| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 9:58
Io cercherei la bellezza, in India così come in ogni altro luogo, ma naturalmente non faccio reportage. |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 10:00
“ Ciao a tutti,
Sono in India a Calcutta in visita dalla famiglia della mia fidanzata. Il tempo per fare uscite fotografiche purtroppo non e' molto e in qualche modo mi sento una sorta di blocco.
Qua sembra spesso di andare indietro nel tempo e ci sono davvero tante situazioni/luoghi interessanti da mostrare e raccontare. Fin qua tutto ok.. il problema e' che non mi trovo a mio agio a fotografare, soprattutto le persone, mi sembra di esser o diventare portatore di una mentalita arrogante e presuntuosa che vedo in valanghe di foto scattate da queste parti dove secondo me si finished per "spettacolarizzare" la differente condizione di molte persone qua.
E' giusto chiedere a persone di poter esser fotografate o magari addirittura chiedere di "posare" in cambio di una mancia (pratica che mi e' parso di capire piuttosto frequente). Da un lato puo esser visto anche come un aiuto e con la giusta sensibilita' puo essere utile e rispettoso allo stesso tempo per raccontare una realta', dall'altro appunto mi pare arrogante e alla fine quando vedo ritratti troppo spesso mi sembrano vuoti di significato e finti.
E' il secondo viaggio in India e finora il mio approccio e' sempre stato quello di cercare di raccontare appunto situazioni/momenti/luoghi della vita quotidiana, con un punto di vista della mia esperienza (potete vedere un esempio nel mio profilo mia Galleria su un viaggio in battello verso il quartiere di kumartuli) non devo vincere il premio Pulitzer, mi piacerebbe fare piu ritratti ambientati ma non vorrei scadere nel tipo di foto sopracitate.
Voi che pensate a riguardo? Che esperienza avete?”
Un ottima riflessione. Ti stimo
la condivido avendo girato soprattutto per lavoro tantissimi paesi “poveri”
Poveri economicamente ma spesso ricchi di vitalità orgoglio e capacità
Come diceva un mio amico, e non mi stuferò di ripetere questa perla, devi decidere se vuoi essere un fotografo che viaggia o un viaggiatore che fotografa.
E parlandoci onestamente pochi sono mc curry o Salgado e nessuno è in grado di tornare agli anni 80 per dire di essere i primi a fare certi tipi di
foto.
Vedo gente che scatta foto perfette in luoghi esotici ma perfettamente inutili se non dimostrare di essere buoni fotografi.
Quindi conclusione: non guadagni e non vivi delle tue foto? Non ti interessa vantarti di essere un buon fotografo ? Allora passa più tempo a vivere il momento e magari a stabilire un contatto umano con il soggetto della foto e fai la foto per avere un ricordo almeno avrà un senso. Paga chi posa, magari pochi soldi per te ma un pasto per il soggetto. Sembra una mercificazione ma all atto pratico può fare la differenza
Ciao !
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| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 11:15
"Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l'insuccesso sicuro: voler accontentare tutti." Platone (attribuita a Socrate)
"Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” Lucio Anneo Seneca
Fai foto come non ci fosse un domani e battitene dei poveri che si offendono, dei benpensanti che ti criticano, della fidanzata e della madre di lei che non capiscono, di te stesso che non sai. |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 11:17
Grazie Carlmon!
"devi decidere se vuoi essere un fotografo che viaggia o un viaggiatore che fotografa" vero! sicuramente oggi sono molto piu viaggiatore che fotografa.
Ora vi racconto un aneddoto riguardo a poverta' e foto.. ero al Taj Mahal e i spesso mi e' capitato di trovare locali che magari ti chiedono un selfie addirittura a volte seguendoti. Vicino a me ci sono due turiste che posano una ragazza normale chiaramente europea bianca e un altra davvero bellissima, una modella, africana nera. Un ragazzino va verso quest'ultima per un selfie e un altro subito lo richiama in Hindi "oh oh ma che fai? Cosa fai a fare una foto con lei che viene da un paese piu povero del nostro"
Comunque l'India e' un paese davvero controverso. |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 11:20
Mah mi lascia molto perplesso il tuo punto di vista Nessunego |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 17:38
"Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” Lucio Anneo Seneca
Che diamine Seneca non sapeva che il bello di una trireme era che non dipendeva dal vento?  |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 17:50
Sto giusto leggendo per la seconda volta una raccolta di lettere di L.A. Seneca chiamata "L'arte di Vivere". Afferma che si deve stare lontani dalle moltitudini e bastare a sé stessi. In India ci sono le moltitudini quindi... |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 18:58
Carica la considerazione di PaoloMcmlx |
| inviato il 21 Gennaio 2023 ore 19:20
Stai più lontano dai soggetti, inseriscili in un contesto anche sotto forma di silhouettes senza fare il solito ritratto irrispettoso.
Poni al centro del tuo progetto fotografico l'India e non gli indiani.
C'è tanto da raccontare, senza focalizzarti sulle persone ti sentirai più a tuo agio. |
user214553 | inviato il 21 Gennaio 2023 ore 20:36
Asurya nama te loka andhena tamasavrtah tagms te pretyabhigacchanti ye ke catmahano janah. |
| inviato il 22 Gennaio 2023 ore 0:01
Ti tachete i to tachi che mi me taco mi tachi. |
| inviato il 22 Gennaio 2023 ore 2:24
Comrad79 Concordia, credo e' importante la presenza umana nel raccontare/mostrare Calcutta e l'India, ma non e' cosi centrica la figura di un singolo specifico individuo. Mentre se volessi mostrare una specifica storia allora forse si che un ritratto della persona puo aggiungere forza e significato |
| inviato il 22 Gennaio 2023 ore 11:24
Unicuique suum tribuere |
| inviato il 22 Gennaio 2023 ore 13:12
Mah...le cose sono alquanto complesse. io nel 2018 sono stato in India ed ho fotografato qualche persona che noi definiamo “diseredata”. Idem nel 2017 in Madagascar (qualche foto ancor piu' “discutibile”). Il problema e', secondo me, che alcune di queste le ho pubblicate anche qui su Juza. Quest'anno sono stato in Nepal ed ho ripreso anche qui alcune situazioni paricolari e di persone (non molte) che oggi non pubblicherei. Queste ultime foto le tengo per me e per la mia famiglia come “documenti di una realta' particolare, lontana dal nostro modo di vivere. ho anche imparato a chiedere sempre, prima di puntare la fotocamera, sempre senza pagare la persona ripresa se non un paio di “santoni”, ben felici di prendersi l'obolo. Sul fatto di pagare qualcuno/a, mi viene in mente un altro aspetto: ci stiamo facendo scrupoli (peraltro opportuni) se le paghiamo e poi pubblichiamo una foto di queste persone.
Ma, cambiando target...nessuno di noi ha pensato alle cosiddette “foto artistiche di studio” di ragazze che espongono culi e tette, certamente pagate per una seduta i cui risultati possiamo vedere dappertutto ed anche qui su juza? Ok, la cosa e' ben diversa quantomeno sulla scelta della persona ripresa che magari non ha bisogno di soldi e lo fa anche per mettere in mostra la propria bellezza e per guadagnare (a proposito la prostituzione e' solo finalizzata all'atto sessuale o e' anche esporre previo pagamento le “proprie grazie?”. Non e' anche questa una vendita del proprio corpo e un acquisto di “prestazioni” particolari? Chi mi saprebbe dire la differenza in fatto di etica e moralita' tra fotografare pagando i bisognosi o queste “modelle”? Possiamo cominciare a riflettere anche su questo? Buona luce a tutti!
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| inviato il 22 Gennaio 2023 ore 13:46
Dipende anche dall'uso che ne fai e quale messaggio intendi trasmettere e dai tuoi bisogni.
Cosa vorresti raccontare?
Ho viaggiato molto e per lunghi periodi sia in Asia che in Sud America, dove ho trascorso due anni.
Dopo un pó di tempo non sentivo più il bisogno di fotografare, ma ció che m'importava era vivere il momento e basta. Nella mia galleria non c'è nessuna foto dei due anni in Sud America e solo due foto dei 6 mesi in India.
Potrei postare bei ritratti, immagini colorate ma
non so esattamente perchè, ma non ne sento il bisogno, forse per rispetto.
In India non ho mai pagato per fotografare.
Se voglio aiutare gente in difficoltà offro loro del cibo o mi informo a quali ong fare donazioni ma il baratto in fotografia non mi piace.
Poi ovvio, se vuoi che si mettano in posa ecc.è diverso.
Insomma, è una scelta personale. Fa un pó di introspezione e poi agisci. Se il tuo intento è mosso da "cattive" intenzioni fai un passo indietro.
Non nascondo che alcune foto che vedo su Juza mi mettono "rabbia."
Anche alcuni reporter di guerra riescono a mettermi rabbia o disgustarmi.
Mannocchi ad esempio, tanto sponsorizzata dalle tv, la reputo una mediocre che spettacolirizza il dolore ma non aggiunge nulla di nuovo alla narrazione. |
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