| inviato il 04 Luglio 2022 ore 12:20
“ C'è chi è morto di cxxxd dicendo che non era vero. Non so se qualcuno qui ha mai visto le periferie e le zone industriali delle città un po grandi anche solo in Europa senza andare in Cina o India, se no basta andare a Taranto per avere un idea. A Ravenna negli anni 70 andavo in bicicletta da Forlì per allenamenti a Forlì c'era il sole a Ravenna no e non erano nubi. „ I migliori ( in ogni ambito e tematica ) restano i negazionisti. Vedessero loro moglie a letto con altro uomo, negherebbero la cosa, credendo di essere loro stessi nel talamo nuzionale | 
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 12:33
Chi sarebbero questi "negazionisti"? Chiedo per un amico, è una parola che leggo spesso negli ultimi anni e io non sono addentro alle cose della schenzaHHH. | 
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 13:01
Ma se anche l'uomo non potrà più sopravvivere (ammesso che sia così) a causa del cambiamento climatico dove sta il problema? Pensate di vivere per sempre? Pensate che ciò accadrà nell'arco dei 20 - 50 della vostra restante vita? Vi preoccupate per nipoti e pronipoti che neanche sono ancora nati? Ma che vi frega dico io! Tutti tocca morire prima o poi, che ciò accada a noi/voi mentre altri restano oppure che si estingua tutto il genere umano (o eventualmente anche ogni altra forma di vita) che vi cambia? Io davvero non capisco questa preoccupazione! | 
user207929 | inviato il 04 Luglio 2022 ore 13:18
@Diebu - chi ha figli potrebbe essere più o meno legittimamente preoccupato per il loro avvenire. Chi si preoccupa per ciò che potrebbe accadere nel corso della propria vita, anche. Ad esempio a causa dei problemi sociali che si verificassero a causa di migrazioni di massa provocate da carestie e cose simili. C'è anche da dire che la pandemia potrebbe aver un po' esasperato una visione negativa del futuro in alcune persone. Però, vorrei dire, i segnali allarmanti non mancano, non è che i problemi si risolvono ignorandoli. Ma sono d'accordo nel pensare che alcuni potrebbero un po' esagerare nella visione totalmente pessimistica che rappresentano. Ma è solo la mia opinione, eh.. | 
user198779 | inviato il 04 Luglio 2022 ore 13:35
Se la pensavano così anche i nostri genitori non saremmo qui. Io sono del parere che la vita è una cosa meravigliosa qualunque sia. | 
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 14:12
“ Se la pensavano così anche i nostri genitori non saremmo qui. „ E che cosa sarebbe cambiato? Mica ti saresti reso conto di non essere nato! Chissà quante persone non sono nate, dove sta il problema? E quelle nate sono morte o moriranno, quindi che cosa cambia? “ chi ha figli potrebbe essere più o meno legittimamente preoccupato per il loro avvenire. „ Non credo che il cambiamento climatico impatterà sui loro figli; se poi ogni generazione continua a fare figli, noi dobbiamo preoccuparci di chi verrà tra una, du, tre,... generazioni? Solo perché la gente continua a riprodursi? Cioè, la sovrappopolazione è indubbiamente parte (se non addirittura la causa principale) del problema e dovremmo trovare soluzioni che consentano di continuare a riprodurci? Cioè ad aumentare il problema? Boh, a me pare un ragionamento assurdo! | 
user207929 | inviato il 04 Luglio 2022 ore 14:41
Beh... direi che non siamo più noi europei il problema, dal punto di vista demografico. La crescita demografica in Europa è modesta e avviene solo 'grazie' all'immigrazione. Semmai abbiamo il problema inverso, cioè quello di inventarci un sistema per dare modo alle prossime scarne generazioni di mantenere un'ampia fetta di popolazione, che invecchia sempre di più. Non saprei dire su quale generazione attuale o prossima impatterà il cambiamento climatico, credo che nessuno sia in grado di fare una precisa previsione, ma secondo me vale la pena porsi il problema, anche solo per migliorare la qualità della vita delle attuali generazioni. Indubbiamente alcune scelte fatte nel corso degli ultimi decenni del secolo scorso (riduzione dei consumi del carbone e carburanti derivanti dal petrolio, riduzione delle sostanze chimiche pericolose usate in agricoltura, controllo ecologico dei processi produttivi, riduzione delle scorie inquinanti degli autoveicoli, eccetera) hanno prodotto esiti evidenti, purtroppo negativamente compensati dalla crescita demografica mondiale. Ma se non avessimo fatto neanche il poco che abbiamo fatto, è probabile che vivremmo in un mondo ancora peggiore di quello che abbiamo. |  
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 15:26
Dai su, non credo proprio che rischiamo di morire di sete o abbrustoliti dal caldo nei prossimi decenni. Appena pochi anni fa, nel 2014, il lago Trasimeno, a causa delle tante piogge, si alzò di livello come non mai nei precedenti 30 anni, ora invece è al solito livello; volete dire che in 7 anni è cambiato il clima? No! sono fenomeni ciclici che ricordo da sempre: inverni che non nevicava mai (anni 80: andavo sempre in settimana bianca in Francia dove nevicava di più o al Tonale perché lì almeno c'era il ghiacciaio), estati torride, oppure viceversa. Solo che oggi bisogna trovare un'emergenza ogni giorno e fare del catastrofismo/sensazionalismo. | 
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 15:29
Fa caldo per la somma di due eventi concatenati fra loro: 1) siamo in troppi; nel 1975 eravamo un po' più di quattro miliardi di individui, il 60% dei quali viveva al di sotto della soglia di povertà, un dollaro al giorno, oggi invece siamo oltre otto miliardi e di questi solo il 10% vive al di sotto della soglia di povertà, sempre un dollaro al giorno, questo aumento del benessere si riflette sui consumi, ovviamente, che sono aumentati in maniera esponenziale; 2) negli anni settanta quasi nessuno adoperava un condizionatore d'aria e il caldo lo si sopportava come si poteva, questo temprava il fisico e aiutava a non sentire troppo lo stress termico, oggi per la stragrande maggioranza siamo abituati ai climatizzatori, e non appena la temperatura supera i venti gradi centigradi scatta l'allarme caldo che d'improvviso diviene insopportabile... anche se in realtà non lo è affatto. Ci sarebbe anche un terzo motivo: negli anni '70 d'Inverno faceva freddo e d'Estate faceva caldo, questo per definizione, e nessuno perdeva tempo, in televisione, a lamentarsi per il freddo invernale né per il caldo estivo... oggi invece si parla solo di questo! Beh, forse ci sarebbe anche un quarto motivo: a qualcuno conviene sostituire il business legato ai combustibili fossili con quello nuovo legato alle energie rinnovabili... e ovviamente i combustibili fossili sono divenuti di punto in bianco la causa di tutti i mali! La realtà? Semplice: l'essere umano impatta troppo sull'economia generale del Pianeta Terra... o qualcuno trova il modo di abbassare drasticamente il consumo del singolo, nel contempo cercando pure di abbassare il numero complessivo degli abitanti del Pianeta, o altrimenti non ci salva neppure il Padreterno! La qual cosa però, cioè la nostra estinzione, sarebbe anche la salvezza del Pianeta... quindi come se ne esce? | 
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 16:00
io ho la certezza che entrino in gioco finalità ideologiche in queste posizioni, il nocciolo e che una parte abbondante delle élite scientifiche e culturali (basta guardare a chi danno i Nobel, se non sei nel circolo sei escluso) e sempre stata di sinistra detestando la società capitalistica, con l'implosione del comunismo le élite scientifiche e culturali si sono riversate nell'ecologia sociale ma con lo stesso fine, e i media e la politica seguono abbattere la società consumistica occidentale colpevole di tutti i mali, sono gli stessi della decrescita felice, tutti uguali nella povertà per il benessere del pianeta, il fine insomma non é il clima, lo sanno benissimo che non si può modificare in nessun caso, ma questo diventa l'arma per rimodellare una società a loro piacimento, una specie di socialismo 2.0 | 
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 16:08
Si infatti il capitalismo funziona bene, perchè sostituirlo con una società diversa | 
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 16:17
Vista in sezione, la struttura sociale del presente dovrebbe configurarsi all'incirca così: su in alto i grandi magnati dei trust dei diversi gruppi di potere capitalistici che però sono in lotta tra loro; sotto di essi i magnati minori, i grandi proprietari terrieri e tutto lo staff dei collaboratori importanti; sotto di essi – suddivise in singoli strati – le masse dei liberi professionisti e degli impiegati di grado inferiore, della manovalanza politica, dei militari e dei professori, degli ingegneri e dei capufficio fino alle dattilografe; ancora più giù i residui delle piccole esistenze autonome, gli artigiani, i bottegai, i contadini e tutti quanti, poi il proletariato, dagli strati operai qualificati meglio retribuiti, passando attraverso i manovali fino ad arrivare ai disoccupati cronici, ai poveri, ai vecchi e ai malati. Solo sotto tutto questo comincia quello che è il vero e proprio fondamento della miseria, sul quale si innalza questa costruzione, giacché finora abbiamo parlato solo dei paesi capitalistici sviluppati, e tutta la loro vita è sorretta dall'orribile apparato di sfruttamento che funziona nei territori semi-?coloniali e coloniali, ossia in quella che è di gran lunga la parte più grande del mondo. Sotto gli ambiti in cui crepano a milioni i coolie della terra, andrebbe poi rappresentata l'indescrivibile, inimmaginabile sofferenza degli animali, l'inferno animale nella società umana, il sudore, il sangue, la disperazione degli animali. Questo edificio, la cui cantina è un mattatoio e il cui tetto è una cattedrale, dalle finestre dei piani superiori assicura effettivamente una bella vista sul cielo stellato. Max Horkheimer, «Il grattacielo», da Crepuscolo. Appunti presi in Germania 1926-?1931 | 
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 16:19
per smascherare ipocrisia dei nuovi sacerdoti verdi, basta vedere che sono tutti contro l'energia nucleare, sarebbe perfetta, zero CO2 e possibilita di soddisfare le esigenze energetiche della societa capitalistica e consumistica ma questo andrebbe contro il loro obiettivo che e appunto scardinarla limitandone lo sviluppo con le mitiche rinnovabili | 
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 16:21
“ io ho la certezza che entrino in gioco finalità ideologiche in queste posizioni, il nocciolo e che una parte abbondante delle élite scientifiche e culturali (basta guardare a chi danno i Nobel, se non sei nel circolo sei escluso) e sempre stata di sinistra detestando la società capitalistica, con l'implosione del comunismo le élite scientifiche e culturali si sono riversate nell'ecologia sociale ma con lo stesso fine, e i media e la politica seguono „ Eh si.. si vede proprio. E' pieno di governi di sinistra in giro. Socialisti proprio. E non solo.. anche i maggior media al mondo sono di sinistra, i più grandi imprenditori con le loro enormi multinazionali dichiaratamente di sinistra. Tutta gente che odia il capitalismo e si è arricchita attraverso concetti socialisti. Ma si può sapere cosa vai blaterando? |
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