| inviato il 25 Settembre 2022 ore 10:13
Ma certo, sono dominanti, cioè leggere colorazioni che modificano di poco il bianco puro.
Questa ti sembra una dominante? |
| inviato il 25 Settembre 2022 ore 10:17
La foto nell'articolo è giallo sporco piuttosto debole e bruttino, a differenza del colore forte acchiappalike della foto qui sopra. Ah! Ma ha acchiappato anche un e.p. oltre a 2000 like! Nota la posizione del sole. Vorrei tanto vedere il raw. Ci sono molti modi di trasformare i colori in Photoshop. Non dirmi che non lo sai... |
| inviato il 25 Settembre 2022 ore 10:20
Un caro saluto. |
| inviato il 25 Settembre 2022 ore 10:20
Continuo a non capire, soprattutto leggendo interventi di persone come Andrea e Paolo di cui ho profonda stima, il senso di una posizione massimalista. Caspita, ma certo che una interpretazione creativa della scena osservata non è sinonimo di valore artistico. Ma non lo è nemmeno una interpretazione letterale. Sono chiavi espressive diverse, la prima dove il fotografo interpreta spingendo sulla propria lettura soggettiva, la seconda dove interpreta minimizzando la propria lettura soggettiva. E questo vale per la gestione colore come per tutto il resto. Come si può pretendere che un approccio abbia più valore dell'altro? E' come dire che i miei gusti sono migliori di chi li ha diversi da me, i miei valori superiori a quelli degli altri. Che poi ci siano risultati pietosi quando dietro non ci sta un'idea, questo è un altro discorso. Ma vale per ogni cosa che si fa in fotografia. Da cosa si sceglie di inquadrare, a come si inquadra, a come si espone, e anche a come si sviluppa. Non è che se vado al parco della Regina, inquadro una folaga nello stagno, scatto in automatico e pubblico il raw così com'è ho dei meriti superiori perchè non ho fatto alcuna scelta di post-produzione. O mi sto perdendo qualcosa? |
| inviato il 25 Settembre 2022 ore 10:24
Fabrizio la fotografia ha quasi due secoli di storia. Condivido il tuo punto di vista sulle due impostazioni di fondo, ma ci vuole misura. Mapplethorpe avrà anche pubblicato una foto di una frusta nel culo, ma se lo poteva permettere. Einstein avrà anche fatto una linguaccia con la faccia brutta, ma se lo poteva permettere. Qui vediamo foto inguardabili con panorami spaziali, marziani o lunari, fatti a scorci terrestri. Ci vuol misura, dài. Poi ciascuno esprime quello che può, ma qualche sana critica è doverosa. Sarei un × se non la facessi. |
| inviato il 25 Settembre 2022 ore 10:27
Mi spiace che, come sempre accade, prima di buttarsi a capofitto in una discussione, non si abbia la voglia o la capacità di fare un passo indietro e di porsi alcune domande, le risposte alle quali fanno semplicemente concludere che non ha alcun senso tutto il seguente volo pindarico. La domanda è: esiste una realtà oggettiva? La risposta è nota, ed è no. Stante quanto sopra, non ha alcun senso stare a disquisire di quanto una fotografia e i suoi colori rappresentino una oggettività inesistente. Purtroppo per semplicità, per comodità e per paura, l'uomo finisce sempre per concludere che la propria soggettività sia l'oggettività o peggio "la norma". Purtroppo senza consapevolezza di quanto sopra, non può che esistere una infinita conflittualità fatta di contrapposizione di infininte "oggettività soggettive" elevate a "norma" o "normalità". Non è un caso che non solo le filosofie (Kant), ma anche le religioni (buddismo) e ciò che è a cavallo tra filosofie e religioni (taoismo) abbiano fondamentalmente nella pace un valore fondante, mentre la scienza illuministica ottocentesca ha creato un mondo basato sul predominio e sul conflitto. |
| inviato il 25 Settembre 2022 ore 10:32
“ esiste una realtà oggettiva? „ La risposta è nota, ed è si... è certo. Questo dice e indaga la scienza galileiana, e lo prova guarendo un moribondo di infarto o di infezione batterica sistemica. Nella scienza ci vogliono prove per fare affermazioni, a differenza di internet. Te lo faccio notare. Nessuna filosofia o ragionamento ha mai guarito da un cancro, ma la ricerca scientifica l'ha fatto e ti parlo di mia sorella, appena restituita ad integrum da una leucemia acuta. Realismo per favore. Le parole, usate male, fanno solo confusione e tifo da stadio. Che poi la scienza che ci fa campare fino a un'età media di novant'anni abbia delle colpe e dei limiti è fuor di dubbio. Ci mancherebbe... Esistono anche forze economiche immense che strumentalizzano la scienza e persino uomini di scienza che mentono deliberatamente. Ma non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca per favore. Di questi tempi è meglio non farlo. |
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