| inviato il 30 Novembre 2022 ore 22:28
Due nuovi componenti ottici, frutto della scienza dei meta-materiali e dei progressi delle micro e nano tecnologie: le metalenses e gli spaceplates, promettono di cambiare faccia a telecamere e macchine fotografiche, a partire dagli obiettivi dei cellulari, rivoluzionando radicalmente il mondo della fotografia. Si potrebbero realizzare lenti e teleobiettivi estremamente sottili e compatti dello spessore di alcuni fogli di carta. Il gruppo di Harvard era già infatti, da alcuni anni riuscito a sviluppare metalenti, cioè lenti più sottili di un foglio di carta e molto molto più leggere di quelle in vetro, che sono in grado di focalizzare tutto lo spettro della luce visibile Le metalenti in biossido di titanio la cui nanostruttura è organizzata secondo degli schieramenti di materiale, cioè da piccoli pilastri e anelli alti appena 600 nanometri, che sono organizzati insieme in modo da manipolare le onde luminose che vi passano attraverso. Il biossido di titanio ha permesso così di realizzare lenti planari trasparenti alla luce del visibile. Francesco Monticone, Assistant Professor alla Cornell University ai microfoni di Radio 24, afferma che le sperimentazioni attuali sulle metalenti consento tra l'altro la: - Pre elaborazione delle immagini direttamente nella lente, regolando colore contrasto nitidezza ed altri parametri; - Possibilità di polarizzare la luce in modo variabile direttamente nella lente senza uso di filtri Gli Splaceplates sono invece componenti che riproducono gli spazi tra le lenti che attualmente sono presenti negli obiettivi per raggiungere la lunghezza ottica richiesta. Le attuali lenti, possono arrivare a ridurre la lunghezza di un teleobiettivo del 20% rispetto alla sua lunghezza focale. Con l'utilizzo degli Splaceplates si può ridurre la lunghezza di un fattore 1 a 10. Questo si ottiene facendo rimbalzare la luce al loro interno. Se e quando queste tecnologie passeranno dalla fase sperimentale a quella produttiva, gli attuali obiettivi saranno destinati all'obsolescenza, o saranno relegati ad una sempre più ristretta nicchia di amatori. Altra conseguenza sarà che i cellulari dotati di queste lenti potranno sempre di più competere con le macchine fotografiche e le videocamere. |
| inviato il 30 Novembre 2022 ore 22:36
Credo sempre poco alle "rivoluzioni epocali": qualche volta sono vere e proprie cantonate e qualche altra volta quando si cerca di passare dalla sperimentazione alla produzione di massa saltano fuori i problemi. Ricordo ancora la mirabolante scoperta della fusione fredda ... |
| inviato il 30 Novembre 2022 ore 23:35
Già ora i cellulari che sbandierano comparti fotografici (secondo loro) top costano stipendi medio alti interi. E recano in sé solo tecnologie ottiche "tradizionali".... Figurarsi a metterci questa roba avveniristica dentro che potrebbe succedere... Però ho dato una scorsa ad un paio di pubblicazioni ed è materia da seguire decisamente da vicino, perché interessante per i risvolti generali che potrebbe avere, anche se non nel medio né nel lungo termine. |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 4:18
Come infilare sempre gli stessi argomenti anche dove stanno come i cavoli a merenda, proprio.... |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 5:35
E dall'istituto ponyluce è tutto |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 6:29
“ Altra conseguenza sarà che i cellulari dotati di queste lenti potranno sempre di più competere con le macchine fotografiche e le videocamere. „ ma se stiamo ancora aspettando il sensore curvo |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 7:36
'zzo c'entrano mo' i sensori stacked di Sony?!? |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 7:46
Nel 2011 dicevano che gli obiettivi professionali Nikkor avrebbero avuto le lenti trattate ai Nanocristalli. Risultato ininfluente per le resa finale e costi leggermente più alti solo per avere un po di rifrazione in meno. Canon con il solo uso della fluorite ha avuto altre rese. Forse, e dico forse, proprio per questa storia del risparmio di spazio tra le lenti, in futuro potrebbero sondare nuovi orizzonti ma allo stato pratico bisogna vedere se per il rapporto costi/produzione ne vale la pena. |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 7:52
“ ma se stiamo ancora aspettando il sensore curvo „ Il sensore curvo sembra ottimo come progetto ma ha già i suoi problemi. Ogni lente fissa e zoom finiscono con diverse curvature nei vetri posteriori, il sensore curvo dovrebbe adattarsi a tutte ma è improbabile, assolutamente irrealizzabile. A meno che non facciano un silgolo sensore studiato per una singola lente fissa come avviene per alcuni satelliti lanciati negli ultimi anni nello spazio. |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 8:46
Uno dei problemi più seri per lo sviluppo di innovazioni tecnologiche sono gli investimenti fatti nelle vecchie tecnologie: fino a quando le Case produttrici non si sono ingozzate per benino col ritorno di investimenti fatti su tecnologie correnti, bloccano le nuove tecnologie, non fanno altri investimenti in nuove tecnologie, ed è molto comprensibile. Ci vorrebbe un player nuovo nel settore, un'azienda nuova che ci crede e che ci investe. Fare quei trabiccoli lì in produzione di massa per soddisfare le necessità ottiche odierne, significa, semplicemente, buttare allo sfascio tutte le fonderie di vetri ottici, tutte le officine di lavorazione ottica, con relative attrezzature, macchine, e probabilmente anche larga parte della gente che ci lavora. Ma e comunque......campa cavallo che l'erba cresce! Ci sta che un domani, a mio avviso personalissimo, remoto, vadano veramente in produzione. |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 8:54
“ anche se non nel medio né nel lungo termine „ Quindi a breve termine? O, più seriamente, a lunghissimo termine? |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 10:08
Doriano ma infatti il sensore curvo va bene solo per smartphone che hanno ottiche e sensore fissi solo che se ne parla da tanti anni ma alla fine nessuno è mai uscito dalla fase progettuale, il che presuppone che il rapporto costi/QI sia poco concorrenziale rispetto un sensore classico |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 10:11
“ rapporto costi/QI sia poco concorrenziale rispetto un sensore classico „ non solo per quello, come scrivono da anni, dovresti usare poche ottiche che si allineano con quel sensore; a meno che non trovino una soluzione adattiva vecchie lenti/nuovo sensore curvo |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 10:45
“ 'zzo c'entrano mo' i sensori stacked di Sony?!? „ C'entrano eccome e ti spiego anche il perchè: Le metalenti e gli Splaceplates hanno uno spessore molto ridotto cosa che oggi fa ipotizzare in un futuro lontano, ma non troppo alla costruzione di obiettivi "incollando" diversi strati di metalenti e splaceplates.... Se invece parliamo di un futuro più prossimo sono già in corso studi per "incollare" direttamente sui sensori stacked delle metalenti con funzioni particolari e molto specifiche (andate a leggervi cosa possono fare) e non è cosa da poco! Se poi consideriamo il fatto che una nuova tecnologia stacked annunciata da meno di un anno, che banalizzando non fa altro che "incollare" un secondo strato fotosensibile su quello esistente arrivando così a raddoppiarne o quasi la sensibilità, sembra sia già disponibile per essere applicata sui prossimi Iphone forse quel futuro è più vicino di quanto in molti immaginano! |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |