user203495 | inviato il 03 Agosto 2022 ore 13:13
Rientro da Jesolo dove ho soggiornato per 13 giorni.Basta.La tirannia delle bicilette.Sono ovunque.Sui marciapiedi- Parte della sede stradale riservata al transito dei pedoni,
L'art. 3 comma 33 del Codice della Strada dispone infatti che il marciapiede è quella 'parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni'. Di conseguenza, se destinata ai pedoni, non può essere percorsa dalle biciclette.
transitano impunemente sulle striscie pedonali- “I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza”.
ergo se altri pedoni stanno attraversando devi scendere dalla bici.
In presenza di senso unico alternato regolato da un semaforo, loro passano anche con il rosso.Ne stavo investendo due passati senza arrestarsi.E poi quel continuo scampannellio in una via affollata come la Bafile ad Jesolo.
Tirannia del ciclista.Appunto.Certo,troppi automobilisti si comportano anche peggio.
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| inviato il 03 Agosto 2022 ore 13:22
“ I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; „
Proprio perchè è poco chiara la parte "i casi in cui la circolazione lo richiede", c'e' una sentenza in cui si stabilisce che dove la circolazione lo richiede è dove anche la circolazione NON lo richiede. In parole povere la sentenza ha stabilito che si deve circolare in fila indiana SOLO fuori dai centri abitati. Negli altri casi, urbani ed interurbani, si può SEMPRE procedere anche accoppiati al massimo in due.
Comunque sia in quel caso specifico la macchina non poteva sorpassare comunque, anche se erano in fila indiana. Anzi peggio! Perchè in fila indiana sarebbero stato un sorpasso molto più lungo e con quel traffico praticamente impossibile.
In casi come quello devi solo rassegnarti ed aspettare, come se davanti a te ci fosse un autobus di 10 metri. |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 13:31
“ Proprio perchè è poco chiara la parte "i casi in cui la circolazione lo richiede", c'e' una sentenza in cui si stabilisce che dove la circolazione lo richiede è dove anche la circolazione NON lo richiede. „
Giuro che non riesco a capire cosa vuol dire. Dove posso trovare la sentenza?
Riguardo al sorpasso, poi, ci sarebbe l'art. 148 del CdS:
“ Quando la larghezza, il profilo o lo stato della carreggiata, tenuto anche conto della densita' della circolazione in senso contrario, non consentono di sorpassare facilmente e senza pericolo un veicolo lento, ingombrante o obbligato a rispettare un limite di velocita', il conducente di quest'ultimo veicolo deve rallentare e, se necessario, mettersi da parte appena possibile, per lasciar passare i veicoli che seguono. Nei centri abitati non sono tenuti all'osservanza di quest'ultima disposizione i conducenti di veicoli in servizio pubblico di linea per trasporto di persone. „ |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 14:04
Il limite nel centro abitato è di 50km. Se vado in bici lo supero spesso e volentieri. Quindi perchè devi sorpassarmi?
“ mettersi da parte appena possibile „
Vuol dire aspettare uno spiazzo che lo consente.
Io percorro abitualmente una strada piena di curve di circa 5 km che è frequentata da TIR che transitano verso il terminal ferroviario. Se me ne capita uno davanti mi rassegno, perchè non ha spazio per fermarsi, non è possibile sorpassare e non procede a più di 40kmh perchè la strada è tortuosa. Potrei azzardare un sorpasso in alcuni punti col riscio che mi spunta una macchina in direzione opposta. Oppure fare come l'automobilista del video che ha sorpassato comunque, invadendo la corsia opposta e costringendo i veicoli provenienti di fronte a farsi da parte.
Ripeto, capisco la frustrazione, ma se il sorpasso comporta rischi, a torto o a ragione, vi si rinuncia. |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 14:31
La sentenza la devo ripescare comunque è vecchia e dice che puoi viaggiare in fila per due nei centri abitati se non causi intralcio o pericolo. Il giudice ha annullato una multa elevata da carabinieri perchè i ciclisti procedevano affiancati nel centro abitato, tuttavia non erano di intralcio a nessuno perchè il limite era di 50kmh (come in tutti i centri abitati, e in alcuni tratti anche meno) e non stavano commettendo nessun'altra infrazione, quindi non causavano pericolo a nessuno.
Non basta quindi la "percezione" dei carabinieri o dell'opinione pubblica, ma occorrono prove tangibili di intralcio alla circolazione. Neanche un TIR che procede su strada con limite di 50kmh commette infrazioni od intralcio, a meno che non sosti o proceda a passo d'uomo. Se anche si ferma a chiedere informazioni, non intralcia una cippalippa. |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 14:53
“ Il limite nel centro abitato è di 50km. Se vado in bici lo supero spesso e volentieri. „
Beh, congratulazioni! 
“ La sentenza la devo ripescare comunque è vecchia e dice che puoi viaggiare in fila per due nei centri abitati se non causi intralcio o pericolo. „
Mi pare del tutto coerente con quello che stabilisce il codice. Se non causi intralcio o pericolo, evidentemente le condizioni della circolazione non sono tali da richiedere di procedere su unica fila. Va da sé che non è possibile definire con precisione subatomica cosa costituisca intralcio, quindi ci sarà sempre una certa discrezionalità (motivo per cui quando si circola per strada sarebbe opportuno usare anche il buon senso; cosa di cui tutti, nel video, sembrano difettare pesantemente). |
user203495 | inviato il 03 Agosto 2022 ore 15:30
Lo ripeto.Non possono circolare sui marciapiedi.E anche,inc.....ti,mi suonavano.
Devono arrestarsi quando c'è un semaforo rosso.
“ Non basta quindi la "percezione" dei carabinieri o dell'opinione pubblica, ma occorrono prove tangibili di intralcio alla circolazione. „
Prove tangibili?Uno scontro?
Legibus solutus.
Ora,ditemi voi se una colonna di ciclisti percorre un centro abitato, affiancati a due a due,come non possa provocare intralcio?
“ (motivo per cui quando si circola per strada sarebbe opportuno usare anche il buon senso; cosa di cui tutti, nel video, sembrano difettare pesantemente). „
Appunto.Ed è questo che sto rimarcando.Comune poi anche agli automobilsti.Ed affini.
Sapete.io un pò li ammiro sti ciclopedisti.Temerari.Ah una chicca che riporto:
“ Massimo Cacciari, che è un filosofo, ha dichiarato che a lui della legge frega niente e seguiterà a scorazzare in bici sui marciapiedi. Questo perché «le città non sono attrezzate per i ciclisti» „
E meno male che è un filosofo.
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user198779 | inviato il 03 Agosto 2022 ore 15:33
Oramai nei centri storici e nei piccoli centri il limite è di 30 km , un cicloturista un po' allenato ci viaggia comodamente, ma questo non vuole dire che se arriva da dietro un'auto che ti vuole sorpassare non può farlo.
Comunque in Italia la convivenza è molto più problematica che nel resto d'Europa,
se devo dire la verità i ciclisti in Europa sono più indisciplinati che da noi e non c'è questa insofferenza tra le parti.
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| inviato il 03 Agosto 2022 ore 15:41
Perché in Europa hanno da tempo messo a cuccia la smania degli automobilisti di credersi i padroni della strada, quindi in Olanda il tir con rimorchio si ferma alle strisce della ciclabile per far passare la ragazzina sulla bici. Da noi nemmeno nella trama di un film di fantascienza. |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 15:41
In ogni caso a me sembra pari pari una pubblicità per lo studio di infortunistica, meticolosamente citato, che neanche il compianto Mike Bongiorno. |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 16:25
“ Ora,ditemi voi se una colonna di ciclisti percorre un centro abitato, affiancati a due a due,come non possa provocare intralcio? „
Ne più ne meno di un autobus di linea, che non può neanche fermarsi sulle apposite fermate che sono perennemente occupate dagli automobilisti |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 16:46
“ Ne più ne meno di un autobus di linea „
La differenza è che gli autobus di linea possono farlo (art. 148 CdS, già citato sopra), i ciclisti e chiunque altro no. |
user198779 | inviato il 03 Agosto 2022 ore 18:44
Le piste ciclabili cittadine se non vai a passo d'uomo sono più pericolose della carreggiata stradale io le chiamo piste inciclabili
Ad ogni passo carraio si rischia che spunti un'auto che esce senza guardare se c'è qualcuno in bicicletta,per non parlare dei rallentatori delle barriere che ti obbligano molto volte a fermarti nelle rotonde e ultimamente anche negli incroci normali la pista gira verso destra di qualche metro e poi ti fanno attraversare la strada che molti attraversano senza guardare confidando che se arriva un'auto si ferma .
Dopo di che molti se vanno di fretta stanno sulla carreggiata stradale che alla fine è meno pericoloso. |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 18:51
"Anzi, siccome la uso più che altro per tenermi in forma, ho preso una MBX di quelle stupide, pesanti e dure da mandare avanti. Così vado piano e faccio più fatica
E c'ho messo anche lo specchietto retrovisore"
Molto bene |
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