| inviato il 12 Luglio 2022 ore 15:01
Buona sera, dopo anni di sviluppo delle foto dal laboratorio sotto casa (che stampa con bagno chimico e file .jpg) ho voluto provare un laboratorio fine art con stampante a getto di inchiostro. Per praticità ho scelto un servizio on line ( di cui in faccio il nome perchè non penso sia questo il punto) perchè non ce ne sono vicino casa mia e ho inviato la stessa foto in: tiff a 16 bit, 300 dpi con profilo prophoto e jpg, 8 bit, 300 dpi con profilo srgb e le ho fatte stampare sulla stessa tipologia di carta Hahnemühle Photo Glossy 20x30 cm Confrontando la stampa una accanto all'altra sono rimasto sorpreso nel vedere le due stampe indistinguibili ai miei occhi. Allora le ho portate da un amico che fino a qualche anno fa faceva di professione lo stampatore di professione (da pellicola) e dopo averle guardate con la lente di ingrandimento ha beccato quella in prophoto da un piccolissimo dettaglio in una zona più dettagliata. Mi chiedo se le differenze di qualità in stampa sono sempre così minime da ricercare con la lente di ingrandimento e se a questo punto la differenza valga il gap di prezzo tra la stampa cosi detta "normale" e la fine art. |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 15:23
La differenza nel gamut di stampa è apprezzabile nei file che presentano tonalità al limite dello spazio colore, per esempio alcune sfumature di rosso. Con la stampa fine-art avrai sempre una maggior inalterabilità dei colori nel tempo, se questo valga o meno la differenza di prezzo puoi saperlo solo tu. Altro vantaggio è che nei lab fine-art trovi una bella selezione di carte pregiate e particolari che rendono unico ogni progetto. |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 15:27
non so dirti se é normale, ma io ho una epson 3880 e sono arrivato alle stesse tue conclusioni due stampe stessa carta hahnemule fine art, una tiff 16 bit 300 dpi, una jpeg 8 bit 220 dpi, nessuna differenza, o meglio, ci sono delle lievissime differenze che si vedono con la lente, ma viste nell'insieme non si nota nulla |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 16:38
io le prove le ho fatte in A2, |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 17:03
@AnDph Avevo letto (non mi ricordo in quale post) che a livello di durata le stampe in chimico sono più durature di quelle inkjet ma forse mi confondo. Per quanto riguarda la scelta di carte particolari in fine art ti do pienamente ragione. @Lomography non so se dire che sono contento o dispiaciuto che non sono il solo a vedere lievissime, quasi impercettibili, differenze @Simgen come ho scritto ho stampato a4 e posso solo dire la mia su questo formato, forse se parlassimo di a3 o a2 le differenze aumenterebbero e sarebbero più facilmente visibili. Preferisco non dire con chi ho stampato perchè è un discorso più generico e non voglio scadere nel discorso di "tizio" che stampa male e "caio" stampa meglio... |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 17:15
Il discorso che ho iniziato porta innumerevoli conseguenze sul flusso di lavoro sia a livello di impostazioni, sia a livello di costi e mi spiego meglio. Fino ad ora ho scattato in .raw, spazio colore sRgb, apertura su monitor calibrato con Spider pro 24" con copertura colore quasi 100% srgb, post produzione PS e Camera raw, stampa nel laboratorio vicino casa nello stesso spazio colore con file jpeg. Per fare il salto di qualità avevo pensato di modificare il flusso di lavoro scattando in .raw Adobe rgb, apertura su nuovo monitor che copra buona parte dell'Adobe rgb (+€€€ ) calibrandolo con nuova sonda spider o simili (+€€), post produzione PS/camera raw, stampa fine art in file .tiff (+€) Se però i risultati finali sono quelli che ho visto nel mio caso penso di rimanere con il mio flusso di lavoro precedente e risparmiare i soldi per un bel 50mm 1.2 |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 17:37
“ come ho scritto ho stampato a4 e posso solo dire la mia su questo formato, forse se parlassimo di a3 o a2 le differenze aumenterebbero e sarebbero più facilmente visibili. „ le prove le hai fatte a 300dpi, che sia un a4 o un a1 non cambia nulla, io poi avevo fatto prove anche a 300 e 220 e mi sono sembrate uguali, come detto differenze lievissime visibili cin il lentino |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 18:06
Ah ok, il discorso non è se stampare in fine-art o chimico, ma se stampare tiff o jpg e se usare sRGB o AdobeRGB. Su questo la risposta te la sei già data, fino al 20x30 le differenze le vedi con il lentino Se ne vale la pena lo sai solo tu. Io stampo sempre in sRGB, l'importante è un buon monitor calibrato che ti permetta di avere un'anteprima quanto più fedele possibile |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 18:12
Si vero, il discorso è sRgb o Adobe Rgb ma poi si lega indissolubilmente alla stampa chimica che nel mio caso (ma penso in generale sia la norma) accetta il file jpeg e quindi spazio colore "stretto" VS stampa fine Art che accetta file Tiff e spazio colore ampio. La calibrazione di un buon monitor è sempre un ottimo punto di partenza |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 18:18
Ma la differenza tra una stampa FineArt ed una non FineArt non sta nel tipo di file stampato tif o jpg ma più nella filiera di stampa con relativa gestione del colore, nel tipo di carta utilizzata, nel tipo di colori impiegati da cui consegue anche la 'solidità' di supporto e colori nel tempo. Se la gamma dinamica ed il gamut colore dell'immagine da stampare sono interamente compresi nello spazio sRGB è del tutto ovvio che usare Tif o jpg non cambia un piffero. La risoluzione del file consente di stampare più grande ed osservare da vicino ma perché siano evidenti le differenze probabilmente occorre stampare la stessa immagine in grande formato a risoluzioni con maggiore differenza ad es. 300dpi e 75dpi in A2 |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 20:37
giusto per chiarire : le stampe inkjet su carta cotone sono più durature delle stampe su carta chimica. (non lo dico io m ail sito www.wilhelm-research.com/ che è un riferimento nel mondo della stampa professionale) il supporto da stampa ( e non carta che è un altro concetto) Hahnemühle Photo Glossy non'è un supporto per la stampa fine art. le differenze di qualità tra una stampa fatta online e una stampa fine art dove lo stampatore si fà i profili si percepiscono anche su un a4. Ovviamente le differenze saranno percepite maggiori all'aumentare della dimesione di stampa. Ovviamente le differenze saranno maggiori se si tratta il file raw con consapevolezza. La prova dovrebbe essere :stampa in formato almeno A3+ su un supporto tipo Canson rag photographique che è abbastanza neutra, se non si percepiscono differenze nella gamma dinamica, nella resa del colore nelle ombre, nella struttura dell'immagine (ammesso che si gestisca correttamente la nitidezza sia in post produzione e poi nel file preparato per la stampa) ... significa che la differenza non vale la pena ... senza approfondire altre considerazioni di longevità del supporto e valore del prodotto certificabile o meno ... |
| inviato il 13 Luglio 2022 ore 8:32
“ tiff a 16 bit, 300 dpi con profilo prophoto e jpg, 8 bit, 300 dpi con profilo srgb e le ho fatte stampare sulla stessa tipologia di carta Hahnemühle Photo Glossy 20x30 cm „ La Hahnemühle Photo Glossy non è un supporto Fine Art, inoltre 20X30 è un formato molto piccolo per vedere differenze di dettagli, poi se fra prophoto e srgb non hai colori al limite o fuori gamut non puoi notare differenze neanche sui colori, ammesso che la combinazione di stampa permetta di stamparli. |
| inviato il 13 Luglio 2022 ore 9:04
In pratica è tutta una menata la storia della stampa fine art... Come tante altre menate che ci hanno propinato nel tempo... |
| inviato il 13 Luglio 2022 ore 9:10
E non sei contento? Io non so riconoscere un vino pregiato e questo mi salva il portafogli! |
| inviato il 13 Luglio 2022 ore 9:36
Non so ma nella vita in generale spesso ci facciamo troppi problemi e le cose semplici sovente funzionano a meraviglia |
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