| inviato il 20 Giugno 2022 ore 14:59
Visto che l'altro topic ha raggiunto il limite delle 15 pagine Astrofotografia (soggetti, attrezzatura, tecniche di ripresa ed elaborazione) - Parte 3 Volevo proseguire qui puntando su tecniche di ripresa e post-produzione alternative, che si discostano dalla ordinaria ripresa a colori in banda larga A sto giro includiamo pure generi che poco apprezzo come le startail e le doppie esposizioni per cielo e paesaggio... magari riesco a farmele piacere |
| inviato il 20 Giugno 2022 ore 15:41
Dal basso della mia esperienza ho notato che nelle riprese con normali macchine a colori con matrice di Bayer, il bilanciamento dei bianco risulta essere più difficoltoso a causa principalmente dell'inquinamento luminoso o dell'utilizzo di filtri, mentre con una camera mono (e relativi filtri LRGB) risulta invece molto più semplice L'inquinamento luminoso è ovviamente presente anche in questo caso, suddiviso nei vari colori primari, ma i canali risultano più puri e la post produzione molto più immediata Non ho dei grandi esempi da proporre, perché utilizzo la mono da poco tempo, ma ho ripreso la Cuore e l'Anima con le mie due macchine e credo che già qualcosa si noti Hanno lo stesso sensore (Sony ExMor IMX571) ma ovviamente la Mono non ha la matrice di Bayer ASI2600MC - Color
 ASI2600MM - Mono
 |
| inviato il 20 Giugno 2022 ore 18:24
Begli esempi Vale! Quella dell'edificio è molto particolare, lo startrail gli da' sicuramente una marcia in più! |
| inviato il 20 Giugno 2022 ore 18:28
Io di recente ho letto questo clarkvision.com/articles/dark-frame-subtraction-vs-no-darks/ Immagino controverso come argomento ma molto interessante, in soldoni dice che se la camera utilizzata ha poco pattern è meglio non fare i dark perché il rumore finale aumenta e basta. Altra situazione pericolosa sono i dark fatti a temperature non uguali a quelle dei light, dove la sovra o sotto correzione può portare alla comparsa di pattern, ottenendo proprio l'opposto di quello che si cercava di evitare! @zeppo la prima è fatta con qualche filtro? C'è veramente tanta differenza di colore. |
| inviato il 20 Giugno 2022 ore 18:34
Avevo letto anch'io qualcosa riguardi i dark inutili o addirittura controproducenti per le mie ASI… devo fare qualche prova! La prima immagine l'avevo ripresa con l'L-Pro |
| inviato il 20 Giugno 2022 ore 19:02
Interessante questo stratagemma… |
| inviato il 20 Giugno 2022 ore 20:23
Questo me lo segno assolutamente. Aggiungo inoltre un trucchetto che sto utilizzando da qualche mese. In passato è sempre capitato che dopo la post produzione dovevo far passare qualche ora per far riabituare gli occhi all'ambiente e non allo schermo perché capitava che sbagliavo la temperatura colore senza accorgermene e risultavano diverse da come le avrei volute. Ora per avere un arma in più butto la vividezza e saturazione a 100 per capire quali sono le dominanti in gioco, dopo un po' di pratica è facile capire cosa regolare in base ai colori sparati che escono fuori. @zeppo grazie, mi fa piacere. Quello in particolare è il palazzo Carignano, in centro Torino. Fa parte di una serie di startrail urbani che ho fatto quest'inverno, non pubblico qui su juza, ma se mi cerchi su insta li trovi tutti |
user236140 | inviato il 20 Giugno 2022 ore 22:54
“ Quello in particolare è il palazzo Carignano, in centro Torino „ ne avevo il sospetto, essendo nato a Torino, ma non l'avevo mai guardato da quel punto di vista scusate l'intrusione: mi piace l'astrofotografia, ma fotografo al massimo la Luna con Olympus Live composite e null'altro ho avuto un Celestron Ultima 90 ma era un telescopio terrestre e lo usavo solo per osservare animali m'era venuta una mezza idea di farci altro, ma trovo il vostro genere troppo complesso |
| inviato il 21 Giugno 2022 ore 6:03
Il genere è effettivamente complesso, ma con un po' di impegno (e un minimo di attrezzatura) si fa tutto... |
| inviato il 21 Giugno 2022 ore 21:01
A proposito di attrezzatura, ultimamente sto maturando la convinzione che la montatura equatoriale sia destinata a morire (e in tempi relativamente brevi aggiungerei!). Vedo quello che la gente tira fuori in astrofotografia con i Dobson motorizzati alt-az e resto sbalordito da quello che si ottiene con uno "specchio grande ed ignoranza" La cosa più allettante è il costo, che per la maggior parte dei modelli sembra scalare in maniera lineare con l'area di cattura, e non in modo esponenziale come con le equatoriali. Un 16" GoTo ad esempio lo vende Skywatcher a meno di 4500€, per un equivalente con equatoriale siamo a minimo 4000€ di SOLA MONTATURA (e come esempio ho preso una EQ8 che penso sia il minimo sindacale per quei pesi mentre telescopi newtoniani di quelle dimensioni sono praticamente introvabili (io ho visto solo un Orion a più di 6000€, ma se lo facesse SW ne costerebbe comunque almeno 2500 mi sa). Ah, buona fortuna a portarlo in giro un setup simile equatoriale! Un 20" goto dobson si porta via con meno di 8000€, un equatoriale che supporti quel diametro sono minimo 20.000€ più altrettanti per il telescopio dato che di quelle dimensioni non ne esistono con schemi ottici economici. Ripeto, sono convinto che nei prossimi anni ci sarà un piccolo terremoto nell'ambiente (e anzi, direi che è già cominciato), e che non tarderanno ad arrivare schemi ottici veloci ma più compatti nati con il preciso scopo di fare astrofotografia alt-az. |
| inviato il 21 Giugno 2022 ore 21:11
Bubu per come la vedo a livello fotografico, il rifrattore apo a campo spianato o un RC per chi vuole le focali lunghe sono otticamente più performanti... In visuale invece il dobson è il top... ho visto degli oggetti nello specchio da 67 cm di un amico di Milano ..veramente imbattibile |
| inviato il 21 Giugno 2022 ore 21:19
Scusate l'ignoranza ma dal punto di vista fotografico cosa e quanto cambia avere un rifrattore o un dobson davanti al sensore? |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |