| inviato il 24 Settembre 2022 ore 20:31
“ Quindi questa foto è un non senso? „ la foto non si vede, ma è la tua domanda che non ha senso. Cerca di andare un pochino oltre... |
| inviato il 24 Settembre 2022 ore 20:40
Guarda meglio e cerca di rispettare le opinioni degli altri. Mica esiste un solo modo di fotografare o di vedere le cose. Un po' di realismo per favore. Poi un conto è seguire ragionamenti, altro è la ragione per cui si è sviluppata e diffusa la fotografia. Non c'è una foto sul tuo passaporto? Anche relativizzare tutto potrebbe essere limitante. Quando fotografo, il mio parametro è la natura che osservo. Se non per tutti è così ne sono felice, pensa che noia se tutti la pensassero e vivessero la passione fotografica come me. Che noia vivere in un formicaio in cui sono tutti uguali... Eppoi si può cambiare, potrei tornare a fare ritratti in bianco e nero, con i relativi parametri molto diversi da quelli che ho attualmente. |
| inviato il 24 Settembre 2022 ore 20:47
“ Quindi questa foto è un non senso? „ Tutto ha un senso una volta fatto click con una macchina fotografica. La fotografia ha sempre un senso. Poi chi la vede in modo e chi in un altro. Sono queste discussioni idio.te che non ne hanno. |
| inviato il 24 Settembre 2022 ore 20:49
Non possono servire a confrontarsi? Non è mica obbligatorio partecipare né leggerle. Poi vorrei dire, anche se il 10% degli uomini è daltonico, non esistono i semafori? Se il daltonico attraversa col rosso cosa gli succede? La realtà esiste comunque, in qualsiasi modo venga percepita. E molti generi fotografici si confrontano con essa. La foto d'azione, naturale o sportiva, la foto di paesaggio, il glamour e la ritrattistica, la foto di eventi e il fotogiornalismo. Cerchiamo di tornare all'essenziale, senza divagare o parlare per eccezioni. |
user239010 | inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:14
Claudio avere una certa età gioca anche il suo ruolo, come già detto prima invece che mettere in discussione certe foto perché non provare a replicarle? Perché non andare in montagna col buio per vedere la neve rossa? O fotografare uccelli con sfondi che tu dubiti? Tra l'altro juza potrebbe anche chiuderla qui. |
| inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:18
Il fatto è che questa discussione è emersa già decine di volte e si finisce sempre lì: l'impossibilità che una fotografia sia una rappresentazione in presa diretta della realtà. Anche la fotografia naturalistica. La tua in volo a 1/4000 coglie un aspetto della realtà, aspetto che per altro i nostri occhi non colgono in presa diretta, ed oltretutto è gia mediato: fotocamere diverse ad esempio interpreteranno in modo diverso i colori, ed un tempo con le pellicole le differenze erano già in partenza decisamente marcate. Parlavi della questione della saturazione dei colori, e davvero ti invito a vedere le foto in Velvia di Galen Rowell negli anni 70 per vedere colori decisamente spinti da parte di un fotografo naturalista. Magari amava i Pink Floyd anche lui, può essere (avrebbe avuto buon gusto) ma non credo dipendesse da questo. Poi, posso essere d'accordo con te sul fatto che ci siano foto che per nitidezza o saturazione fanno letteralmente "sanguinare gli occhi" Credo però anche che quando qualcosa è per noi eccessivo c'è una soluzione semplice: passare oltre. Credo poi che le foto eccessive vengano automaticamente scartate dalla maggioranza, e credo che se una postproduzione è fatta bene non risulti eccessiva, nemmeno quando è tanta. Paradossalmente in alcuni casi qualcuno ritiene poi di avere trovato postproduzione e colori eccessivi in foto che sono già fatte al 99% in camera, avendo scattato nelle giuste condizioni di luce, orario, meteo ecc ecc. Può succedere perchè siamo tutti diversi, ma la media della popolazione fotografica (e forse anche quella generale) si muove al di là delle varianze individuali dei singoli Soprattutto credo che fotografia naturalistica non fa rima con documentaristica. Sono due mondi che si possono in alcuni casi sovrapporre ma che sono distinti. |
| inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:19
Cara Elisabetta, si replica ciò che interessa. Qui si fanno quattro chiacchiere in compagnia. Si cerca di ampliare le proprie vedute. Ma non è obbligatorio farlo. Sì Lauc, ricordo bene l'uscita della velvia. Ne fummo tutti fatalmente attratti. Peccato avesse 4 diaframmi di latitudine di posa. Per questo usavo la provia o l'astia che chiudevano meno le ombre ed erano meno critiche sulle alte luci. |
user84767 | inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:19
È una discussione tutt'altro che idi.ota, solo che non ha una conclusione unica e giusta. Sta al gusto ed alla sensibilità di ognuno a mio parere. Non si può dire se è meglio la Gioconda o un ritratto di Modigliani. Personalmente, ripeto personalmente, se si tratta di immagini di animali sarei dell'idea di "restare vicini" alla realtà anche se apprezzo tantissimo immagini come queste: www.naturecolors.it/zenphoto/news_nature/AK6I3334b.jpg Per quanto riguarda invece il panorama sono più attratto dalle post poco naturali tipo Markadamus o Elia Locardi, pur non disdegnano (ci mancherebbe) Hans Straned. Ricordo un'alba sul Cervino da Zermatt in cui la montagna aveva un rosa che sembrava proprio irreale (e comunque in post ho accentuato ancora un poco) l'importante secondo me è che l'intento dell'autore sia chiaro, o meglio che non si tenti la presa in giro |
| inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:25
L'oggettività non esiste. Non solo in fotografia, si parla di ontologia. La realtà stessa esiste solamente in funzione di un soggetto che ne fa esperienza. Semplificando al massimo e in modo impreciso: se nessuno guardasse la luna, la luna non esisterebbe. |
user84767 | inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:26
Dov'è la legge morale? |
| inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:26
Va beh... forse ha ragione Elisabetta... Voi sapete le differenze tra un cavaliere d'Italia e una pantana? Oppure tra un cervo e un lupo? Perché qui si parla di fotografia naturalistica. Cioè di foto di cavalieri d'Italia, pantane, cervi e lupi. Realtà naturali che esistono non in funzione della nostra percezione. Le scogliere di Dover sono lì, sono quelle lì. Poi puoi riprendere questi soggetti naturali in mille luci e contesti diversi, ma il cavaliere d'Italia è bianco, rosso e nero. È un fatto che non si può cambiare, ci devi fare i conti. E le scogliere di Dover sono di calcare dolomitico, bianche e hanno quella struttura lì. Se modifichi la forma, ad esempio, non è più una fotografia. Siamo d'accordo almeno su questo? |
user84767 | inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:29
Perché Claudio? Juza chiude le guerre di religione, qui il livello di rissa è quasi nullo |
| inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:32
Infatti. |
| inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:34
Cortesi, guardi il dito invece della luna. Sei chiuso nel tuo piccolo mondo. |
| inviato il 24 Settembre 2022 ore 21:35
Beh, amo questo mondo, ma mi piace la tua osservazione. Vorrei cominciare a fotografare le stelle. Ho una struttura scientifica e razionalistica ma non assolutizzo, non sono uno scientista. |
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