se la cava decisamente meglio (il Sony 100-400mm ha un ottimo rapporto poco superiore ad 1:3 ma comunque la differenza è molta rispetto all'1:1 che ingrandisce quasi 3 volte tanto). Per quel che riguarda il Tamron 50-500mm visto che la distanza a cui arriva ad 1:2 è di appena 25cm penso che sia di quegli obiettivi che hanno la funzione macro non alla massima lunghezza (anzi probabilmente alla minima o vicino alla minima) che contando anche la lunghezza dell'obiettivo (18,3cm) ti consente una distanza di lavoro ridottissima di 4,9cm (25cm-18,3cm-1,8cm) ad 1:2, mentre ad esempio con il Sigma DG DN 105mm f/2.8 arrivi ad avere una distanza ad 1:1 di 29cm e quindi una distanza di lavoro di 13,8cm (29cm-13,4cm-1,8cm) ed a 1:2 questa sarà ancora parecchio maggiore. Edit: per le distanze ho considerato una messa a fuoco interna come avviene in genere negli obiettivi moderni, se dovessero avere una messa a fuoco esterna allora le distanze di lavoro sarebbero minori ma penso sia interna in entrambi.
Se decidi per un macro e per te non è un problema l'utilizzo di lenti manuali potresti anche considerare il Laowa 90mm f/2.8 o il più piccolo Laowa 85mm f/5.6 che sono dei macro classici (utilizzabili quindi dal fuoco all'infinito e non solo su range ristretti come i supermacro) ma consentono di spingersi fino a 2:1 essendo quindi molto utili se si vuole fotografare anche soggetti piccoli.
Dovresti dare un indicazione di rapporto macro che vuoi raggiungere
Un fungo tipo porcino da 10cm lo fai decisamente bene anche con quello che hai. Magari ritagli un pelo
Un insetto da 1-2cm e tutto un altro mondo. Devi raggiungere 1:1 se non oltre se vuoi fare i dettagli.
Se vuoi andare vicino a 1:1 e iniziare in maniera leggera tanto per capire di che si tratta verifica se ci sono dei tubi di prolunga macro compatibili con il tuo kit di materiale Di solito te la cavi con poco ed entri subito nel mondo macro Poi se ti piace flash luci e lenti dedicate oltre a cavalletto etc etc
vorrei iniziare a scattare qualche macro a fiori e insetti durante gite in montagna o giardini etc.
Partendo dall'assunto che la fotografia MACRO inizia al RR 1:1 e prosegue fino a circa 20/25:1, se questa è la premessa quella che vorresti affrontare non è macro ma piuttosto fotografia close-up... e allora ben venga qualcosa come il 100-400. Ma sia ben chiaro che quando vorrai fare della macrofotografia seria ti ci vorrà ben altro.
Per settore macro oggi si trova veramente di tutto sul mercato: ottiche, slitte, lenti addizionali, tubi, luci, treppiedi, schermi, comandi remoti ecc. ecc.
unica cosa che non si trova manco sul mercato nero è la Pdc, l'ostacolo maggiore sta li e rapporto di riproduzione e profondità di campo sono legati a filo doppio.
unica cosa che non si trova manco sul mercato nero è la Pdc, l'ostacolo maggiore sta li e rapporto di riproduzione e profondità di campo sono legati a filo doppio.
Vero! Fino a un certo però caro SaroGrey... perché la diavoleria digitale ha trovato il modo di taroccare anche la PdC
Dipende cosa vuoi fare. Gli obiettivi macro sono ottimi ma fanno solo quello. Devi stare a circa 30 cm col 105. Quindi foto di studio con tanta luce, se sei in un prato devi convincere la farfalla a sorridere e non spaventarsi. Se sei elastico sullingrandimento vai di tele, ma aspettati qualche compromesso sulla foto.
“ Delle lenti macro dedicate però mi sono fatto l'impressione che la distanza di lavoro deve essere molto ravvicinata al contrario dei super tele che però ottengono ingrandimenti minori e sono anche più pesanti da maneggiare e portare.. „
E' proprio questo il punto: da un lato con un obiettivo macro dedicato avrai un rapporto di ingrandimento maggiore (1:1) e possibilità di foto più ravvicinate (poi ci sono obiettivi macro da 150 o 180 mm, anche se bisogna andare sull'usato, perché forse non li producono più); dall'altro avrai un rapporto di riporoduzione minore ed un peso dell'obiettivo maggiore, anche se avrai una distanza maggiore a focali superiori. E tuttavia conta anche la distanza minima di messa a fuoco.
Poi ci sono obiettivi con cui si supera il rapporto di riproduzione di 1:1 come con il Canon Mp-e 65 mm ed alcuni obiettivi Venus Laowa, ma alcuni obiettivi hanno la messa a fuoco fissa e pertanto è fortemente consigliato avere con sè il treppiedi in quanto la messa a fuoco si effettua spostando avanti od indietro l'obiettivo.
“ Gli obiettivi macro sono ottimi ma fanno solo quello. „
Il 100L in casa Canon è una lente per ritratti straordinaria, ed è una macro. Con le lenti macro (così come le altre lenti) puoi praticare qualunque genere
Ti consiglio un medio tele macro come quelli da te indicati, utile anche in molte altre occasioni grazie alla buona luminosità; potrai farti un po' di esperienza utile per affinare le tue necessità in futuro. Per fotografare insetti come libellule e farfalle quando sono attivi servirebbe un tele che permetta di raggiungere un buon rapporto di riproduzione (non necessariamente 1:1, può essere sufficiente 1:3 secondo le dimensioni del soggetto) a una sufficiente distanza, diciamo superiore a quella di fuga del soggetto; tra i due da te indicati l'unico adatto a questo scopo è il sony che raggiunge un rapporto di 1:3 a poco meno di un metro e facendo due conti spannometrici mantiene una focale di circa 150-200mm alla minima distanza; il tamron raggiunge un rapporto più alto ma a una distanza troppo breve e coi soliti conti spannometrici alla minima distanza di maf ha una focale di circa 50-60mm.
p.s. anche il sony 70-300 raggiuinge un rapporto di circa 1:3 a una distanza di 90cm, quindi per questo uso ha caratteristiche molto simili al 100-400 con costo e peso inferiori.
Soluzione più semplice, comprare una lente close up. Riccardo Arena Trazzi ha aperto un topic dove fa vedere i risultati con la lente close up Nisi. La monti sul 28-200 quando serve e via. Soluzione alternativa un 70-200 e lente close up, così hai una doppia funzionalità, tele e macro alla bisogna. Questo se hai intenzione di fare più close up che macro propriamente detta. Per macro vera, l'ottica dedicata è la soluzione migliore.
Che con le ottiche macro si faccia solo macro è una cosa su cui non concordo per niente. Ci si fa macro, close up, ritratto, paesaggio... con il limite della focale fissa.
Per uso sporadico torno a dire che la soluzione più efficace, versatile, imho, è tele più lente close up.
“ Partendo dall'assunto che la fotografia MACRO inizia al RR 1:1 e prosegue fino a circa 20/25:1, se questa è la premessa quella che vorresti affrontare non è macro ma piuttosto fotografia close-up... ”
Paolo credo che il problema nasce proprio dalla definizione. Sopratutto negli anni passati tantissime lenti che non erano macro venivano marchiate con la scritta “macro”. Praticamente metà degli zoom anni 90 hanno la scritta macro Per non parlare del fatto che molti “macro” “veri” hanno rr 1:2 tanto per citarne uno il Canon ef 50mm 2.5. Da quello che so Diventa 1:1 solo con altri aggiuntivi. L ho posseduto ma mai usato per macro. Ci facevo i ritratti
Tornando all autore, prima di lanciarti in acquisti per me devi decidere 4 cose 1. quanto sono grandi i soggetti che vuoi fotografare. E devi essere abbastanza preciso. 1cm e totalmente diverso da 5cm 2. La distanza che vuoi mantenere: se sono insetti o animali pericolosi o non li vuoi disturbare devi stare lontano. Altrimenti puai stare più vicino 3. Si muove o e fermo ? Una margherita o un insetto 4. La prospettiva che vuoi dare. Anche li puoi usare un 24mm o un 180mm. Ovviamente avrai effetti molto diversi
Verissimo Carlo, il termine macro è, forse, uno dei più abusati nel vasto mondo della fotografia. In ogni caso ci viene sempre in soccorso l'etimologia della parola laddove il suffisso "macro" non lascia adito a dubbio alcuno. E dal momento che il termine greco macròs significa largo (da notare la finezza: la fotografia è bidimensionale quindi il termine megàs, ossia grande, sarebbe poco opportuno) va da sé che se il soggetto fotografato non è ampio ALMENO tanto quanto l'originale non può, a rigore di logica, essere definito largo... oppure ampio... e neppure vasto!
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