| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 16:30
Come scrivevo in un altro post, per me il software per eccellenza dei raw Sony rimane capture One. Anche se ho l'abbonamento alla suite Adobe, lightroom rimane sostanzialmente inutilizzato. Mi piace invece, dopo lo sviluppo del raw, divertirmi a pasticciare il TIFF con Photoshop Chiedo a chi ne sa più di me, tra quelli che usano c1 e Photoshop per raw Sony: fino a che punto lavorate il file con C1 prima di passarlo a Photoshop? La regolazione curve, eventuali maschere, etc, le trattate con l'uno o l'altro SW? Avete un workflow collaudato che vi sembra ottimale e consigliereste? |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 16:54
".. fino a che punto lavorate il file con C1 prima di passarlo a Photoshop?" Per decidere, basta usare un po' di cervello e conoscere che lavoro fanno i due software. C1 è un convertitore di RAW, detta in due parole è un editor vettoriale d'immagine (nulla a che vedere con la grafica vettoriale) ed opera esclusivamente sui dati grezzi catturati dal sensore, non lavora sul file immagine. Photoshop è un programma di grafica, che si usa anche in fotografia, ma fondamentalmente è un programma di grafica, detta in una parola è un editor di pixel, ed opera soltanto sul files immagine, una fotografia, oggetto della conversione dei dati grezzi catturati dal sensore e convertiti in file immagine da un convertitore di RAW, (= C1, Adobe Camera RAW, etc, uno a caso). Se lavori col convertitore, non degradi l'immagine, la fotografia, che poi otterrai con quei dati grezzi, perché i vari comandi del convertitore ti fanno solo una simulazione, non distruttiva, dell'immagine che otterrai dalla conversione: fino a che non converti il RAW in file immagine, sull'immagine ci fai quello che ti pare, è tutto reversibile, non distruttivo, e non arrechi mai alcun danno. Una volta convertito il RAW in file immagine, qualsiasi operazione ci fai sopra, con Photoshop o altro programma di grafica, non opera più sui dati grezzi del RAW, non ce li hai più, ma sulla fotografia, non è reversibile, e ci fai dei danni. Dunque qualsiasi operazione fatta sulla fotografia con Photoshop, inevitabilmente, la degrada e la degrada per arrotondamenti matematici delle operazioni che ci vai a fare sopra quando muovi i cursori dei vari comandi di Photoshop, il computer taglia dei decimali sul risultato finale, numerico, di una operazione fatta coi cursori e comandi vari, tutti: quel tagliare dei decimali sul risultato delle operazioni matematiche fatte dai vari comandi, è un degrado qualitativo dell'immagine. Da tutta questa storiella amena, se ne trae che più lavori con C1 e meno con Photoshop, meglio è per l'immagine finita , resta più viva nei colori, più brillante, più nitida ed è afflitta meno da artefatti geometrici e cromatici. .....è per quello che ci vogliono convertitori di RAW "buoni, più lavori con quello, e dunque più strumenti ha, più ci lavori, meglio è. Occhio che Lightroom/Camera RAW è estremamente più flessibile, più efficiente e più operativo di Capture One, io li ho entrambi, li uso entrambi, ma da Lightroom/Camera RAW a Capture One, c'è un abisso di operatività a favore di Adobe. Capture One ha dei profili, a mio avviso, fatti un po' meglio, almeno per le mie fotocamere, il motore di demosaicizzazione a volte lavora meglio di quello di Adobe, a volte, ma, fuori tutto, Adobe Lightroom /Camera RAW, si strafumano C1. |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 17:04
Io questa supremazia di C1 su ACR non la vedo minimamente, ma nemmeno con LR, capisco che qualcuno possa essere abituato ad un tipo di programma e processo, ma l'elaborazione del raw per portarlo ad una taratura desiderata mi pare bene o male simile con un qualsiasi strumento, al netto di duttilità che ...parere personale, troverei maggiori su Adobe. |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 17:25
“ fino a che punto lavorate il file con C1 prima di passarlo a Photoshop? „ Uscendo dal caso specifico Sony, che non conosco, io tendo a fare tutto il lavoro possibile nel convertitore (C1 o Adobe) prima di passare a Photoshop, che uso non tanto spesso. Questo perché il raw, come ricorda anche Alessandro, è comunque più versatile di un'immagine finita (tiff, jpeg) e anche perché l'evoluzione dei convertitori negli ultimi anni ha messo a disposizione una serie di strumenti che di fatto permettono di fare quasi tutto. In Photoshop esistono comunque delle modalità di lavoro non distruttive. Quelle che utilizzano i layer di regolazione. |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 19:55
Molto semplicemente chi preferisce altro al CR e PS non sa utilizzarli nella maniera corretta. I flussi di lavoro distruttivi non si vedono più da circa 4/5 anni ormai, chiunque lavora con layers, curve, valori tonali ecc.. senza toccare minimamente il RAW. Rispondendo alla domanda del topic io su LR/CR o banalmente capture One mi limito esclusivamente a correggere lente e aberrazioni, WB e qualche aggiustamento preliminare per appiattire il file e poi faccio tutto su PS. |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 20:16
Scusa ma che altro ci sta da fare? |
| inviato il 15 Febbraio 2023 ore 5:28
"Quelle che utilizzano i layer di regolazione." Il livello ha le sue regolazioni, e vengono arrotondate anche quelle, dunque il danno sul livello c'è. E quando vai ad elaborare l'immagine finita, di norma si appiattisce l'immagine ad unico livello, non puoi ad esempio mettere sul web un Jpeg fatto da diversi livelli, e dunque ti ritrovi l'immagine degradata. C'è poco da fare: con software di fotoritocco, tipo Photoshop o altri, che operano unicamente sul file immagine, più ci lavori, più degradi (= insorgenza di artefatti geometrici e/o cromatici) l'immagine oggetto del lavoro. Per avere la massima qualità d'immagine, conviene sempre, ripeto, sempre, operare il più possibile con il convertitore di RAW e ridurre al minimo possibile il lavoro fatto con il software di fotoritocco del file immagine, Photoshop o altri |
| inviato il 15 Febbraio 2023 ore 7:02
“ Io questa supremazia di C1 su ACR non la vedo minimamente, ma nemmeno con LR, „ nemmeno io. Secondo me in C1 è un buon-ottimo programma (lo ho nella versione 21) ma c'è molta (troppa) apparenza, mi spiego: - C1 ha una bella interfaccia accattivante e e personalizzabile - C1 esegue da subito un "pompaggio" della immagine raw, un preset basico che mica sempre è utile, anzi - insomma secondo me C1 è come una discreta donna che diventa appariscente ed alettante con un trucco un po' pesante però le stesse cose, ammesso che possano piacere, le si possono ottenere anche con ACR/LR (che ai fini dello sviluppo sono identici), basta farsi un preset bello carico..., le ultime versioni poi hanno delle implementazioni che C1 se le sogna (leggi mascherature e selezioni AI), poi c'è la possibilità di passare su Photoshop e lì è un altro mondo ancora. Non parlo poi della miriade di plugin a cui Adobe può attingere, anche questo conta eh... L'unica cosa che a me piace poco di Adobe è il denoise, non a caso hanno stretto un accordo con DxO proprio per sfruttare i loro vari Prime (che sono spettacolari), ma non è che quello di C1 sia spettacolare eh.... Infine parliamo di prezzi.... in C1 sono semplicemente fuori di testa, un abbonamento al piano fotografia di Adobe si prende in offerta anche a 80 euro/anno, mai sopra i 140 circa e lì c'è davvero tutto, con C1 siamo sui 220 Detto tutto questo io sto usando altro ancora (DxO o Silkypix + Affinity), ma avessi da scegliere tra Adobe e Phase One non avrei dubbi nel segliere il primo |
| inviato il 15 Febbraio 2023 ore 8:12
“ Il livello ha le sue regolazioni, e vengono arrotondate anche quelle, dunque il danno sul livello c'è. E quando vai ad elaborare l'immagine finita, di norma si appiattisce l'immagine ad unico livello, non puoi ad esempio mettere sul web un Jpeg fatto da diversi livelli, e dunque ti ritrovi l'immagine degradata. „ No, Alessandro. I "livelli di regolazione" non sono le regolazioni del livello… Sono fatti apposta per "regolare" senza modificare l'immagine originale che sta nel livello di sfondo. Hanno anche la caratteristica di non aumentare il peso del file salvato. Per esportare un jpeg non hai alcun bisogno di appiattire tutto. Puoi tenere i file psd con tutti i livelli. Detto ciò, concordo sul fatto che più lavoro si fa sul convertitore, meglio è. |
| inviato il 15 Febbraio 2023 ore 11:24
"Per esportare un jpeg non hai alcun bisogno di appiattire tutto. Puoi tenere i file psd con tutti i livelli." Prova a mettere sul web, Juza, Facebook etc, un PSD coi livelli. |
| inviato il 15 Febbraio 2023 ore 12:53
La discussione ha preso una piega Capture One vs Lightroom che non era nelle mie intenzioni Io per fare la demosaicizzazione dei raw sony (e solo quelli) mi trovo meglio con i profili ICC di CO ed è per quello (solo quello) che lo preferisco a Lightroom: per me non rilevano questioni quali l'interfacciabilità con il cloud, la bontà della app per ipad (?), le librerie, etc, che invece capisco possano interessare altri writer. Per questo motivo uso CO che però non è solo un semplice converter raw ---> tiff/jpeg ma ti permette di fare molte altre cose, da quegli aggiustamenti qui definiti editing "vettoriale" all'uso delle maschere, etc. Per quello chiedevo a voi dove vi interrompete con un software e dove iniziate con l'altro. Per inciso, secondo me la domanda è lecita anche per chi usa Lightroom, perchè al di là del fatto di appartenere alla stessa suite, sono di fatto due software diversi con photoshop e anche lì bisogna decidere dove interrompere il postprocessing con LR e passare a PS |
| inviato il 15 Febbraio 2023 ore 14:00
“ Prova a mettere sul web, Juza, Facebook etc, un PSD coi livelli. „ Certo che no. Nessuno lo dice. Dico che da un psd con livelli, Photoshop esporta un normalissimo e universale jpeg… Non hai bisogno di appiattire prima il psd. |
| inviato il 15 Febbraio 2023 ore 14:03
“ Per quello chiedevo a voi dove vi interrompete con un software e dove iniziate con l'altro. „ Come ti dicevo, io non vedo nel mio workflow quasi nessuna necessità di intervenire successivamente con PS. Ma queste sono le mie esigenze. In generale, tutto quello che puoi fare nel convertitore, è meglio farlo lì. Ma tu solo sai qual è il tuo workflow tipico… |
| inviato il 15 Febbraio 2023 ore 14:12
Illecitnom, mi pare che qualcuno abbia, giustamente, detto che fin che si può è bene proseguire con un convertitore raw, si passa ad un programma di fotoritocco o grafica solo se serve... (di solito per elaborazioni complesse) quindi: - Capture One - Adobe Camera Raw di Photoshop o Lightroom (sono uguali) - DxO Photolab - Silkypix, ecc... sono da spremere al massimo. Io, grossomodo solo nel 50% dei casi non passo ad Affinity Photo (equivalente a Photoshop...), converto in jpg dal mio convertitore di turno (uso DxO o Silkypix, ma anche Persona Sviluppo di Affinity) Questi convertitori ultimamente sono stati molto implementati, specie i due di Adobe, quindi ritengo che servirà sempre meno smanettare con i livelli di Photoshop o Affinity. |
| inviato il 15 Febbraio 2023 ore 14:41
Se devi fare regolazioni di micro contrasto alcune mascherature le puoi fare solo con photoshop tipo la maschera dei grigi. Oppure se devi intervenire sulla pelle o cambiare colore dello sfondo o altro. Io photoshop poi lo uso quando devo pulire macchie, eliminare oggetti da foto di architettura ecc. perché gli strumenti di LR e CO sono ancora approssimativi e poco controllabili rispetto a PS. I workflow sono sempre una cosa molto personale che dipende anche da che tipo di foto scatti perché un workflow di fotografia di beauty non sarà mai simile a quello per una foto di paesaggio urbano notturno, per dire. Il consiglio generale più giusto che ho letto è quello di fare tutto quello che potresti fare con PS in Capture o Lr e ovviamente fare cose più mirate/controllate su photoshop. |
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