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Differenze SSD tradizionali ed nvme per fotoediting


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avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 12:05

Ciao a tutti,
dopo un anno di sofferenza, avendo comprato la R5, ho fatto l'upgrade del mio PC di famiglia (serve anche per giocare). E' un desktop, con queste caratteristiche in sintesi:
- Intel® Core™ i7-11700F
- 16 Gb di RAM
- Disco 1 TB PCIe® NVMe
- NVIDIA® GeForce RTX™ 3060 Ti

Come software uso in genere Lightroom, Photoshop e le applicazioni Topaz.

Pensavo di aggiungerci un altro disco NVME da dedicare esclusivamente all'archivio temporaneo e sistemazione delle foto, ma mi sono accorto a posteriori che non ha altri slot NVME, ma solo due da 3.5". Tralascerei il montaggio di un vecchio disco SATA interno, a questo punto.
Però sul frontale ha diverse prese USB interessanti:
1 USB SuperSpeed Type-C® con velocità di trasmissione di 5 Gbps
2 USB SuperSpeed Type-A con Velocità di trasmissione di 10 Gbps
2 USB SuperSpeed Type-A con velocità di trasmissione di 5 Gbps

Pensavo di dedicare la Type-C al collegamento con la macchina fotografica, quando si scaricano le foto, e decidere poi la strategia per la gestione delle foto.
Premesso che scaricarle sul NVME interno ed elaborarle da lì è una vera manna (provato ieri), credo che, dati gli usi molteplici del PC, 1 Tb non sia poi tanto capiente, e sto valutando se comprare un SSD esterno da collegare a qualcuna delle prese USB libere e lavorare solo da lì, oppure rassegnarmi a trasferire spesso le foto dal disco interno ad un esterno dopo averle editate e scremate. Già qui vi chiedo un consiglio, in base alla vostra esperienza. Io sono piuttosto pigro, e temo che la seconda opzione determini l'ingolfamento cronico del disco interno in breve, con tutte le conseguenze del caso.

Per questo penserei ad un disco esterno "di lavoro" che non mi faccia rimpiangere il NVMe interno, e mi chiedevo se un SSD con velocità dichiarata di 1050 Mb/s di buona fattura (Samsung, Sandisk, ad esempio) si discosterebbe molto dalle prestazione del NVME nel fotoritocco normale e nelle applicazioni AI di Topaz. Considerato anche che i dischi esterni NVME ancora non esistono, e necessiterebbe acquistare il case dedicato.
Scusate la lunga presentazione, ma ho preferito darvi tutti gli elementi al contorno fin da subito.
Grazie!
Fabrizio

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 12:35

Se vuoi mantenere una velocità accettabile aggiungi uno o più SSD interni (samsung 870) collegati alle porte Sata della scheda madre....


avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 12:58

Grazie,
accidenti, il parlar di velocità soltanto accettabile mi sconforta! Speravo in qualcosa di meglio.
Ma non sarebbero proprio le SATA il collo di bottiglia, con velocità massimo di 500-600 Mb/s, montando degli SSD lì?

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 14:08


Ma perché vuoi lavorare le foto su disco esterno?


In teoria perchè, viste le mie vicissitudini passate, sono ossessionato dall'idea di avere un disco ingolfato e quindi un PC limitato da questo. Il PC non è solo ad uso fotografico, mio figlio ci mette giochi da decine di Gb, ad esempio, oppure video. Ciò detto, vista la goduria dell'editing sul disco fisso, ho aperto questa discussione proprio per valutare meglio le due opzioni, se lavorare sul disco fisso e spostare frequentemente le immagini sui dischi di backup, anche se servirebbe più costanza da parte mia nel farlo, oppure lasciar già tutto su un disco esterno (più il backup anche in questo caso).
Giusto per capire la mia indole, faccio naturalistica, per cui normalmente ho centinaia, se non migliaia di foto ad uscita da vagliare. Molto spesso non finisco l'opera subito, e la cartella rimane lì dove è senza essere archiviata definitivamente, in attesa della scremata finale. Poi, io sono pure un conservatore seriale....
Uno dei fattori da considerare è che le foto spostate sui dischi esterni ogni tanto vengono comunque rieditate successivamente (concorsi, stampe varie, ecc.), e quindi in ogni caso mi servirebbe almeno uno dei due dischi esterni di backup con prestazioni vicine a quelle date dal disco fisso, o comunque accettabili.

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 14:10

Allego un test di lettura/scrittura tra dischi interni/esterni effettuati con crystaldiskmark 8

così ognuno fa le sue valutazioni




avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 14:19

Ti ringrazio tanto Onedream, quello che mostri è decisamente esplicativo! La domanda che mi pongo è quanto sia limitante il SSD interno rispetto al NVME interno per Lightroom (sviluppo del raw incluso), photoshop e applicazioni AI. Ovvero, se per tali applicazioni si vedono differenze notevoli od in ogni caso i colli di bottiglia vanno cercati altrove (es. processore, RAM...).
Perdonami, ma sono abbastanza ignorante in materia. Quindi le varie porte USB, anche quelle più performanti, non realizzano mai le velocità dichiarate (es. 5 Gbps)?

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 14:41

Con quello che costa un ssd esterno usc puoi tranquillamente acquistare un ssd interno da collegare su sata, ed un altro hd meccanico da 4tb da usare come archivio back up.
È il metodo più sicuro e veloce. Scarichi le foto sul disco nvme. Sul secondo ssd sata ci metti la memoria virtuale e i file selezionati e lavorati. Sul terzo archivi. Non devi ogni volta collegare staccare ecc., è piu affidabile (se si rmpe ssd hai tutto su hd).
Considera che la maggior parte del lavoro avviene su ram disco primario nvme.
Con quella scheda video e quel processore se dovessi avere un collo di bottiglia sarebbe solo dovuto a settaggi/limiti software.

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 14:41

Ciao, scusami, ho visto il mio errore, ho confuso bit con byte nelle specifiche delle USB...

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 14:45

Direi che al momento la differenza di prestazioni fra un ssd sata ed un nvme non la noteresti nemmeno.
In fondo se il catalogo (dove finiscono tutte le modifiche, a meno che tu non abbia attivato il file sidecar) è su nvme non cambia tantissimo avere le foto su un ssd un po' più lento.
L'unico momento in cui potresti sentire una qualche differenza è in fase di importazione (se parliamo di diverse centinaia se non migliaia di foto) o in fase di esportazione (come prima, nel caso di esportazioni di centinaia o migliaia di foto alla volta).
Anche perché più che leggere una volta la foto dall'ssd in fase di elaborazioni non devi fare.
Pensaci: considerando raw da 50 o anche 100 megabyte, ti cambia molto leggere a 500 o 1500 megabyte al secondo?
Parliamo di 0.1/0.2 secondi invece di 0.03 o 0.06 secondi (se ho fatto bene i conti) per leggere una foto, quindi non te ne accorgeresti mai.

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 15:37

Grazie a tutti, mi pare che l'ipotesi di adattare almeno un SSD 2.5" ad una slot SATA 3.5" sia l'ipotesi più sensata in ogni configurazione proposta. Eviterei troppi salti nella destinazione delle immagini, per evitare di impazzire poi con i reindirizzamenti del catalogo di Lightroom.

Mi immagino una sequenza di questo tipo:
- catalogo di Lightroom salvato su NVME, con copia di backup su SSD.
- Le foto vengono scaricate su SSD interno, ed una copia di prima sicurezza è fatta su NVME direttamente dall'Importazione di Lightroom, in modo da liberare le CFExpress della macchina il prima possibile.
- L'editing viene fatto così (catalogo su NVME e foto su SSD interno).
- Al termine dell'editing e della scrematura delle immagini, viene fatto una copia esatta di backup del disco SSD su un altro disco (SSD o HD, esterno). In contemporanea, si elimina la copia di sicurezza iniziale su NVME.
In tal modo c'è sempre doppia copia delle foto in ogni fase.
Il problema potrebbe insorgere a lungo andare sulla capienza del SSD interno. Quando pieno, prevederei di acquistare un altro disco esterno su cui caricare tutto ed archiviare, assieme al suo backup fatto man mano. Lasciando di nuovo libero il SSD interno.

Vi pare troppo tortuoso?
Grazie

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 16:22

Io faccio così : scarico e lavoro le foto su ssd (rispetto a nvme non noto differenze) poi quando ho finito la fase di export, archivio su un hard disk interno e backup su hard disk esterno. Hai la massima resa quando lavori e massimo rapporto costo/terabyte quando archivi. Dovessi riprendere da zero un lavoro archiviato, copierei da hard disk a ssd per avere di nuovo massime prestazioni. Secondo me è il modo più logico.

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 18:30

Io la mia macchina 'Da Lavoro' l' avevo configurata come segue

1 NVME M.2 500 Mb Windows, e Programmi
2 Nvme M.2 1 Tb. Cataloghi Lightroom

3 Hdd WD Gold 1 8 TB lavoro
4 Hdd WD Gold 2 8 TB Archivio
5 Hdd Seagate 8 TB Backup
6 Hdd WD Gold 3 4 TB immagini finite
7 WD Purple 5 TB per troiai vari, download ecc

e ovviamente visto che entrano nel PC sono tutti Dischi interni

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 19:52

Scusate, prima di sbagliare. Per collegare un SSD da 2.5 un uno slot da 3.5 Sata III serve acquistare l'adattatore, giusto? Grazie

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 20:02

dipende dal case, spesso comunque gli alloggiamenti presentano anche i fori in corrispondenza degli alloggiamenti degli ssd

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2022 ore 23:37

Grazie a tutti, credo che mi orienterò verso un Samsung Evo 870 o un Sandisk Ultra 3D, tutti da 2 TB, che dovrebbero sfruttare a pieno la SATA III. Ho aperto il case, e come prevedeva Onedream, ci son già i fori dimensionati per il formato 2.5", anche se appoggiando un vecchio SSD in sede non sono perfettamente allineati.

Il disco per il backup, un classico HD da 2 TB esterno, già ce l'ho, e vorrei sfruttarlo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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