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Grazie Paolo, avevo rimosso completamente questi costi ... e a quel tempo scattavo parecchio, anche qualche rullino fantasioso, tipo la Infrared (dia, non B&N), aspettai 3 mesi lo sviluppo perché in Europa non c'erano laboratori che lo facevano e venne mandata a Rochester negli USA! Anch'io provai la Velvia quando uscì, tendenzialmente però usavo le Ektachrome Professional (64 e 100 ASA) o le Kodachrome Professional 64 ASA, forse anche qualche rullino di 25 ASA ma giusto per prova, poi mi divertivo anche con le T per luci artificiali (Ekta 160 ASA).
“ Però... che bei tempi... continuati fino al 2007/2008 e con minime variazioni fino al 2010 +/- e dopo... beh... dopo è venuto giù il diluvio! Triste „
Vero, poi io ero abituato con mio padre che scattava solo dia quindi sono cresciuto con quel concetto di fotografia! Oggi continuo a preferire la cara vecchia Pentax MX alla moderna digitale che ho, non mi riferisco alla resa (mi trovo bene anche con il digitale) ma all'esperienza d'uso, adoro le macchine meccaniche e manuali!
L'Ektachrome 64 l'ho usata molto anch'io, e tutto sommato mi piaceva, anche se devo ammettere che la gran parte del fascino che quella pellicola esercitava su di me veniva dal fatto che mio zio Antonio, che all'epoca lavorava con l'IGDA, adoperava solo quella pellicola. Oppure, ma solo per interni in chiese e/o musei, le lastre (in formato 4x5" o 5x7") di Ektachrome 50 T.
Per alcune riprese notturne adoperai, in un paio di occasioni, pure la Ektachrome 160 T, ma come pellicola non mi piacque affatto, in primis per la grana, che era semplicemente indegna, e in secundis per la scarsa risoluzione.
Provai anche la Ektachrome 100, ma a essa, francamente, preferivo la 64.
Un discorso a parte erano le Kodachrome, effettivamente erano le migliori pellicole prodotte allora da Kodak, ne ho usato sia le 25 che le 64, ma francamente un po' per i tempi biblici richiesti dal trattamento, un po' per la scarsa sensibilità della 25 - la migliore delle due - e molto perchê aveva la stessa risoluzione della 25, unita però alla grana della 64, al posto di entrambe le Kodachrome finii per adottare in pianta stabile la sola Fujichrome 50 D.
Tanto per partecipare , anche io usavo "quasi" solo Velvia 50, fino a quando non provai una Kodak 50 che mi pare si chiamasse Panther. Credo piacesse solo a me in quanto dopo poco sparì e non la trovai più . Fotografavo in giro in moto polarizzando i cieli "a manetta" .... e ricordo che mi innamorai di quella pellicola, evidentemente quasi solo io.
La Panther 50 la adoperai anch'io, un paio di volte, un tentativo, invero uno dei tanti fatti da Kodak, per cercare di porre un freno allo strapotere della Velvia. Se non ricordo male aveva una bella grana sottile, ma la saturazione cromatica, la risoluzione, e più ancora la profondità del Nero non erano in grado di impensierire la Regina. Volli provare anche la 1600... di cui Kodak vantava la straordinaria finezza di grana, in rapporto alla focale, beh... un cesso!
Mi piacque abbastanza la E 100 VS, un po' calda invero ma l'unica che poteva vantare una saturazione cromatica simil Velvia. A onor del vero in dote aveva solo quella, tuttavia, quelle rare volte in cui abbisognavo di una 100 ASA, la preferivo alla Velvia 100.
Per la cronaca anch'io non capii il motivo per cui la Panther 50 fu subito smessa... a mio avviso aveva delle qualità, non ultima una bella resa neutra.
No dai, non era ipersatura, aveva anzi una ottima saturazione cromatica che, come nel caso della Velvia, andava tenuta sotto stretto controllo con una attenta gestione dell'esposizione, il limite, anzi i limiti, erano la dominante Magenta e una grana niente affatto irreprensibile.
user238285
inviato il 30 Settembre 2022 ore 14:17
“ Futuro delle mirrorless „
Credo non sia stato messo questo video che parla di previsioni del "tempo" del mondo fotografico, mirrorless in primis....
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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