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Reflex Analogica e Rulli Ilford


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avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 11:17

Oh oh... vedo che la mia precisazione è inutile visto che Bergat, col quale peraltro concordo, mi ha preceduto!

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 11:31

Prima le sensibilità venivano dichiarate in DIN e ASA: oggi in ISO corrispondenti agli ASA. Non inventiamoci complotti.

foto.bonavoglia.eu/sensibilita.html

ma che siano uguali lo so anche senza link, ma chiedo: non è che per caso la ISO ha una fila lunga così di raccomandazioni tecniche per la determinazione del valore e allora ce la caviamo scrivendo ASA che tanto la gente sa che sono uguali?
la domanda mi è venuta perché, che io mi ricordi, nessuno ha messo ASA in datasheet/scatola da quel dì, anzi scrivono tutti ISO bello chiaro, quindi un motivo da qualche parte ci deve essere (ho guardato kodak, ilford, foma, rollei in vendita oggi, mi perdonerete se non ho fatto ricerca storica o su altri produttori). Oppure è solo il grafico che non ne sa nulla e ha disegnato la scatola e l'ha stampata, ma mi sembrerebbe strano.

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 11:34


Che si tratti di un classico caso di egemonia culturale "made in USA"?

eh ma gli USA scrivono ISO... (tranne su tri-x ed ektachrome, sembra)

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 11:43

Cioè sarebbe a dire che tu, costruttore, mi dici una cosa e poi ti riservi il diritto di fare come credi?
Ma per favore...

A sto' punto ci manca solo che ci dicano di metterci a 90°...

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 11:58

la questione sulla sensibilità effettiva è un po' così, e dipende dal fatto che, soprattutto per il bianco nero, le condizioni possono essere variabilissime anche solo per lo sviluppo e per la tipologia di stampa che voglio fare, quindi pazienza se invece che 400 sarà 320, mi regolo io.
Sul colore e6 o c41 invece il processo è standard, quindi ci sta molto di meno (e infatti raramente le pellicole scattate ai dati di targa non forniscono buoni risultati).

La mia curiosità era sul perché indicare in scatola ASA bello grosso, quando tutti gli altri scrivono ISO dagli anni 90 o al massimo non scrivono nulla. Non vedo altro motivo se non la procedura di test prescritta dalle norme ISO non fatta o fatta parzialmente.

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 12:09

È solo un vezzo.
Nella realtà dei fatti, e come ho già detto, ASA, DIN e ISO sono la stessa cosa, la differenza è nella progressione numerica, che è matematica nelle ASA e logaritmica nei DIN.
Gli ISO di fatto sono uno Standard anomalo, perché è venuto come unione dei precedenti ma si è poi appiattito su uno dei due... lo Standard statunitense appunto!

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 12:12

È solo un vezzo.

chissà, mi sembra molto strano.

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 12:18

Tykos - certo che pure negli USA scrivono ISO e non più ASA... ma guarda caso nella progressione numerica hanno tenuto quella statunitense "dimenticandosi" di quella teutonica!
Se non è egemonia culturale questa non lo so...

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 12:27

ma quello è uno standard, hanno riunificato usando la progressione più semplice da capire. la gente non sa nulla di numeri e te ne accorgi da quando il portinaio si lamenta di una tassa per chi guadagna sopra un trilione di euro al mese, figuriamoci la progressione geometrica (lo so, i diaframmi sono già così, e infatti tutti ti guardano storto quando glielo spieghi)

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 13:02

Pure secondo me scrivono ASA perché non sono (almeno al momento) seguite tutte le procedure per sottostare alla normativa ISO; che poi all'atto pratico non cambi nulla (sempre ammesso che seguendo quelle procedure ISO si arrivi allo stesso numero) sono d'accordo ma secondo me non possono utilizzare la dicitura ISO se non hanno seguito determinate procedure. Poi, ci sta che la facciano passare come “vezzo per dare una ulteriore aria vintage alla pellicola”.
Vi faccio un esempio: il frantoio sociale del paese dove sono i miei genitori vende due tipi di olio, uno biologico e uno no; ma l'olio è esattamente lo stesso, non hanno raccolte o linee di produzione diverse, semplicemente soltanto una parte è assoggettata a tutte le verifiche e certificazioni per essere biologico, quell'altro è esattamente uguale ma non riporta la dicitura “biologico” (e ovviamente costa meno poiché non sconta tutti i costi di certificazione).

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 13:14

ma mi piace sempre molto quando i vari produttori fanno le arrampicate per non dire che gli iso sono un po' buttati là e allora si inventano le raccomandazioni di esposizione per le ombre, che dopo il primo libro su come funziona a grandi linee uno sviluppo uno capisce che vuole esattamente dire: la sensibilità non è quella dichiarata)


Idee molto confuse ed il solito attacco ai produttori brutti sporchi e cattivi che va tanto di moda ""NONCELODICONO""

Servirebbe capire la normativa ISO (a cui sono sottoposti i produttori) prima di scagliarsi lancia in resta contro i vari brand ...

Capire ad esempio perchè NON viene scritta sulla scatola la tanto sbandierata SE (Sensibilità Effettiva) ...
Quando avrete la risposta forse tutto sarà più chiaro.

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 13:48

guarda, io lo so che la sensibilità dipende dal trattamento, ma gli unici test un po' decenti che ho letto non tirano mai fuori 80 iso nemmeno regalati (non vale la scansione, da lì si tira fuori tutto e il suo contrario)(non valgono nemmeno i tizi che dicono di scattare tutto a 1600 per avere negativi "punchy", perché mi sembrano dei fessi).

Quasi tutte le BN vanno un po' corrette, quindi la cosa in sé mi lascia indifferente: l'altro giorno ho provato la CHS a 100 iso, le ombre non sono pervenute. Ho esposto con una olympus xa2 che non sbaglia un colpo, ad esempio mi ha fatto tutto un lavoro in controluce pieno con hp5 senza il minimo errore di esposizione. Sviluppo d76 1+1 che compensa anche un pochino.
La prossima volta la chs andrà a 64/80 e buonanotte, basta che non si mettano con pervicacia a dirmi che la sensibilità è proprio quella ma io non so esporre.

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 14:05

I produttori ovviamente si attengono alla NORMATIVA ISO ... la quale deve rispettare determinate densità del negativo ottenuto con uno sviluppatore di riferimento ... di solito D76. Densità che "mediamente" rendono una "buona" stampa.
Fine delle trasmissioni. La normativa è quella.

Se poi la "buona" stampa non ci soddisfa, si metteranno in atto tutte quelle infinite variabili nel processo che portano a ritenere la sensibilità effettiva (UNICAMENTE PER IL NS PROCESSO) ad esempio di una FP4, 50 ISO ... Parlare di Sensibilità Effettiva, consigliando di esporre la pellicola X a ISO Y , NON HA SENSO se si vuole essere pignoli !!!
E se cmq lo si vuole consigliare, sarebbe consigliabile indicare dalla A alla Z TUTTO il processo che si è eseguito; dall'esposizione sino alla stampa finale.
Naturalmente ci sono sviluppi che si mangiano uno stop già di loro ... così come sviluppi che sfruttano quasi totalmente la sensibilità dichiarata dal produttore... Ergo ... diventa lampante che dire di esporre la tal pellicola a tot ISO può significare tanto solo se si chiarisce tutto il processo.

Chiaramente chi fa b/n SA che è sempre una buona cosa (quasi sempre) dare un pizzico di esposizione in più piuttosto che in meno.
Ma si vive felici anche esponendo, attenendosi all'Indice di Esposizione dato dal produttore.

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 14:08

... che è dato per "tot" contrasto.

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 14:09

... che è dato per "tot" contrasto.


;-) amen Sorriso

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