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Gregory Crewdson







avatarjunior
inviato il 11 Novembre 2022 ore 16:37

Grandissimo Fotografo e Artista!

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2022 ore 16:46

Tempo per una foto : un mese.

user225138
avatar
inviato il 11 Novembre 2022 ore 17:09

La distanza dalla quale viene fruita un'opera (e il fatto che debba essere unica o ne possano coesistere diverse) è parte delle scelte dell'autore.

Questo non significa che io non possa andare a guardare da 20cm una stampa di un metro per due, ma se l'autore ha previsto che si debba guardare da cinque metri di distanza sto vedendo qualcosa di diverso da quello che costituisce il suo l'intento comunicativo.

Per fare un parallelo, è come in un romanzo decidessi di leggere solo i dialoghi e non la narrazione.

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2022 ore 17:41

Mi fa piacere che non sono stato il solo ad essere stato colpito dall'autore.

I risultati sono spettacolari quanto lo è il modo in cui sono realizzate le sue foto.


avatarjunior
inviato il 11 Novembre 2022 ore 18:01

Io Crewdson, lo adoro. Ha la capacità di fermare il tempo che non ha eguali, in fotografia. È tutto sospeso, che è successo prima, che succederà dopo? Foto con tanti di quei dettagli da osservare e scoprire, che parlare ancora di distanza minima di visione, vuol dire che perdi molte cose che lui ha inserito nella foto e che concorrono alla riuscita dell'opera. La guardi da lontano ok, poi ti avvicini e vedi il viso illuminato di un uomo fermo in auto, una signora affacciata ad un balcone, interni illuminati da luci messe apposta li... Insomma, per me è un mostro!

user226917
avatar
inviato il 12 Novembre 2022 ore 8:10

Tutto vero, peccato che lui sia così, altri 9 milioni di fotografi no, non scattano a set cinematografici costruiti appositamente per offrire molti livelli di lettura. Tanto più che il mercato (inteso in senso ampio, non necessariamente di vendita del prodotto fotografico) OGGI punta ad una fotografia sempre più veloce e immediata (i social per dirne una sono inondati di fotografie che passano in pochi secondi).

Dunque la distanza minima di visione si applica a una marea di fotografie, così come in altre non ha senso parlarne. Demonizzarla a priori solo perché c'è chi vive del suo contrario è miope. Così come è parziale assurgerla a canone imprescindibile. Ma la maggior parte delle foto è sempre stata, è e sarà fruibile maggiormente a e da una precisa distanza.

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2022 ore 8:27

Solo che qui si sta parlando di questo specifico fotografo
Mettiamola così: perché fotografare in grandi dimensioni ? In genere per rifarsi a un certo tipo di arte ben specifico e chi lo fa ha grande cura dei dettagli.
Dire le fotografie si passano in pochi secondi e parlare di social significa non parlare di mostre e foto stampate.
Stai facendo un gran casino cercando di sostenere una tesi a ogni costo e per farlo mischi ragionamenti a caso e mezzi di fruizione che con la stampa di grandi dimensioni non c'entrano nulla
Cosa centra il social con la distanza minimi di visone? Nulla
Ora tornando all'esempio della pittura Monet ha una distanza di visione soprattutto le opere dell'ultimo periodo in cui la sua vista era meno buona ma in fotografia fare qualcosa del genere e in grande dimensione é più complesso e non é detto sia sensato.

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2022 ore 17:19

Che una stampa di grandi dimensioni abbia una bassa risoluzione non e' assolutamente una regola.
La risoluzione non e' necessaria se si guarda la foto nel suo insieme, ma piu' che altro e' legata ai limiti tecnici di acquisizione e riproduzione. In altre parole: si fa di necessita' virtu'.
Tutt'altra cosa e' la "giusta distanza di visione", che e' la base della fotografia. Circa 1,5 volte o pari alla diagonale della stampa. Il motivo e' molto semplice. A questa distanza l'occhio e' in grado di focalizzare sul particolare, ma senza perdere la visione d'insieme e la geometria. Il particolare ha senso se messo in relazione con tutto il resto.
Nel caso di Crewdson pero', trattandosi di scene che gia' nel loro insieme appaiono completamente surreali, dopo aver osservato l'intera foto, questa relazione tra gli elementi puo' anche essere persa, in un certo senso e' gia' persa in partenza.

avatarjunior
inviato il 13 Novembre 2022 ore 14:08

Anch'io ho avuto la fortuna di vedere alcune stampe dal vivo di Gregory e ne sono rimasto molto affascinato.
Questa doppia lettura, di tempo sospeso e di dettaglio e particolari funzionano alla grande.
Il messaggio dell'autore è sempre ben visibile e chiaro (e te lo godi da qualche metro di distanza); la sua maniacalita' te la godi avvicinandoti.
Chi afferma che non ha senso guardare una stampa enorme, non ha mai visto dal vero nell' lui ne' Gursky (magari anche Thomas demand).
In generale è corretto affermare che la stampa grande va vista da lontano, ma non per questi autori che giocano su questo fattore.
Ok io sono di parte perché sia lui che gursky mi piacciono moltissimo, però è oggettivo affermare che abbiano elevato la fotografia a livello delle altre arti (mi riferisco principalmente alla pittura) in passato considerate più importanti, garantendogli pure un enorme successo.
Spero che gli scettici abbiano la possibilità di vederle per poter apprezzarle nella loro completezza.
Ricordo mia moglie anni fa che guardando le opere di Rothko sui miei libri sorrideva… Poi una volta viste dal vivo si è decisamente ricreduta… (per fortuna aggiungo io).

user226917
avatar
inviato il 13 Novembre 2022 ore 14:14

Mai sostenuto che non abbia senso guardare certe foto stampate in grande anche da vicino (Gursky e Burtynsky li ho apprezzati a varie distanze di osservazione). Ma non tutte le stampe viste da vicino offrono qualcosa.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2022 ore 14:40

Bisogna avere un perché per stampare a certe dimensioni e bisogna sapere di poterselo permettere
Se no si é fatto solo una scelta sbagliata

user226917
avatar
inviato il 13 Novembre 2022 ore 18:49

D'accordo. Crewdson di perché ne ha a iosa!

avatarjunior
inviato il 13 Novembre 2022 ore 20:30

Dopo tutto il lavoro che c'è dietro, come dovrebbe stampare 20x30?

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2022 ore 21:18

Écun po' diverso tutto il lavoro che c'é dietro écin funzione di quella specifica stampa che avrà uno specifico impatto su chi guarda
Jeff Wall ha indubbiamente facilitato

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2022 ore 1:26

Un mio amico ( ottimo fografo ) ha una teoria precisa : mentre nella stampa piccola le foto sono buone o non buone in quelle stampate grandi sono mediamente tutte belle ( attenzione, non ho scritto buone ).

Devo dire che , dopo centinaia e centinaia di mostre, l'affermazione mi sembra corretta.

G. C. Lo vidi ad Amsterdam nel 2014 : le stampe erano di medie dimensioni , ma la luce e il posizionamento nelle pareti , le faceva risaltare come fossero grosse.

Per contrario nella mostra di Modena di anni fa le stampe di A.Adams erano per lo più lastre a contatto ( 1/1) perché l'autore era fissato sul dettaglio che si sarebbe spappolato con ingrandimenti.

Banalmente , tornando a G.C possiamo dire che riesce sempre a portarci in un mondo nascosto molto più reale della realtà : penso che Hopper lo avrebbe amato moltissimo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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