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2 settimane in Giappone


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avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2022 ore 17:41

Ci si può approcciare alle ragazze Giapponesi

Una è mia mogie da 25 anni...forse non è più ragazza, ma non vedo il problema ad approcciare le ragazze giapponesi oggi come 25 anni fa...

la situazione lavorativa è tragica come si dice? Estrema competitività, molto ore, rigidità generale...

Qui è meglio ti risponda chi ha lavorato in una company nipponica. Tieni presente che i giapponesi, contrariamente a quanto si pensi, non sono molto produttivi. Stanno molte ore in ufficio (almeno fino a quando si ferma il capo) ma essendo poco 'autonomi' perdono anche molto tempo. La carriera (parlo sempre dei giapponesi, non di stranieri che ci vivono) è legata troppo spesso all'anzianità. E sulla rigidità, loro lo sono moltissimo. Poi ci sono i lati positivi: se sei mai entrato in un ufficio pubblico giapponese avrai notato che la differenza è abissale perché per quanto improduttivi il lavoro che devono svolgere lo fanno e alla perfezione (con le dovute eccezioni, che ci sono sia chiaro).

avete avuto modo di comparare la vita in città e quella in campagna?

la campagna giapponese quasi non esiste più. Mia moglie viveva in "campagna" vicino a Kyoto ma non era zona rurale seppur piena di risaie e con alle spalle una montagna su cui è vietato costruire. Forse al nord ci sono delle zone proprio rurali, anche qui qualcuno che ne sa più di me ti potrà raccontare.

In campagna ci sono ancora tradizioni legate al shintoismo/buddhismo?

Shinto e Buddismo sono nella vita dei giapponesi. E' un capitolo immenso e affascinante su cui discutere. La religione viene vissuta in modo completamente diverso dal nostro cattolicesimo. Sintetizzando al massimo ti direi che tutti i giapponesi sono buddisti e shintoiosti nella loro vita quotidiana e al tempo stesso sono atei.

sono educati? sono invadenti?

Come fai a definire un popolo? Ci sono gli educati, e ci sono i maleducati. Io ho trovato più educazione che maleducazione in questi 32 anni di frequentazione, poi bisogna capire cosa per noi è maleducato cosa lo è per loro (soffiarsi il naso in pubblico ad esempio lo è mentre tirare su no)

In ogni caso se puoi fai un bel viaggio in Giappone e poi giudicherai te stesso. Viaggiare ti arricchisce sempre.

avatarjunior
inviato il 02 Dicembre 2022 ore 20:13

la campagna giapponese quasi non esiste più. Mia moglie viveva in "campagna" vicino a Kyoto ma non era zona rurale seppur piena di risaie e con alle spalle una montagna su cui è vietato costruire. Forse al nord ci sono delle zone proprio rurali, anche qui qualcuno che ne sa più di me ti potrà raccontare.


brutta notizia questa per me.

Shinto e Buddismo sono nella vita dei giapponesi. E' un capitolo immenso e affascinante su cui discutere. La religione viene vissuta in modo completamente diverso dal nostro cattolicesimo. Sintetizzando al massimo ti direi che tutti i giapponesi sono buddisti e shintoiosti nella loro vita quotidiana e al tempo stesso sono atei.


l'unico giapponese che ho conosciuto era il mio compagno di classe quando studiavo a San Diego (US). E lui mi diceva che la religione c'è ma non c'è. Oltretutto a volte si sposano con rito cristiano.

Come fai a definire un popolo? Ci sono gli educati, e ci sono i maleducati. Io ho trovato più educazione che maleducazione in questi 32 anni di frequentazione, poi bisogna capire cosa per noi è maleducato cosa lo è per loro (soffiarsi il naso in pubblico ad esempio lo è mentre tirare su no)


per educazione io generalmente intendo il rispetto del prossimo (es. a caso: i maleducati ai bar che pretendono il caffè subito pronto ed inveiscono contro la barista da sola);

In ogni caso se puoi fai un bel viaggio in Giappone e poi giudicherai te stesso. Viaggiare ti arricchisce sempre.


mi piacerebbe, dovrei rimanere qualche mese.

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2022 ore 21:26

Attento che non si può fotografare ovunque in Giappone ,se segui Marco Togni su Facebook che abita lì spiega perché ,ho condiviso anche il video sul mio profilo Sorriso

avatarjunior
inviato il 02 Dicembre 2022 ore 21:59

Attento che non si può fotografare ovunque in Giappone ,se segui Marco Togni su Facebook che abita lì spiega perché ,ho condiviso anche il video sul mio profilo Sorriso


in generale anche con il telefono? perchè io non posseggo più una reflex MrGreen

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2022 ore 22:17

C'e' questo video che dice che in varie strade addirittura ,locali e posti vari non si puo' perche sono considerati posti privati www.facebook.com/watch/?v=810989813499775&extid=CL-UNK-UNK-UNK-IOS_GK0 ecco qua il videoSorriso

avatarjunior
inviato il 02 Dicembre 2022 ore 22:44

no problema per le foto, non è sicuramente un viaggio fotografico.

avatarjunior
inviato il 03 Dicembre 2022 ore 0:16

-come sono le relazioni sociali (da Gaijin)? Ci si può approcciare alle ragazze Giapponesi?

Relazioni molto cortesi sempre. Nella maggior parte dei casi, hanno paura nell'approcciare con i Gaijin, soprattutto perché non sono proprio delle schegge in inglese. Diciamo che se ti trovi in zone più "turistiche" come Roppongi, Harajuku, Shibuya ecc.. è più facile. Io trovo in generale, nonostante tutto, che le giapponesi siano molto più aperte degli uomini in generale. Poi ci sono locali tipo il Gaspanic a Roppongi dove le ragazze vanno di proposito per beccare occidentali per avere una notte diversa. MrGreen
la situazione lavorativa è tragica come si dice? Estrema competitività, molto ore, rigidità generale.

Partiamo dalla risposta semplice. Direi che la competitività non è tra i termini previsti in una Kaisha. Non c'è individualismo, c'è l'esatto opposto. Questo si tramuta però nell'annullamento della persona, l'alienazione, orari estenuanti di lavoro, spesso del tutto non necessari. A parte i primi 6 mesi di adattamento, poi ho cominciato a lavorare dalle 8:15 alle 22 e, spesso, anche più tardi, tutti i giorni. Spesso lavoravo anche il sabato e la domenica, ma con orari un pò più umani. Nonostante tutto, riuscivo a prendere un pò di ferie di tanto in tanto (contrariamente ai giapponesi), perché giocavo molto sul mio ruolo strategico all'interno del progetto che stavo seguendo come responsabile. Ovviamente ero in una azienda tradizionale giapponese, magari in multinazionali americane e/o estere in generale, le cose potrebbero essere leggermente migliori, ma non più di tanto.
Si vive per l'azienda.
- avete avuto modo di comparare la vita in città e quella in campagna?

Beh, io abitavo nell'area di Tama ad ovest di Tokyo, e preferivo le zone rurali in generale da girare nei miei giorni liberi. Diciamo che il lavoro, quello vero, è nelle grandi città, rifugiarsi nel weekend in aree termali, è la cosa che più mi manca del Giappone.
-In campagna ci sono ancora tradizioni legate al shintoismo/buddhismo?

Si dice che i giapponesi nascono shintoisti, vivono da cristiani e muoiono come buddhisti. Molto conveniente.
Le tradizioni shintoiste sono molto vissute. Dove abitavo io c'era il Kurayami Matsuri, tra i più importanti del Giappone.
en.japantravel.com/tokyo/darkness-festival-in-tokyo/28898
- sono educati?

Educati sicuramente, fino alla morte, non riescono a non esserlo. Poi le teste di × sono ovunque, poche, ma ci sono!MrGreen
- sono invadenti?

L'esatto opposto, qualcuno potrebbe essere più curioso di qualcun altro, ma mai invadente.

Nota a margine.
Oltre al lavoro, le cose che mi hanno fatto impazzire, sono le "normali" cose della vita.
C'è una burocrazia, non escono mai fuori dagli schemi ee il problem solving, è per loro un problema se non c'è la soluzione scritta. Quindi, ho sbattuto tanto la testa in banca, per problemi legali, ma anche per un semplice disguido con una compagnia telefonica. Per non parlare della sanità in generale. Farmaci da banco inutili, per qualsiasi cazzata devi passare per la Naika, una specie di clinica privata, perché non c'è il medico di base.
Per le cose serie, la sanità funziona bene e, anche se privata, costa meno che negli USA.
In molti ospedali non trovi dottori che parlano inglese.
Nella nostra sfortuna, dove mia moglie è stata 2 volte all'ospedale, siamo stati fortunati perché entrambi siamo abbastanza fluenti in giapponese, ma è pur sempre complicato, soprattutto in certe situazioni.

Insomma, il Giappone è anche questo, perché nella vita in Giappone bisogna avere a che fare con le cose di tutti i giorni, belle e meno belle. Fa parte della vita.

avatarsenior
inviato il 03 Dicembre 2022 ore 15:02

L'approccio alla cultura giapponese va fatto in modo "scientifico", perchè le basi culturali della società asiatica sono completamente differenti rispetto a quelle europee; lì non hanno avuto Socrate e Platone, ma Confucio e il Buddha. Non è come andare in Austria..
La collettività ha la precedenza, su tutto, e non puoi migliorare te stesso se tale miglioramento non è rivolto verso la società. Spesso leggo come certi comportamenti siano visti come una "falsa cortesia", questo perchè non si conosce il sistema "honne/tatemae". Honne è l'aspetto privato, quello "vero", che è riservato ad un numero ristretto di persone; tatemae è un comportamento codificato che si usa in pubblico, fatto di azioni predefinite il cui scopo è evitare imbarazzi. L'Armonia della collettività è superiore ai bisogni dell'individuo. È un modo di intendere la vita, e come molte cose, quando è applicato in modo rigido perde parte della sua efficacia. Tutto è definito e prescritto, l'emergenza è codificata e quando qualcosa non è stato previsto, succede un casino, perchè non sanno (non sono abituati a) adattarsi. Consiglio la lettura del libro "I fantasmi dello tsunami", interessante documento su uno specifico caso di quel tragico evento.
Sebbene il sistema sociale sia quello e sia uniforme, tra Tokyo e una cittadina spersa del sud c'è molta differenza, almeno nei contesti meno formali. Non è un caso se una delle principali contestazioni che vengono fatte ai Giapponesi che si trasferiscono a Tokyo sia l'accento da "provinciali". Comunque già ad andare a Kyoto si vede una bella differenza, rispetto alla capitale. Io sono arrivato alla conclusione che Tokyo è il Giappone (inteso come somma ed estremizzazione di tutte le sue sfaccettature ed alienazioni) ma che il Giappone non è Tokyo. Nella zona di Hida ti dicono che d'inverno i treni possono avere ritardi importanti, perchè nevica tanto: pace. Un treno in ritardo di un minuto a Tokyo è uno scandalo. Quindi, capiamoci Sorriso
Io ci sono stato solo in ferie (anche se mi è capitato per un breve periodo qui in Italia di lavorare con giapponesi), quindi prendendo solo il buono, per così dire, ma conoscevo abbastanza bene come funziona e ho trovato conferma rispetto a quello che pensavo. Nel bene e nel male, ovviamente. Che sia un paese fortemente patriarcale, rigido fino allo sfinimento e anche molto razzista; lo straniero è il gaijin, un mio collega ha il fratello sposato con una giapponese e i genitori di lei non l'hanno mai voluto conoscere. Poi non son mica tutti uguali, anche qui non son pochi quelli che avrebbero da ridire perchè la figlia sposa uno straniero, sennò giochiamo a fare gli ipocriti.
È un paese che va capito meglio rispetto ad altri, per poterlo giudicare, secondo me.
Poi dipende anche dall'approccio di ognuno, perchè di italiani che a Edimburgo vanno a cercare un tavolo per cena alle 21.00 ne ho visti tanti... Io per esempio quando andavo a vedere i santuari shinto facevo sempre tutto il rituale di purificazione e pregavo i Kami, per allinearmi alle usanze locali (a Kamakura l'addetto alla sorveglianza del santuario mi osservava chiaramente per cazziarmi non appena avessi sollevato la macchina fotografica e invece no MrGreen ). Con le persone mi son trovato bene, al netto di una scarsa padronanza dell'inglese; per capire se gli stranieri sono più o meno accetti è semplice, basta guardare se ci sono o no scritte in inglese. Se un'izakaya ha all'eserno solo kanji, senza neanche un foglio con due scritte in inglese dei piatti, quasi sicuramente non è foreign-friendly (anche se più propriamente la discriminante è parlare o no giapponese). L'importante è non fermarsi nelle stazioni della metro di Tokyo perchè la gente ti porta via a spallate, letteralmente.
E poi è tutto o nulla, bianco o nero... Si va dal ristorante di sushi dove non pende un pelo, ai ristoranti dove fanno gli spiedini dove il fumo e l'unto la fanno da padrone da generazioni. Tutti in fila precisi e ordinati, ma vanno in bicicletta sparatissimi sui marciapiedi. Per cambiare la lampadina di un lampione: due sulla cella montacarichi, uno a manovrarla, uno a dirigere il lavoro e QUATTRO persone ai lati del camion per far andare le persone a destra o sinistra... Ma ubriachi alle 7 di sera dopo essere stati alla bevuta obbligatoria con i colleghi dell'ufficio all'uscita dal lavoro... I fidanzati non si abbracciano in pubblico ma le fotocamere dei telefoni non possono essere in silenzioso, perchè fanno le foto sotto le gonne alle ragazze di nascosto...
Son così.

avatarsenior
inviato il 03 Dicembre 2022 ore 18:21

Ammazza che papiri ragazzi,questo deve andare in vacanza mica a viverci eh …..

avatarjunior
inviato il 03 Dicembre 2022 ore 22:00

Ammazza che papiri ragazzi,questo deve andare in vacanza mica a viverci eh …..


no no va bene così, sono cose che mi interessano.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 3:07

Si ma fidati che se ci vai in vacanza il 90% di quelle robe non le percepisci nemmeno,te lo dico abitando in America,farci una vacanza e viverci ci sta un abisso di mezzo

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 10:17

Quoto nuovamente tutto.
Una società quasi a caste, dove se sei sotto devi accettare quasi qualsiasi sopruso fatto dai superiori, devi arrivare in ufficio prima e uscire dopo del tuo capo.
C'è da dire che se si vuole crescere devi fare una vita orrenda.
Un collega con cui lavoravo da anni abitava “appena” fuori Tokyo (a suo dire), non sapevo dove: sono molto riservati e poi anche se c'è lo avesse detto non ci avremmo capito dove.
Una sera mi ha invitato a cena.
Un'ora di metro, 40 minuti di pullman e mezz'ora di auto, minuto più, minuto meno.
Più di 2 ore per andare al lavoro.
Tipo abitare a Bagno di Romagna e lavorare a Milano, solo che invece di un paesino di collina, stava in una periferia sconfinata di casette tutte uguali.

Arrivava prima delle 8 e stava lì fino alle 18.30 (almeno), la maggior parte del tempo su Yahoo a leggere del campionato di calcio italiano, sul quale era ferratissimo (a differenza mia).
Dopo il lavoro c'era la bevuta coi colleghi.
Ripartiva da Tokyo verso le 20.30.
Quindi usciva di casa alle 5.30 e rientrava alle 23, circa.
Due giorni la settimana si allenava a Judo: andava in una palestra nel paese dove fermava l'autobus, due ore di allenamento, quindi invece che alle 23 rientrava alle 2 del mattino, tra una cosa e l'altra.
Lavati, fai colazione, saluta la famiglia, fai due chiacchiere: risultato media di meno di 5 ore di sonno al giorno.
Gli andava molto meglio quando andava dai clienti in giro per il paese, almeno lì doveva solo andare in albergo, ma riusciva a dormire poco di più:l'abitudine…

Tutti i giorni, tutto l'anno, per anni. A volte anche il sabato.
Ed era normale, lo facevano quasi tutti.
Alcuni colleghi avevano la fortuna di abitare a solo un'ora dall'ufficio e quindi arrivavano prima di lui, ma alla fine il loop era lo stesso.

Quando ci vai per la prima volta ti sembra un mondo meraviglioso, un succo di manga/cartoni animati estratto dalla coscienza collettiva che abbiamo appreso dalla ti.
C'è anche la statua di Doraemon all'ingresso del mercato…
Le ragazze ti sembrano tutte bellissime, sempre tiratelle, i negozi strabilianti, pieni di colori e di frutti mai visti, le zone meno visibili ti ricordano subito scenari alla Blade Runner…
Poi ci torni e cominci a vedere la gente che dorme per strada: è tanta.
Poi vedi la polizia che mena, parecchio.
Cominci a farci l'occhio e non tutte le ragazze sono poi così belle.
Anche il gambaletto nero sotto una gonna beige, col ginocchio scoperto, comincia a farti pensare.
Ne becchi in ascensore, tutte tirate, che puzzano di sudore o di cucina in maniera nauseante.
Poi ti accorgi della loro dualità pubblico/privato, e ti rendi conto che non saprai mai cosa pensano veramente, se hanno capito o meno quello che gli stai spiegando.
Ti rendi conto di quanto soli siano come individui: il proprio essere è sempre subordinato agli altri, raramente si può essere se stessi, anche in famiglia, dato il poco tempo in cui ci stai.
E quindi pian piano anche l'atmosfera manga lascia pian piano spazio a quello che da esotico diventa normale: vedi le masse di ubriachi che non si reggono in piedi.
Ti accorgi dei love hotel a Shinjuku, dove coppie improvvisate si infilano furtivamente, colleghi compresi.

Insomma, personalmente sono giunto alla conclusione che è un paese come gli altri, pieno di contraddizioni e con un lato “oscuro” che cerca di tener ben nascosto.
Ma mi manca da morire.
È da visitare, anche una volta l'anno per tutta la vita, però per noi europei (in particolare se ormai non più giovanissimi) sarebbe molto difficile viverci.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 11:35

Su instagram seguo parecchi fotografi giapponesi, principalmente gente strana che scatta a luoghi di estrema nicchia urbana: uno pero' fa street, che definirei "disillusa". Eccolo
instagram.com/naoki_iwao?igshid=YmMyMTA2M2Y=

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 22:36

Si ma fidati che se ci vai in vacanza il 90% di quelle robe non le percepisci nemmeno,te lo dico abitando in America,farci una vacanza e viverci ci sta un abisso di mezzo


lo so, ho vissuto anni in Australia, San Diego CA e Perù.
E' puro interesse personale.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 23:13

ah ok allora lo sai bene pure tu Sorriso

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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