user214553 | inviato il 03 Gennaio 2023 ore 12:36
Paolo
La parola sanscrita "kali" - senza segni diacritici sovrascritti alla "a" e alla "i" - significa oscurità e condivide la medesima radice proto-indoeuropea che ha dato origine al termine italiano "caligine". "Kali" è il punteggio minimo al gioco dei dadi a quattro punti, quello con cui perdi sempre, quello che ti manda in rovina. L'epoca attuale - negli Śastra e nelle Scritture della antica Bharata - l'attuale sub-continente Indiano - è chiamata "kaliyuga", "l'era oscura", in un sistema ciclico composto da quattro ere che prendono proprio il nome dei quattro punteggi dell'antico gioco dei dadi. L'epoca tenebrosa in cui ci troviamo, secondo quanto si apprende dalle Scritture, avrebbe avuto inizio con l'avvento del nono Avatar di Visnu, Krsna. Queste lunghissime ere sono conteggiate attraverso complicati calcoli astronomici, ed hanno un periodo di "alba" e di "tramonto" che le lega l'una all'altra, in cui l'epoca precedente sfuma nella successiva. La nascita di Krsna sarebbe avvenuta nel 3228 a.C., quindi questo kaliyuga procede da circa 5250 anni.
La faccenda sorprendente, è che quelle antiche scritture - dapprima tramandate oralmente - descrivono con grande precisione questi nostri tempi moderni; indicano infatti - sintetizzando - un fiorente progresso materiale, ma anche un regresso morale e spirituale.
Tuttavia, non vi è pessimismo in ciò, poiché secondo queste scritture sarebbe l'ordine naturale delle cose, che in un universo "frattale" ed auto-assomigliante si riflette in tutto ciò che di relativo c'è. Basti pensare alle stagioni che ho portato come analogia, la vita biologica degli esseri viventi, quella dei pianeti, delle stelle, delle galassie, ecc.; dall'indefinitivamente piccolo all'indefinitivamente grande tutto sembra seguire questa ciclicità.. tranne l'Assoluto Metafisico (attenzione, non parlo del Dio Tesista), fondamento del relativo-contigente. Pessimisti sono coloro che in questi relativi-contigenti ci si identificano, decretando la loro "caduta", come fu per Narciso nel ben noto mito.
Ci sarebbe veramente molto altro da dire tra manvatara, kalpa, pralaya, ecc., ma sono abbondantemente off-topic. Ci tenevo comunque a fare questa precisazione in merito al mio presunto pessimismo, che alla fine si rivela - nonostante la scarsa e non esaustiva argomentazione - una semplice constatazione essenziale. |
| inviato il 03 Gennaio 2023 ore 13:20
Grazie, Alex108, per i distillati di cultura: non fanno mai male!
Ci fai anche vedere qualche foto?... |
| inviato il 03 Gennaio 2023 ore 14:02
È una scelta dettata dal fatto che una volta o stampavi le foto, o stampavi le foto!
Ora hai la possibilità di guardarle sul monitor del compiuter........e li finisce!
Poi per quanto riguarda il fatto delle stampe di una volta che erano peggio, parliamone.......
il 90 per cento dei files che si vedono in rete sono orribili, iper saturi, iper contrastati, con colori surreali....che esistono solo nei cartoni animati della Disney, percui quelli quando vai a stamparli sono una oscenità, e puo darsi che alla maggioria piacciano anche, dato che piu o meno si è persa la capacità di osservazione della realtà, ma chi un domani andrebbe a visionare queste immagini si farebbe due risate!
“ Beh, stampare si può sempre, non è mica proibito. Anzi è anche più facile avere delle buone stampe oggi che ai tempi dell'analogico: oggi puoi sistemare per benino il file prima di mandarlo in stampa e se ti ci applichi alla fine ottieni qualcosa di molto vicino a quel che volevi, mentre ai tempi dell'analogico o stampavi da solo (ma era molto più laborioso) o dovevi affidarti a un laboratorio, e mica sempre le stampe che ti arrivavano erano come te le eri immaginate.
Certo le stampe veramente buone si potevano fare allora e si fanno anche oggi, ma il livello medio si è molto alzato, e se si cura bene la preparazione dei file anche le stampe fatte in laboratorio sono buone.
Perciò non avere niente in mano è più che altro una scelta... „ |
| inviato il 03 Gennaio 2023 ore 14:05
Alex 108 per fortuna abbiamo gia passato il punto più basso del Kaliyuga....percui ottimismo.....adesso comincia il bello!! |
| inviato il 03 Gennaio 2023 ore 14:08
“ Poi per quanto riguarda il fatto delle stampe di una volta che erano peggio, parliamone....... „
Ai tempi dell'analogico se si volevano fare belle stampe si poteva, eccome, e specialmente per il bianco e nero che si può fare da sè piuttosto facilmente (dal punto di vista tecnico, poi stampare un bel bianco e nero è un'altra storia).
Però quando mandavi i rullini di foto a colori al laboratorio per sviluppo e stampa 9X12 che stampavano con sistemi automatici spesso ti arrivavano cose inguardabili.Anche per quello io facevo quasi solo dia e quasi solo kodachrome.
Oggi se ti sistemi un attimo i files e poi mandi a un laboratorio tipo Saal quel che ti arriva è in genere decoroso. Certo, una volta si stampava per forza, oggi lo fa chi vuole... |
user214553 | inviato il 03 Gennaio 2023 ore 14:12
Giovanmonti
Se dovessi mai caricare fotografie sarai il primo a saperlo 
Per il momento - come ho scritto a inizio topic - preferisco stampare. |
user214553 | inviato il 03 Gennaio 2023 ore 14:30
Robinik
In realtà, secondo il calcolo del jyotisa tradizionale, siamo ben lontani dalla metà di questo yuga. Lo stesso, si dice finirà con l'avvento del decimo Avatar di Visnu, Kalki. Si dice che a quel tempo Śiva eseguirà il "Tandava", la sua danza cosmica in cui riassorbirà l'universo nel maha-pralaya. Tutto si ritirerà nel vaikunta, che è Narayana, lo stato supremo di Visnu, l'equivalente universale dell'individuale stato di sonno profondo. Ottimismo lo stesso, poiché, come l'individuo emerge dal sonno profondo in una nuova veglia, così, dallo stato indifferenziato universale emergerà un nuovo kalpa (scientificamente, secondo le conoscenze attuali si parla di big-bang), e lo farà nello splendore del Satyayuga.
Tutto ciò - è giusto precisarlo - tiene conto del punto di vista empirico-relativo, "viavaharika satyam", poiché dalla prospettiva Assoluta, "Paramarthika Satyam", non vi è nascita o morte di alcunché; per comprendere si può fornire l'analogia del sole: dalla prospettiva relativa della terra e del terrestre, il sole nasce-sorge, si porta allo zenit per morire-tramontare nella notte. Tuttavia, dalla prospettiva del Sole stesso non vi è alcuna idea di nascita o morte, esso splende sempre e non conosce cambiamento (siamo nel campo dell'analogia, è chiaro che un giorno il sole - avendo avuto inizio - avrà necessariamente una fine). Così come per il Sole, l'Assoluto Atman-Brahman non conosce nascita, morte o alcun cambiamento, essendo l'Esistenza Coscienza non-duale stessa. |
user204233 | inviato il 03 Gennaio 2023 ore 17:10
“ cosa vuol dire troll „
Io non sono nato nè a Chicago, nè a Londra.
È in linea con questo. |
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