| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 19:36
Io ho una P800 con il rullo.
Con quella stampo A2 oppure panoramiche alte 42cm e lunghe anche un metro.
Devo dire alcune cose in merito.
Le nuove serie P della Epson, sono strutturalmente molto peggiori delle vecchie Epson 3800, la mia vecchia 3800 l'ho tenuta 10 anni e non ha mai dato problemi, la mia P800 si mangia più cartucce ed ha problemi col trascinamento del rullo, che si sistemano, ma bisogna stare molto attenti.
Ben vengano queste stampanti che permettono di risparmiare, il SW di calibrazione Epson è eccezionale, quindi Uly, non ti stupire dei risultati che ottieni.
Hai meno sbatti ed i colori mi sembra che siano ok.
Però il mio rapporto con la stampa nel tempo è cambiato, la fruizione delle foto oramai le faccio prevalentemente a monitor.
Se una foto è degna di essere stampata è per appenderla al muro e quindi anche l'A2 diventa piccolo.
Le foto che vorrei appendere dovrebbero essere almeno A1... ed a questo punto, avendo il lab sotto casa col plotter Epson professionale... mi sa che terminate le cartuccie della mia P800, la pensionerò.....
Per il discorso del degrado nel forum, è sempre peggio, noto sempre astio e livore ed alla fine vedo che arrivano prevalentemente dalla solita "cricca".... un bubbone per Juza.....
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| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 19:58
Grazie a tutti per i commenti.
Paco, sulla questione dimensione, proprio per evitare di far fare il lavoro ad altri, grazie all'economicita' della stampa con questa, la strada che sto percorrendo e' quella dell'A1 composito.
Prima devo trovare l'uovo di Colombo.
La calibrazione di I1 soffre di SOLE 100 patches e sto ottimizzando pian pianino il profilo ed escono sfumature interessanti nella foto sampler.
Si cercano foto complesse e lui trova e aggiunge altre 30 patches di integrazione.
Vedremo dove si arriva ma, ripeto, cose che non avrei fatto con altre stampanti.. siamo a numerosi davvero numerosi test e prove.
una volta trovato il punto... prendo uno scatto, lo sviluppo, esporto in dimensione A1 su file da Lightroom (mini indesign) e poi su PS lo divido in 4 e stampo i quarti su a3... risultato teorico A1 da montare e incollare su supporto leggero.
non siamo a livelli da gara come sembra deve sempre essere, ma e' un buon passatempo quando fuori piove e hai migliaia di foto da editare e catalogare ancora.
ps, qua Marrutt costa un ceppo!  |
| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 20:21
Sorry Uliysseita, ma Ceppo, sta per molto o per poco? |
| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 20:31
poco |
| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 20:43
Se le poche patches del colormunki, sono un problema, puoi provare as usare argyll. Sicuramente più performante.. Ma più ostico. |
| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 21:23
La cosa che mi pare chiara è che calibrare a punto una stampante è una missione molto diversa che calibrare un monitor...
Detto questo dopo anni di d50 a monitor per stampare ero passato a d65 perché non stampavo spesso ...
..ecco, son tornato ma a d55 e 120 di luminosita.
Argyll... Mi fa paura.
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| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 21:45
120 cd/mq è tanto, per la stampa.
Argyll, non è facile, ma io stampando anche in backlit, sono obbligato col colormunki. |
| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 21:49
Thumb, dimmi di piu', consigli o altro con Argyll...
120 dici che e tanto?
Ho sempre luce qua in stanza... stavo a 110 e ho visto che 120 e' tanto quanto... |
| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 21:52
Per la stampa puoi scendere a 80/90 e 5000 k |
| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 22:28
Io di solito, quando postproduco una foto per la stampa, non ho un ambiente illuminato. Il monitor, si, 80 cd mq e 5000k, poi c'è chi ce l'ha a 5500 o valori simili. Io mi trovo bene con quelli. Una volta stampato, visiono la stampa sotto una luce d50.
Argyll... Tutto sta a cominciare e capire come funziona e poi fare i profili. |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 1:09
Le ecotank costano care perchè poi non si spendono soldi con cartucce vendute con inchiostri a oltre un euro al ml.
Poi sono stampanti casalinghe e multifunzione. Hanno anche il cassettino per raccogliere l'inchiostro delle pulizie.
Chiaro è un prodotto a coloranti con i suoi limiti ma belle stampe le fa.
Non è che dai minilab Epson o fuji dei vari fotografi esca di meglio o da quelle a sublimazione.
Poi chiaro se uno si prende un podotto di gamma superiore ha qualcosa in più, ci mancherebbe.
Per il monitor 80cd/mq, le stampanti consumer Epson hanno il driver che pompa la brillantezza delle stampe, se non si disattiva la gestione colore, perchè molti utenti hanno monitor molto luminosi.
Per usare il profilo fatto con lo spettrofotometro dal driver, per stampare le patch, devi disattivare tutte le varie gestioni del colore, prova anche a cercare se ci sono spunte nascoste in avanzate, anche perchè credo che altrimenti faccia compensazioni del punto di nero e abbia degli "slope limit".
Il secondo si nota se metti a stampare due o tre foto uguali su un foglio senza spazi tra di loro, puo capitare che la prima ti esca bella chiara e poi si incurisce a gradiente e la seconda esce più scura.
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| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 7:11
Anche io sto a D55 ma con 90 /95 di luminosità. |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 8:01
Molto interessante, io ho una 3880 ma prima o poi tirerà le cuoia quindi buono a sapersi che questa può essere una valida alternativa. |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 9:39
Che sia un'alternativa “valida” è senz'altro esatto, ma solo sotto il profilo dei costi di manutenzione. Sotto il profilo qualitativo bisogna ricordare che stiamo parlando di tecnologie differenti (dye e pigmenti), con tutto ciò che questo comporta nel bene e nel male); e che la 3880 utilizza tre inchiostri in più (grigio chiarissimo , Magenta L e cianoL), ottimizzati per assicurare le sfumature dei toni più chiari, con conseguente maggior gamut, maggiore estensione della scala tonale e un retino pressoché invisibile anche nelle zone della fotografia più critiche. Un confronto di due stampe realizzate su carta baritata Canson una con la Epson e l'altra col mio Canon ipf1000 io lo ho fatto e posso assicurare che la differenza di resa risulta ben percepibile, sia ad occhio che strumentalmente, sia col colore che col BW.
È vero peraltro che la scelta della multitank può essere preferibile sotto l'aspetto del costo e della semplicità della gestione. L'importante è che la decisione sia consapevole e che non ci si illuda sulla equivalenza dei risultati di stampa. |
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