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La notte di San Lorenzo è il miglior modo per far bollire un po' il sensore a furia di scattare e riscattare lunghe esposizioni finché per sbaglio non ne becchi una.
Il picco delle perseidi quest'anno è il 13 agosto, verso l'alba. Abbiamo luna quasi piena che albeggia in serata; non è di certo il miglior momento per catturare lo sciame meteorico più rilevante dell'estate.
Ad ogni modo, io espongo come fosse un time-lapse, tenendo gli stessi settaggi che userei per uno scatto singolo. Ci sono metodi migliori, ed altri che sicuramente ignoro. Prima o dopo faccio anche una ripresa astroinseguita - o più - per avere la base su cui monterò le meteore catturate. Prima ancora, se mi è possibile in ora blu o prima del tramonto della luna, faccio una ripresa per il primo piano. Le fasi successive le farò invece lasciando solo un piccolo margine sotto l'orizzonte. In post-produzione diventa difficile per il solo fatto che bisogna trovare la giusta armonizzazione tra i file con le meteore e il file inseguito... se si fa tutto con esposizioni identiche diventa invece molto semplice.
Questo non è il metodo sicuramente più corretto, ma è quello che ho utilizzato in un una manciata di occasioni, ed il risultato è stato comunque soddisfacente, in special modo nelle notti di s.lucia, al picco delle geminidi.
Leggerò attentamente l'articolo lasciato da bubu, dal quale son sicuro potrò trarre una migliore tecnica.
" La notte di San Lorenzo è il miglior modo per far bollire un po' il sensore a furia di scattare e riscattare lunghe esposizioni finché per sbaglio non ne becchi una."
Quest'anno la luna complica un po' i piani. In ogni caso, è necessario inquadrare verso la costellazione di Perseo, focheggiare su una stella luminosa e scattare con iso medi (dipende dalla fotocamera), tempi di sicurezza per non avere stelle allungate (es, 20 secondi a 18mm su full frame) e fare tantissimi scatti nella speranza di riprendere un bolide (perché una semplice meteora a queste focali è abbastanza insignificante).
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