| inviato il 28 Novembre 2022 ore 14:50
Beh dai, non andando a scuola ed essendo un uomo, non mi andrebbe troppo male in Giappone. |
| inviato il 28 Novembre 2022 ore 14:55
Tu scherzi, ma tempo fa una ragazzina che era stata palpeggiata in metro, pratica diffusissima, avendo osato ribellarsi ai due pezzenti che l'avevano molestata, e' stata trascinata via davanti a tutti in un cantiere edile, violentata ed uccisa. E nessuno ha alzato un dito.
Fonte: articolo su Vanity Fair |
| inviato il 28 Novembre 2022 ore 15:14
Dei pezzi di ragazze ritrovati in giro, torsi, cosce, facce, arti vari ce n'e' un riflesso nell'anime "under an innocent sky", dove loschi figuri attirano ragazze con finti appuntamenti per poi darle in pasto ad aguzzini che ne disporranno a proprio piacimento fino al probabile smembramento finale.
E i cartoni animati in questo caso, sono una trasposizione animata della realta'. |
| inviato il 28 Novembre 2022 ore 15:35
Jacopo secondo me la cultura manga che sicuramente ben conosci ti ha un po' condizionato.
Quanto hai vissuto in Giappone?
Le aberrazioni ci sono, così come tante altre cose negative, ma succedono in tutto il mondo.
Carlo |
| inviato il 28 Novembre 2022 ore 15:50
Mai stato, pero' vorrei andarci.
Le notizie che riporto le ho ricavate da blog di cittadini stranieri che lavoravano in giappone e scrivevano di quel che accadeva in giro.
Sui canali ufficiali trovi zero di queste cose. |
| inviato il 28 Novembre 2022 ore 16:02
Tutto quello che accade in Giappone succede in ogni paese del mondo. Italia compresa.
È chiaro che la ragazzina portata via di forza colpisca per la crudezza del fatto ma episodi atroci ci sono in ogni angolo di mondo.
Poi sia chiaro la società giapponese ha molti aspetti negativi a partire dal sistema scolastico ipercompetitivo piuttosto che la gerarchia aziendale basata quasi esclusivamente sull'anzianità anagrafica, alcuni poco comprensibili per noi di mentalità europea.
|
| inviato il 28 Novembre 2022 ore 18:50
“ Sui canali ufficiali trovi zero di queste cose „
Cioè TG e stampa non si occupano di ragazzine fatte a pezzi? |
| inviato il 01 Dicembre 2022 ore 8:58
Io ho lavorato per 6 anni in un'azienda giapponese nel campo dell'energia, come Technical Project Manager.
Avevo un gran bel stipendio, non avevo problemi di visto, ero con mia moglie italiana, avevo anche una bella casa da 3LDK (erano circa 70mq), eppure, sono voluto tornare in Europa.
Continuo a lavorare in una società giapponese, ma sono in Italia adesso.
Sono stato in Giappone la prima volta negli anni '90, dove ho frequentato alcune scuole di lingua, sono stato più volte per brevi periodi, insomma, qualcosa ne so.. 
Tra gli italiani che conosco, alcuni sono rimasti, molti altri che hanno avuto la possibilità di spostarsi, sono andati via anche dopo tantissimi anni.
Il Giappone è un paese stupendo ma, alla lunga, la differenza culturale si sente.
Ho avuto la fortuna di girare tantissimo per lavoro, Asia, Medio Oriente, Africa, Nord America, gran parte dell'Europa fino in Papua. Il Giappone rimane un paese davvero unico, andateci, godetevi quel pazzo mondo, ma non pensate sia il paese perfetto dove passare i vostri anni. |
| inviato il 02 Dicembre 2022 ore 8:49
Quoto ogni singola parola di Lunaticgate.
La mia esperienza è stata meno continuativa, facevo su e giù più volte l'anno, qualche anno fino a 8 volte.
Quando cominci a starci passi velocemente dall'espressione di meraviglia ad un certo “disgusto” nei confronti di com'è organizzata la società.
Questo è dovuto al fatto che sono veramente distanti da noi, non perché sia sbagliato qualcosa in se, spero comprendiate.
Ricordo, ad esempio, in Sony c'era una ragazza che per lavoro salutava chi entrava e chi usciva dalla porta.
Passavi 100 volte? Ti salutava 100 volte! (..chi siete? Dove andate? Un fiorino!)
Tutti i giorni, tutto l'anno.
Con la prospettiva di farlo per una decina d'anni, poi diventare troppo anziana, arrivederci e grazie.
Di contro in metropolitana a Tokyo abbiamo visto due altissimi dirigenti di Sony (livello Marchionne) che tornavano a casa la sera da soli, con la loro cartelletta coi documenti.
Inoltre resterai sempre un Gaijin, anche se sei Girolamo Panzetta ( cercate su Wikipedia chi è), ti tratteranno sempre con quella falsa cortesia della quale ti renderai conto.
Con questo non dico che è un inferno, andarci mi manca un sacco! |
| inviato il 02 Dicembre 2022 ore 10:09
"Ricordo, ad esempio, in Sony c'era una ragazza che per lavoro salutava chi entrava e chi usciva dalla porta."
Fosse stata in Italia, invece, per un lavoro del genere le avrebbero chiesto minimo un anno di precedente esperienza e poi l'avrebbero presa come stagista a 200 euro al mese... |
| inviato il 02 Dicembre 2022 ore 10:23
Lessi una volta di una europea che fu progressivamente degradata fino a diventare apriporta dei cessi: scrisse anche un libro sulla sua esperienza giapponese, pero' non so dirvi il nome. Mi pare che l'articolo fosse su panorama; risale agli anni '80... |
| inviato il 02 Dicembre 2022 ore 10:37
Come non quotare Lunaticgate...
Io lavoro con i giapponesi ed ho abitato in Giappone due anni.
Vi sono lati positivi e lati negativi che ognuno di noi valuta a proprio modo.
Fatto sta che pur avendo visto buona parte del mondo grazie al mio lavoro, dove spesso mi trovo a spendere 1 o piu anni sul posto, il Giappone è stato l'unico paese dove quando è stato il momento di andarmene mi è veramente dispiaciuto.
Una realtà cosi diversa dallo stesso mondo asiatico circostante, che finche non vi si vive per un lungo periodo si fa fatica a capire.
Per assurdo ho abitato piu di 5 anni in Corea del Sud, e pur non avendo nulla da recriminare, è un paese dove potendo scegliere non resterei a vivere.
|
| inviato il 02 Dicembre 2022 ore 11:01
Io ho a che fare con i giapponesi dai primi anni '90 e non credo che potrei farne almeno.
Fanno parte del mio DNA, ho studiato la loro storia, letteratura e conosco la lingua.
Ancora oggi, grazie all'azianda in cui lavoro, ho la possibilità di tornarci e avere rapporti con loro.
Sono fortunato ad avere i cosiddetti "2 piedi in una scarpa", ma mi posso rendere conto che per chi soffre per certe situazioni sociali o ha problemi di lavoro, un paese come il Giappone, possa avere un certo appeal.
Ripeto, andateci è un paese davvero unico |
| inviato il 02 Dicembre 2022 ore 11:32
per chi ci ha vissuto (almeno un anno):
-come sono le relazioni sociali (da Gaijin)? Ci si può approcciare alle ragazze Giapponesi?
-la situazione lavorativa è tragica come si dice? Estrema competitività, molto ore, rigidità generale...
- avete avuto modo di comparare la vita in città e quella in campagna?
-In campagna ci sono ancora tradizioni legate al shintoismo/buddhismo?
- sono educati?
- sono invadenti?
Scusate le domande ma è una vita che voglio andare in Giappone ma mi rendo conto di avere una visione distorta. Sono cresciuto tra manga ed anime, ho studiato un po' le basi del shintoismo e buddhismo (ramo Giapponese), adoro la loro architettura tradizionale (spettacolare), i lavori artigianali e alcuni dei loro riti.
In ogni caso, quando andrò (il covid me lo impedii), eviterò le grandi città, non mi interessano. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
