| inviato il 26 Giugno 2022 ore 13:19
Se ti sforzi ci arrivi anche tu. |
| inviato il 26 Giugno 2022 ore 13:21
Ecco, questa tua è un provocazione in piena regola. Dovresti vergognarti.
La realtà temo che sia che argomenti fondati sui fatti tu non ne abbia nemmeno uno.
Ma se li trovi puoi sempre provare a spiegare quanto chiesto due post sopra. |
user198779 | inviato il 26 Giugno 2022 ore 13:34
Quali fatti ?
Due diagrammi scaricati dalla rete che non si sa nemmeno cosa vogliono dire.
È comune nei forum in rete sbandierare ricerche fatte su Wikipedia senza saperne il significato.
Sarebbero questi i fatti .
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| inviato il 26 Giugno 2022 ore 13:48
Il diagramma che ho linkato è referenziato, basta controllare. Ma come quello ce ne sono molti altri sul legame tra disponibilità di capitale e produttività.
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| inviato il 26 Giugno 2022 ore 14:35
Ho lavorato anni nella logistica dei trasporti a collettame... È un bagno di sangue... I commerciali si fan guerra a chi strappa sottocosto il cliente al rivale.
Gli spedizionieri stanno in piedi strozzando il più possibile i vettori che gli forniscono i mezzi.
E i vettori non riescono ad avere potere contrattuale perché sono perlopiù o piccoli aziende/cooperative o padroncini liberi professionisti che pur di viaggiare spesso accettano di lavorare a prezzo di costo (o in leggero sottocosto) senza guadagnare nulla per pagare almeno le rate del mese.
Se i vettori si organizzassero meglio insieme, non sarebbero così sfruttati. Per certi tipi di servizio, molto di nicchia, ci sta benissimo il libero professionista con il proprio furgone, ma per i servizi "standard" creano solo le condizioni per non farsi pagare il giusto...
In gran parte d'Europa i padroncini sono cosa rara, qui ne abbiamo una marea. Molte ditte di trasporto, con i nuovi software in ufficio possono gestire il triplo dei mezzi, ma invece di unirsi in consorzio per ridurre e ottimizzare il personale, gettano miliardi in risorse sotto utilizzate. |
| inviato il 26 Giugno 2022 ore 14:51
Nel frattempo ho dovuto fare la sostituzione della pompa DAB perché il corriere gli ha rotto un piedino di appoggio. |
| inviato il 26 Giugno 2022 ore 16:21
Adesso lavoro in una piccola azienda, altro settore, 12 dipendenti, qui le multinazionali ci sono, tra le tante belle cose che fanno si sono messe a rosicchiare anche i settori che prima snobbavano, la loro strategia, vendono al cliente un prodotto concorrente al nostro, il prezzo iniziale di installazione é migliore tutto chiavi in mano.... manutenzione compresa, tutto bene il cliente a volte viene da noi e ti dice" ho visto in rete l'altro prodotto" costa meno del vostro, a sto punto gli si spiegano i punti critici e dove stanno le differenze, una delle tante alla scadenza dei 2 anni di garanzia al rinnovo del contratto ti danno la mazzata in termini di rinnovo perché é un prodotto che ha bisogno di un azienda che gli faccia manutenzione per legge, in quel momento tu bello baldanzoso gli dici" benissimo vi saluto e vado da un altro" il problema é che i loro sono sistemi chiusi con la loro componentistica e quindi anche l'altro é costretto a rivolgersi sempre da loro per acquistare i ricambi quindi alla fine al cliente costa di più, altro esempio nella loro componentistica ci sono parti non modulari e scomponibili quindi quando ti cambiano il pezzo appresso c'è un mare di roba che poteva stare lì, il nostro sistema costa inizialmente di più ma a parte che é di produzione in gran parte nazionale i pezzi sono modulabili e si sostituisce solo il necessario, morale quello che ti hanno apparentemente regalato all'inizio se lo riprendono dopo e ti hanno fidelizzato come cliente a tua insaputa però, perché scappare diventa impossibile per il mio modo di ragionare lo trovo un comportamento diciamo non corretto, ma so di essere una mosca bianca il mondo va da un altra parte, pazienza per il momento c'è spazio ancora per tutti non so se durerà, vedremo.
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user198779 | inviato il 26 Giugno 2022 ore 16:40
Ls 83 quoto in toto sono nel settore da tre generazioni anche se io ho fatto altro nella vita e sono in pensione sono ancora socio con mio fratello che gestisce da oramai 40 anni una ditta di autotrasporti e si campa ancora decentemente perché siamo in un settore di nicchia trasporto spettacoli teatrali e concerti.
Tutto il resto è un macello da mestiere ambito e ben remunerato si è arrivati al punto che mancano 50.000 autisti in Europa 10.000 solo in Italia.
Questo è il punto della vita reale. |
user198779 | inviato il 26 Giugno 2022 ore 16:43
Goldrake
Non so in che settore sei ma a me è capitato nel settore idraulica , per fortuna mi hanno spiegato in tempo il tranello di cui parli . |
| inviato il 26 Giugno 2022 ore 16:53
“ Veramente nelle multinazionali ho visto spaccarsi di meno la schiena, ergonomia ai massimi livelli, mense aziendali praticamente gratis, assistenza odontoiatrica, diritti rispettati, ore di lavoro marcate.... „
il motivo e semplice, pagano poco, anzi pochissimo di tasse, vedi Amazon, quindi oltre ai benefit dei dirigenti, qualcosa arriva anche ai dipendenti
se Amazon pagasse quello che paga una piccola media impresa, circa il 60%, altro che benessere del dipendente, massima attenzione alla sicurezza, e mobilita sostenibile a gratis
questo fa capire anche che il benessere mediocre sul lavoro nelle piccole e medie imprese in Italia, e soppravvivenza dalle troppe tasse |
user14408 | inviato il 26 Giugno 2022 ore 17:02
“ I dati (da numerosissime fonti) indicano che aziende con maggiore disponibilità di capitale possono investire di più in formazione del personale, innovazione, attrezzature, welfare, ecc... e tutti questi fattori concorrono a definire la produttività „
"Possono" ...diciamo "potrebbero" perché in Italia uno dei problemi è proprio quello che ANCHE le grandi aziende per anni hanno investito poco e male in ricerca e sviluppo.pensate alla Fiat anni 90/2000. Finanza,finanza e poco sul core business e infatti i risultati... |
| inviato il 26 Giugno 2022 ore 17:37
Jp con commenti di questo tipo, io dico sempre che gli imprenditori che possono devono andarsene dall'italia, comunque seguendo il tuo ragionamento, meglio che tutte le aziende piccole e medie vadano in mano a multinazzionali che pagano il 5%, poi sono curioso di vedere come fate a tenere in piedi il baraccone
poi la frase di chiusura non s'é capita, investimenti sul capitale umano, c'é li metti tu i soldi o solo le chiacchiere, mi sembrano i soliti slogan vuoti di uno sinistra che non ha mai visto un'azienda |
| inviato il 26 Giugno 2022 ore 17:45
Il 60% di tasse su una piccola media impresa è buttato lì e da valutare.
Le imprese fungono da sostituto di imposta ma, l'iva è pagata a valle, tranne che l'impresa non venda in esenzione.
Le imposte sul lavoro sono comunque le stesse per tutti, può, essere un costo gestirle ma l'azienda paga le quote e imposte che dovrebbe versare il dipendente.
Tolto questo io non vedo un 60% di imposta sull'utile, finché questo è tenuto in azienda.
Se poi i soci si versano l'utile sul conto, quello diviene parte delle imposte alla persona fisica.
Ci sono nazioni molto più cattive dell'italia nel porre imposte alle imprese, ma molto più basse a livello di imposte alla persona.
Grosse imprese multinazionali, sono finanziariamente meno caricate di imposte perché hanno utile zero a causa di un indebitamento costruito è vero.
Che la pressione fiscale sia alta è vero, ma non è vero che Amazon paga zero tasse e la Aiuola Rasata srl paga il 60%. |
| inviato il 26 Giugno 2022 ore 18:07
E soprattutto, avendo lavorato in 2 multifunzionali con sede legale in Italia, sempre benefit e tutto ciò che ho detto c'è! |
| inviato il 26 Giugno 2022 ore 19:13
Mak io non ho detto che Amazon paga zero, però ho letto che paga circa il 5%, poi se è il 7 cambia poco, realtà il fatto che risparmia in tasse un botto di milioni, chiaro che poi può permettersi di fare la splendida con trattamento ottimo dei lavoratori, che poi tanto ottimo non è
risparmiano milioni, ma il dipendente ha 5 in minuti in 8 ore per i bisogni corporali |
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