| inviato il 20 Gennaio 2023 ore 21:28
Quanti problemi, per una cosa che dovrebbe essere un piacere.
|
| inviato il 20 Gennaio 2023 ore 21:44
“ Evidentemente non sono stati stabiliti da una sola persona, ma nel tempo si sono imposti perchè più di una persona ha pensato che avessero qualche motivo in più di esistere rispetto al formato... boh, 2,47:9,28? „ Passagiobligati, stai sempre parlando di "regole di base" o forse è meglio chiamarli linee guida dettate da altri esseri umani, ma non sono degli ordini alla quale è proibito trasgredire altrimenti c'è la pena di morte, sono delle linee guide nate e create dall'esperienza di altri che possono servire ad aiutare chi è alle prime armi, dopo di che l'arte, di cui fa parte la fotografia, non si può imbrigliare, non è circoscrivibile, altrimenti non sarebbe arte, perchè l'arte prima d'ogni cosa è creazione, quindi libertà di esprimere la propria creatività e non qualcosa dettata da altri...
Questo è basilare e pare che tutti qui ti stiano dicendo la stessa cosa...!!
(Esempio, la regola dei terzi, qualcuno l'ha inventata ed esposta ed ha la sua valenza, ma è una valenza didattica, ma poi nella realtà mica c'è l'obbligo di seguirla..... è una linea guida creata per aiutare chi si avvicina alla fotografia, creata per parlare di fotografia, per studiare la fotografia, ma non per imporre come fare la fotografia.....)
|
| inviato il 20 Gennaio 2023 ore 22:41
C'è una spinta, forse tipicamente italiana, a regolamentare, mettere recinti e cancelli ad ogni aspetto della vita
Post produzione si ma "entro certi limiti", magenta nelle foto di paesaggio ma non oltre le due tacche, adesso il crop: quale è la percentuale del fotogramma sacrificabile per mantenere lo spirito etico?
Domani sarà la volta dello scatto a raffica: quale sarà il fps massimo concesso per restare nei recinti della fotografia senza sconfinare nella videoripresa?
Dovremmo essere bombardati per un mese al posto degli ucraini; mentre loro si riposano un poco noi resettiamo le nostre menti.
In alternativa l'orto: è tempo di concimazione invernale e di trattamenti a base rameica nel frutteto |
| inviato il 20 Gennaio 2023 ore 23:03
Vado, nella maggior parte dei casi, di pellicola 24x36mm, 45x60mm, 60x90mm e stampo in formato 40x30cm e 40x50cm. Ho una serie di passepartout già pronti all'uso per questi formati, quindi le mie foto le croppo vuoi per adattare il negativo alla stampa e, per contenere i costi nel caso di una mostra, la stampa al foro del passepartout.
A volte "l'arte" si cerca di adattarla al pragmatismo.
“ @Luca Bugli
In alternativa l'orto: è tempo di concimazione invernale e di trattamenti a base rameica nel frutteto „
Quest'anno per il compleanno mi hanno regalato una pompa a zaino elettrica 12L della Stocker. |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 0:00
“ “ Ma per quale motivo dovrei seguire rigorosamente dei formati che sono stati stabiliti da un altro essere umano come me....?? ? „
“ Evidentemente non sono stati stabiliti da una sola persona, ma nel tempo si sono imposti perchè più di una persona ha pensato che avessero qualche motivo in più di esistere rispetto al formato... boh, 2,47:9,28? „
Ma perchè non abbiamo degli schermi ovali?
|
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 0:14
“ Che ne pensate? „
Che se hai già in mente quello che vuoi ottenere non ritaglierai più di tanto se non in funzione del formato scelto.
In ogni caso una foto scattata alla pene di segugio rimane tale anche dopo il ritaglio , se mi tocca portare un file da 30 megapizze ad un francobollo 20 x 30 forse (opinione personale) qualche magagna compositiva era presente fin dall'inizio. |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 1:07
Quanto vuoi, a meno che tu non stia partecipando ad un concorso dove per qualche ragione è vietato croppare  |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 1:24
Concordo in pieno. Il mio pensiero in particolare verteva più sull'intenzionalità dietro allo scatto stesso.
Porto un esempio balordo :
La foto in sè non significa nulla, l'intento è rappresentare una banalissima testimonianza visiva dell'esistenza di un gruppo di funghi in qualche parte del mondo.
Pratichiamo un bel croppone :
L'immagine continua ad essere insignificante ma si viene a creare un piccolo punto d'interesse nella presenza della formichina , ovviamente l'intento iniziale si dissolve magicamente nel nulla .
Tra otto miliardi di esseri umani al mondo viene fuori un pazzoide disposto a pagare ,che so, cento miliardi di dobloni perchè trova irresistibile la foto con la formichina ,sperticandosi in elogi vari sull'artisticità della composizione ed il fulmineo colpo d'occhio nel ritrarre quella scena.
Io annuisco e torno a casa nella mia Ferrari d'oro massiccio, conscio di aver raccontato un sacco di balle.
Sono un grande fotografo?
|
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 1:30
Oltretutto va ricordato che, oltre ai vari formati prestabiliti che si trovano in macchina, su Ps o dagli stampatori, esiste la misura libera, come per esempio per le panoramiche, quelle non hanno formati preconfezionati, ne esistono di tutte le misure, e se si va da uno stampatore lui personalizza la grandezza della stampa in base al formato che gli viene portato... |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 1:36
Ottimi esempi... ;) |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 2:04
Mi pare ovvio, e quindi inutile discutere sul fatto che non ci siano obblighi o dogmi(a meno di sottostare per libera scelta a regole o regolamenti dettati da un concorso o altro) riguardo a crop o formati.
La libertà non credo sia da mettere in discussione finché non si fa male a nessuno. Se poi il crop eccessivo finisce per far male alla fotografia che stiamo realizzando sta al fotografo rllevarlo, anche qui liberamente, perché ognuno ha in suoi standard.
Quindi ha senso parlare più che altro a livello personale, in questo senso sono interessanti i diversi approcci e opinioni.
Io, forse perché faccio video per lavoro, sono abituato a dover consegnare il lavoro o comunque a riprendere inquadrando nella maggior parte dei casi già bene in sede di ripresa.
Questa “deformazione” operativa la porto poi anche in fotografia. Quando scatto io sono attratto da una situazione, da un momento, da qualcosa della realtà che attira la mia attenzione: quindi per quanto mi riguarda quella è la sede migliore per cogliere soggetto, inquadratura, esposizione, ecc ecc… giusti, il più giusti che mi è possibile, in sede di scatto(e questo dipende anche molto dal genere fotografico).
E più ci riesco in quel momento, nel momento dello scatto, più ne sono personalmente soddisfatto come fotografo.
Poi ovviamente quando guardo e valuto lo scatto quasi sempre un più o meno piccolo aggiustamento lo faccio, a volte si vede qualcosa che non si era visto durante lo scatto, e prima di tutto viene l'immagine, ma in caso di crop grandi poi tendo a viverla un po' come una piccola sconfitta come fotografo sul campo, compensata in parte da una piccola sensazione di vittoria come fotografo di post-produzione.
Però io cerco sempre, per indole e per mia soddisfazione personale, a cercare di fare il massimo per inquadrare giusto durante lo scatto. Inquadrare largo programmaticamente per poi metodicamente procedere dì crop non è nella mia visione. Preferisco avere la focale il più possibile giusta e pormi nella posizione il più possibile migliore.
Ma è totalmente soggettivo tutto ciò.
E ripeto, in alcuni generi croppare è quasi obbligatorio se non di vuole buttare quasi tutto ciò che si scatta. In altri generi invece, secondo me, il fotografo farebbe bene a impegnarsi il più possibile a fare la foto migliore in sede di scatto.
|
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 6:40
Il discorso "etico"/filosofico lascia il tempo che trova.
É più bravo chi azzecca subito la composizione giusta ? Forse, ma non sempre si ha la focale giusta montata, non sempre si ha il tempo di pensare, ci sono scatti rubati d'istinto. E poi non serve limitarsi a rincorrere la perfezione direttamente in camera, é bravo chi riesce ad avvicinarsi abbastanza ad una composizione valida da poterla poi recuperare con il crop che serve.
Tutto questo vale tenendo conto dei fattori tecnici del caso: mi resta abbastanza risoluzione ? L'effetto artistico che voglio ottenere é raggiunto ? È chiaro che un ritratto figura intera 18mm ritagliato sul volto non avrà le stesse caratteristiche ottiche e geometriche di un primo piano a 100mm senza crop...
In alcuni casi potrebbe persino essere una scelta voluta funzionale ad ottenere un certo effetto. Alla fine il crop equivale a scegliere in postproduzione un diverso formato di sensore  |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 8:32
"Sino a quanto è lecito "ritagliare" le proprie foto perchè si è sbagliata la composizione in fase di scatto?"
Eticamente non c'è limite, e non è una domanda intelligente da porsi.
Tecnicamente, come qualità d'immagine, c'è un limite e dipende:
- dal formato e qualità di sensore usato
- dalla qualità dell'ottica usata
- dal rumore presente in immagine
- dalla fermezza dello scatto
- dal formato geometrico dell'immagine finita
- dal livello qualitativo dell'immagine ritenuto accettabile.
In Fotografia vige una regola mai violata ed inviolabile: conta solo ed esclusivamente quello che si vede in immagine finita.
Tutto quello che non si vede, non conta un bel razzo di nulla. |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
