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Reflex Analogica e Rulli Ilford


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avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2022 ore 13:00

@Sopranostyle,

Ti occorre:
1 tank. ti consiglio con spirale AP

1 rilevatore, potresti iniziare con un x-tol in polvere di facile preparazione.

lo stop lo fai con l'acido citrico https://www.amazon.it/gp/product/B07B9MT7YJ/ref=ppx_yo_dt_b_asin_title ti servono 19 grammi a litro di acqua, ti dura anni.

1 fissaggio, sono tutti uguali

1 siringa di plastica

1 cilindro graduato da 100ml (opzionale)

1 termometro, anche uno digitale dei cinesi, per le temperature dei liquidi.

3 caraffe con capacità sui 500ml

1 tappetino per mouse dove battere la tank per evitare le bolle

1 paio di forbici per tagliare la pellicola alla fine

1 paio di guanti di cotone per maneggiare i negativi asciutti.

1-2 pinze per appendere i film ad asciugare.

Mi sembra tutto per iniziare

Ti consiglio di scaricare sul telefonino l'applicazione di Massi chart, ti da questi tutte le combinazioni di tempo tra le pellicole e i rivelatori, dopo potrai personalizzare tutto dalla tempo alle rotazioni, ti sarrà utile anche come cronometro al buio per tutto il procedimento.

PS tranne la tank e il tappetino in caso si lab-bok la lista é in comune.



avatarjunior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 8:17

In che senso ??

la leggenda che le pellicole più argento hanno e più sono performanti, casualmente proprio la pellicola di cui è distributore/testimonial/non so.
Non mi risulta che sia vera, nessuno al mondo ne parla tranne lui.

avatarjunior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 8:26

@Mickey @Tykos
Mi è tutto abbastanza chiaro, grazie. Però qui altro dubbio: dovendo comprare tutto il necessario per lo sviluppo, proprio tutto, il gap tra Lab box+chimici (anche solo monobagno) rispetto al gruppo tank+spirale+cilindri graduati e via dicendo (non conosco tutto ciò che serve) resta comunque ampio? parlo solo di sviluppo 35mm

Per usare la lab-box ti serve esattamente tutto quello che ti serve con una tank. Tutto identico. Tranne che la paterson 2 spirali costa 25 euro, la jobo 40, la lab box 160.

Per usare la lab box/tank ti servono:
3 caraffe (1 euro l'una in negozio cinese, magari fai qualche prova di volume con la bilancia per tararle)
3 cilindri graduati o siringhe, dipende da che chimico devi usare (5-6 euro l'uno. se proprio vuoi risparmiare comprane uno solo, misura sempre sviluppo poi stop poi fix e lava benissimo)
1 termometro (10 euro amazon digitale, che è lento, o 6 euro ad alcool in negozio di enologia)
forbici, dovresti già averle in casa, 0 euro
bottiglie preferibilmente da bibita gassata in cui tenere le soluzioni da riutilizzare, 0 euro
imbuto (1 euro?)
mollette tipo fermacarta www.stripparoproduzioni.com/molla-fermacarte-cromata/1539-4469-molla-f o www.stripparoproduzioni.com/molla-fermacarte-doppia/1466-4464-molla-fe , ma anche quelle da bucato gommose
guanti lattice

Se usi il monobagno puoi ridurre a 1 le caraffe e i cilindri, risparmi 10 euro scarsi ma non si sa che fine faranno i negativi e li svilupperai a caso. Dato che un rullino costa 4-15 euro, non so dove sia il vantaggio onestamente...
Il monobagno comunque lo puoi usare anche con la tank, mica solo con lab box, quindi: tutto ciò che ti serve in un caso ti serve anche nell'altro, la differenza è solo che una costa 4-6 volte di più.
E che una sviluppa un solo rullino per volta, mentre la tank anche due (o di più, ma fermiamoci al modello base).


avatarjunior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 8:29

La qualità delle fotografie digitali è insuperabile






avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 0:53

la leggenda che le pellicole più argento hanno e più sono performanti, casualmente proprio la pellicola di cui è distributore/testimonial/non so.
Non mi risulta che sia vera, nessuno al mondo ne parla tranne lui.


@Tykos ... vero ... probabilmente la "leggenda" che le pellicole con più argento sono qualitativamente superiori, è appunto una leggenda ... e che il simpatico e buon Gerardo Bonomo sia sputazzato dai guru analogici in vari siti (FB etc), è risaputo. Ma sottintendere che lo faccia per fini di lucro ... beh ... magari è così ma siccome questa leggenda è ben nota e circola da anni e anni, penso sia indelicato.

Anche perchè NON E' VERO che nessuno al mondo ne parla ... Eeeek!!!

Mirko Böddecker CEO di Adox (non proprio l'ultimo arrivato) rispondendo alle numerose critiche proprio sulla questione di una presunta superiorità della loro pellicola SILVERMAX (2012) affermava :

"" As there seems to be confusion about the "silver rhich" claim we make for Silvermax I would like to point out again what has been actually claimed and why.

In our product description for Silvermax we claim that it has more silver than comparable films and that this leads to a higher DMAX and the possibility to get an extended copy range out of it if developed in Silvermax developer.

This is all true.

If you manufacture a film there are certain things you can do to get the desired characteristics. It starts with making the emulsion and it "ends" with the amount of emulsion you apply per sqm. The more you apply, the higher is the silver content and the higher will be the DMAX which the film can build up (same emulsions compared with each other).
So if you don´t object the costs, you can make a "better" film this way if there wouldn´t be an affect on the contrast as well.
Your contrast is also increasing and this limits you in using this as a means of achiving a superior quality.

The aim when manufacturing this film was to achieve a better DMAX on the clear base so the film would be good for reversal processing but not putting too much so it can also be used as a regular negative film.

As said before it is based on Agfa technology and very similar to APX but on a clear base and with a thicker coating (silver rhich).
The spectral sensitivity is the same as identical sensitizers were used (up).
So compared to APX you will get more DMAX and a slightly higher contrast apart ofcourse from the different base.
This is why we formulated the Silvermax developer with it. This developer is soft working similar to our ADOTECH developer and optimized for Silvermax.
If you use both you get instantly very good results and (hopefully) can see the difference to "normal" fims.
While "normal" in this context means a film designed as a negative film with just as much coating (silver cotent) as nevessary to achive good DMAX for regular printing work.

Since all of this is true and since we do feel that we made a very good film here I really see no point why one should be upset about the claim we made.
We are not saying that other films are inferior.
The film is not outrageously priced and what we claim is what differs this film from others.

Even though I said all of this before I think it is good to repeat as well:

- This film is something special and not our replacement for CHS films
- The fact that we bring this expensive to manufacture film (the clear base allone is 5 times as expensive than PET base) now in 35mm only does not mean that we are not working on other films which then shall be made available in other formats

Have fun taking pictures on whichever film you prefer ;-)

Mirko Böddecker - Adox - ""



Va beh ... diciamo che Bonomo è in ottima e qualificata compagnia... Sorriso

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 2:34

Ho avuto il piacere di parlare al telefono con il signor Bonomo. Una persona competente e molto gentile. Mi ha chiarito diversi dubbi sul processo di sviluppo.
Posso solo ringraziarlo.
La P30 è una pellicola fantastica. È completamente prodotta in Italia. Che abbia o no argento in quantità maggiore, non saprei. E non mi interessa. Però quando riesco a trovarla disponibile, sicuramente la acquisto.
Va gestita con grande attenzione l'esposizione, con la quale consiglio di essere "generosi" (esporre per le ombre)

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 9:26

a me Mirko piace molto ed è una manna per la fotografia, ma: diciamo che la migliore pellicola sul mercato oggi è probabilmente la tmax, con cui puoi fare qualunque cosa senza troppi limiti di utilizzo. Se ci fosse un vantaggio nel caricare di argento kodak l'avrebbe fatto, e quando era una potenza ne avrebbe fatto il claim più potente sul mercato.
Invece hanno lavorato più che altro sulla struttura dell'emulsione e sugli additivi, segno che l'innovazione è probabilmente lì e non altrove.
(adox aveva probabilmente in casa una vecchia formulazione di parecchi anni fa e l'hanno giustamente riutilizzata, o ancora meglio qualche master roll congelato in magazzino, immagino ci fosse un po' più argento del normale e BAM ecco il nome perfetto per la pellicola. Bravi, ma non sono convinto che sia una svolta.)


Va gestita con grande attenzione l'esposizione, con la quale consiglio di essere "generosi" (esporre per le ombre)

ovvero: non esponetela a 80iso, fate 40 e forse pure meno.
(non l'ho mai provata e non c'è nulla di scandaloso, ma mi piace sempre molto quando i vari produttori fanno le arrampicate per non dire che gli iso sono un po' buttati là e allora si inventano le raccomandazioni di esposizione per le ombre, che dopo il primo libro su come funziona a grandi linee uno sviluppo uno capisce che vuole esattamente dire: la sensibilità non è quella dichiarata)

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 9:40

Sulla nuova P30 c'è una esaustiva prova su analogica.

Per il resto condivido quanto dice Tykos sulla sensibilità delle pellicole.

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 10:38

Non so cosa abbia detto Bonomo, ma il ceo di Adox quotato da Schyter non dice che la pellicola sia "migliore" con piu' Argento, solo che questo sara' legato al Dmax.

Sulla sensibilita' delle pellicole, come al solito, all'atto pratico d'accordo che ci sara' una opportuna sensibilita' effettiva..ma non e' che la sensibilita' dichiarata se la possano inventare a piacere..sara' riferita al tono medio ottenuto con una certa esposizione ed un certo rivelatore. E ovviamente non e' detto questo corrisponda all' iso ideale per la migliore "stampabilita' " del negativo

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 10:51

Io tutta sta' storia della sensibilità effettiva diversa da quella dichiarata non l'ho mai capita.

Se uno mi vende una pellicola dichiarando 100 asa di sensibilità io mi aspetto prezzo e prestazioni adeguate a quella sensibilità.

Se uno mi vende una pellicola dichiarando 25 asa di sensibilità io mi aspetto prezzo e prestazioni adeguate a quella sensinilità... e detto per inciso parecchio superiori a quelle della 100 asa di cui sopra.

Se tu produttore mi vendi una 100 asa con la sensibilità di 25 asa mi stai fregando... perché mi stai dando la scomodità di una 25 asa senza riaverne la qualità dal momento che quest'ultima, sic et simpliciter, è solo quella di una ben più modesta 100 asa!

In altre parole mi stai PITTANDO bene e meglio... e io la tua pellicola non la voglio manco regalata.

In ogni caso io il B&W lo uso assai di rado, e sempre e solo facendolo sottoporre al trattamento di inversione.
Adopero solo due pellicole: la Rollei RPX 25 oppure la Rollei Retro 80 S, le espongo rispettivamente a 25 e 80 asa e, chissà perché, le dia somo sempre perfettamente esposte.
E anzi, da quando ho scoperto che la Retro 80 S ha una grana almeno pari alla 25 e una risoluzione addirittura superiore perché è una T-Grain al contrario della RPX, adopero praticamente solo questa che coniunga "alta" sensibilità a una grana ultrafine e a una altissima risoluzione.

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 10:52

Sulla sensibilita' delle pellicole, come al solito, all'atto pratico d'accordo che ci sara' una opportuna sensibilita' effettiva..ma non e' che la sensibilita' dichiarata se la possano inventare a piacere..sara' riferita al tono medio ottenuto con una certa esposizione ed un certo rivelatore.

ad esempio: vedo nel sito che sulla scatola c'è scritto 80 "ASA" e non "ISO" come fanno gli altri. Sappiamo che i numeri sono corrispondenti, ma non è che usano ASA per non dover fare i (costosi e complicati) test con la normativa ISO e quindi la sensibilità è un po' sparata alla viva il parroco?

(ripeto: nulla di male, assolutamente, solo che non puoi usare la scusa "basta esporre per le ombre", perché se "espongo per le ombre" leggendole e piazzandole al III come faccio di solito mi ritrovo una chiazza nera. Devo esporre per le ombre nel senso di leggere quelle e usare la lettura direttamente, cioè esporre a 1-2 stop più del solito, cioè 40-20 iso)

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 11:02

Io tutta sta' storia della sensibilità effettiva diversa da quella dichiarata non l'ho mai capita.

Se uno mi vende una pellicola dichiarando 100 asa di sensibilità io mi aspetto prezzo e prestazioni adeguate a quella sensibilità.

Se uno mi vende una pellicola dichiarando 25 asa di sensibilità io mi aspetto prezzo e prestazioni adeguate a quella sensinilità... e detto per inciso parecchio superiori a quelle della 100 asa di cui sopra.

Se tu produttore mi vendi una 100 asa con la sensibilità di 25 asa mi stai fregando... perché mi stai dando la scomodità di una 25 asa senza riaverne la qualità dal momento che quest'ultima, sic et simpliciter, è solo quella di una ben più modesta 100 asa!

In altre parole mi stai PITTANDO bene e meglio... e io la tua pellicola non la voglio manco regalata.


Perfettamente d'accordo con te Paolo

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 11:06

ad esempio: vedo nel sito che sulla scatola c'è scritto 80 "ASA" e non "ISO" come fanno gli altri. Sappiamo che i numeri sono corrispondenti, ma non è che usano ASA per non dover fare i (costosi e complicati) test con la normativa ISO e quindi la sensibilità è un po' sparata alla viva il parroco?


Prima le sensibilità venivano dichiarate in DIN e ASA: oggi in ISO corrispondenti agli ASA. Non inventiamoci complotti.

foto.bonavoglia.eu/sensibilita.html

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 11:10

Veramente le 80 ASA (American Standard Association... se non ricordo male) sono pari-pari 80 ISO (International Standard Organization... sempre che ricordi bene l'acronimo), anzi è lo standard ISO a essere una mezza anomalia, perché in origine esso riassumeva in sé entrambi gli Standard di uso comune in Occidente: DIN (Deutsche Industrie Norm) e ASA appunto, tant'è che all'inizio una pellicola che esprimeva la propria sensibilità in ISO aveva, al posto delle canoniche 21 DIN o delle 100 ASA, la denominazione ISO 100/21°... salvo poi pensar bene di eliminare la classificazione in DIN per lasciare solo quella in ASA.

Di fatto quindi gli odierni ISO non sono altro che le vecchie ASA.

Che si tratti di un classico caso di egemonia culturale "made in USA"?

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 11:13

Quella indicata sulle scatole dei produttori é l'indice di esposizione non la sensibilità effettiva . Non sono complotti ma cose oramai conosciute basta leggere autori di testi riconosciuti da tutti come autorevoli.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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