| inviato il 31 Agosto 2022 ore 12:23
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| inviato il 01 Settembre 2022 ore 16:25
Prova a chiedere a qualche fotografo professionista di matrimoni. Potresti confrontare il tuo lavoro con i loro e, in caso di lavoro ben fatto, farti dire dove stampano i fotolibri. Ciao. |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 16:38
Io mi son comprato una stampante e mi faccio rilegare le foto in una legatoria. Ovviamente non vendo il libro che non è presente sul Web |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 16:41
In passato avevo stampato con canon HDbooks. Ma: non hanno profili ICC dei due o tre tipi di carta, non esiste alcuno sconto anche se stampi dieci copie dello stesso libro e non lo pubblicano su web |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 16:51
“ notando però una decisa incompetenza (qualcuno penserà che la mia sia una vera ingenuità: pensavi forse di lavorare con gli stampatori di Salgado?) „ eh beh ... |
| inviato il 02 Settembre 2022 ore 14:45
Artphilein Editions Peperoni Books Sono due editori di libri fotografici che ho conosciuto attraverso dei photo book acquistati a MiCamera a Milano. Artphilein è editore di I wish the world was even di Matteo Di Giovanni ed è un editore svizzero credo di Lugano. Peperoni Books ha stampato il libro Tangenziale di Alex Pardi, il contatto a Pardi credo lo abbia dato MiCamera, Peperoni Books è un editore tedesco che ha visto il lavoro sulle tangenziali milanesi ed ha deciso di pubblicarlo. Prova a parlare e mostrare il tuo progetto ai proprietari di Micamera o direttamente agli editori. |
| inviato il 02 Settembre 2022 ore 14:59
Complimenti, anche per l'inglese molto ben scritto (cosa non comune in Italia). |
| inviato il 02 Settembre 2022 ore 15:00
complimenti per il bel lavoro... Ho dato un occhio e mi piace moltissimo. ciao |
user224375 | inviato il 02 Settembre 2022 ore 18:57
Ti auguro di trovare un editore , un lavoro encomiabile ,ma potrebbe essere anche una interessante mostra fotografica. |
| inviato il 03 Settembre 2022 ore 18:50
Non ho esperienze personali di pubblicazioni fotografiche ma siccome ad una pubblicazione ci sto pensando da tempo (forse troppo) ed ho raccolto informazioni, esprimo la mia opinione. Molte foto sono ottime ma sono tante e per tenere una qualità elevata non devono entrare foto meno valide. Poi proverei sentire dei professionisti della scrittura per presentazione ed analisi del lavoro. Mi affiderei a dei professionisti anche per l'impaginazione non è detto che fare una cronistoria sia la scelta giusta. Per quello che conosco in altri settori i piccoli editori pubblicano basta che ti accolli i costi. In bocca al lupo. |
user214553 | inviato il 03 Settembre 2022 ore 19:21
Sinceramente trovo il tutto di cattivo gusto, e non sono per nulla sorpreso che tu non abbia trovato un editore. Tu sarai anche orgoglioso del tuo lavoro, ma personalmente trovo irrispettoso mettersi a fotografare funerali e vedove affrante, così come trovo irrispettoso chi fotografa i Gath funebri a Varanasi. Ognuno è libero di fotografare ciò che vuole, ci mancherebbe; non lamentarti però se non trovi un editore. |
| inviato il 09 Settembre 2022 ore 4:19
Ti ho contattato personalmente inviandoti un MP. L'ho scritto qui, perchè a volte può succedere di non notare che tale indicatore segni 1, anzichè 0. P.S. - In seguito potrei contraccambiare fornendoti anche il mio personale suggerimento, qualora ti dovesse interessare. |
| inviato il 09 Settembre 2022 ore 5:26
Io spero che tu abbia le liberatorie delle persone che hai fotografato, perché numerosi tuoi scatti, senza liberatoria, non li potresti pubblicare nemmeno sul web, figuriamoci in un libro. Parlo in particolare di tutti gli scatti con soggetto unico (ritratto ambientato) e riconoscibile (se pensavi che la mascherina bastasse a non rendere classificabile il soggetto come riconoscibile, hai sbagliato). Il mio consiglio, se per caso non hai le liberatorie, è di cancellare immediatamente tutto dal web, smetterla di mandare in giro i file per pubblicare un libro e al più farti stampare una copia da tenere per te stesso a casa tua (uso personale). Stante le situazioni molto private e dolorose, sei a forte rischio di denuncia da parte di quelle persone e son dolori. |
| inviato il 09 Settembre 2022 ore 20:45
Quando ho letto“ immagini tutte scattate al cimitero monumentale di Milano nel corso di nove mesi fra Ottobre 2020 e Luglio 2021. „ ho pensato a foto senza persone, un po' come hanno fatto i tanti fotografi che hanno scattato nelle le città deserte durante il lockdown . Anch'io tanti anni fa ho fatto moltissime foto in bianco e neri ai cimiteri (Staglieno a Genova, Pere Lachaise a Parigi e altri), e più di recente a colori al cimitero del mio paese, pubblicandole poi in un volume che conteneva anche articoli storici e progetti di restauro. Tutte foto senza persone. Poi ho guardato il PDF ed è proprio il contrario, in ogni foto, e spesso in primo piano ci sono le persone che accompagnano i defunti, il prete... coperti solo dalla mascherina, ma non sempre. In molti casi adulti, anziani e bambini hanno i visi ben visibili. E ho pensato che se io mi fossi riconosciuto in una di quelle foto, scattate in momenti molto personali e "delicati", mi sarei incazzato. Quindi sono d'accordo con tutto ciò che ha scritto prima di me Nessunego, soprattutto con la domanda "hai le liberatorie?". |
| inviato il 09 Settembre 2022 ore 20:53
Prova a sentire seipersei a Siena |
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