| inviato il 11 Febbraio 2023 ore 22:26
Per i 'miei calcoli, sarebbe minima interferenza, mentre si agevolerebbero i controlli sullo sfruttamento del lavoro stagionale.
La gente 'normale' o che non ne avrebbe bisogno, sarebbe pochissima, mentre precari, disoccupati e migranti verrebbero perlopiù ingaggiati e controllati.
Per molti, anzitutto pensionati... la leva sarebbe simbolica, sebbene doverosa nell'aspetto morale. |
| inviato il 11 Febbraio 2023 ore 22:32
"Doverosa nell'aspetto morale per i pensionati"? dopo che hanno lavorato oltre 40 anni versando gran parte dei guadagni allo stato e non ricevendo indietro neanche il versato (visto il continuo spostamento in avanti dell'età della pensione)?
Io sono basito! |
| inviato il 11 Febbraio 2023 ore 22:38
“ La gente 'normale' o che non ne avrebbe bisogno, sarebbe pochissima „
Mi sfugge qualcosa o per gente "normale" si parla di tutti quelli che già hanno una fonte di reddito, quindi un'occupazione regolare? Perché in quel caso si parla di milioni di persone, altro che pochissima gente |
| inviato il 12 Febbraio 2023 ore 0:00
Scusatemi... ci sto ancora lavorando...
Ricapitolando: la leva è per tutti gli abili al lavoro.
Per alcuni ha valore morale, l'esserci. Concerne pensionati e stipendiati e abbienti. Può essere di un giorno o più o a volontà.
Per i disoccupati ovviamente, incontra il dovere 'istituzionale' di lavorare dal momento che si viene sussidiati.
Si tratta di uno stato di disponibilità alla leva! Se non se ne abbisogna non si fa, ma conta l'impegno morale... seppure non se ne abbisognasse, ognuno dovrebbe sentirsi in dovere di cercarsi almeno un giorno all'anno per farlo con uno 'spirito di leva'.
Ogni anno non dovrebbe chiudersi senza aver svolto il proprio dovere...
Sto cercando di comunicare un'impronta morale e non so se ci riesco...
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| inviato il 12 Febbraio 2023 ore 11:32
non ci riesci, l'impronta morale (quale morale?) la dovrebbero insegnare scuola e famiglia, lo stato dovrebbe mettere queste istituzioni in condizioni di farlo, senza costrizioni del tipo che proponi tu. Il proprio dovere è quello di rispettare le leggi, comportarsi civilmente e pagare le tasse... |
| inviato il 12 Febbraio 2023 ore 11:58
“ non ci riesci, l'impronta morale (quale morale?) la dovrebbero insegnare scuola e famiglia, lo stato dovrebbe mettere queste istituzioni in condizioni di farlo, senza costrizioni del tipo che proponi tu. Il proprio dovere è quello di rispettare le leggi, comportarsi civilmente e pagare le tasse... „
Sappiamo già che uno Stato, benché virtuoso (e non ne abbiamo avuti) , non riesce a sopperire alle mancanze morali in questione... almeno e soprattutto, in Italia. Il degrado civico, da quarant'anni a questa parte, è drammatico.
La 'mia' leva è un tentativo anche di migliorare la coscienza dell'importanza di sé come apporto del singolo nella comunità.
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| inviato il 12 Febbraio 2023 ore 13:15
Tu che passi il tuo tempo lavorativo tra robe di precisione entro il centesimo... non ti faresti qualche giorno a raccogliere uva e pranzare con roba genuina con i contadini?
Sinceramente quello che sostieni non lo reputo del tutto sbagliato. Ho passato tutta l'estate scorsa a lavorare all'aperto tra giardino e lavoretti edili vari e devo dire che è stato piacevole, ma il fatto che mi disturba è l'obbligatorietà, poi essendo in Italia figurati..... |
| inviato il 12 Febbraio 2023 ore 13:35
Mansueto.p
Son contento che tu abbia fatto tale esperienza. Anche io ne ho fatte parecchie e condivido... è stato piacevole e benefico.
Circa l'obbligatorietà... bè... tre giorni obbligati non farebbero male a nessuno... soprattutto il farlo senza l'assillo mentale... oggi potevo guadagnare tot, invece... |
| inviato il 12 Febbraio 2023 ore 19:06
Diciamo che l'idea non sarebbe male bisognerebbe analizzarla bene e vederne tutti gli aspetti, io personalmente da buon lombardo non ho paura di lavorare ma i problemi per un buon esito di questa idea sono altri. |
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