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Il mio ricordo Velvia era verdi strepitosi, rossi sparati improbabili e ultrasaturi. Latitudine di posa risicatissima. Non mi ricordo un'acutanza e risoluzione superiore, a memoria... ma son passati molti anni..
Sarò strano ma come già detto in precedenza tornasse KM sicuramente riprenderei a fare DIA più spesso,la Velvia mi riporta troppo ai colori spesso sparati del digitale;probabilmente io sono una capra e non capisco molto,oppure un nostalgico incallito,ma tant'è si sopravvive
Scusami Bomba, non è per polemica, ma se uno non vuole colori sparati nel digitale basta tenersi bassi con i cursori di tonalità/ saturazione. Mentre con Velvia se non piace te la devi tenere cosi come è , col digitale puoi fare quello che desideri Perché essere contro il digitale? Puoi trattare un file come ti pare, questo è il buono basta volerlo e lo puoi fare facilmente. E preciso che a me piace la Velvia
Molto oltre 20 anni fa, qui a Milano non se ne trovavano più già negli anni 90, altro che 2009, e se ce n'era qualche rullo a prezzi stratosferici e mesi per lo sviluppo.
“ Molto oltre 20 anni fa, qui a Milano non se ne trovavano più già negli anni 90 „
non ricordo esattamente...
andando in archivio trovo un po' di rulli impiegati ancora fino al 1996 (nei primi anni '90 la usai molto)
Poi cominciai a fare più immagini d'azione e passai a velvia (quando andavo in montagna), ed alla più economica EPR se volevo riprendere immagini sportive.
siamo giusti... già guardando le scansioni si distingue la KM (in tutte le versioni) dalla Velvia e dalla EPR. Come allora: vince a mani basse il KM sebbene la Velvia producesse comunque belle immagini. In fondo arriva la EPR (Ektachrome prof -100-) ma non penso fosse colpa della pellicola, bensì del processo di sviluppo del lab. di allora e della tenuta nel tempo dell'emulsione, perché ho altre EPR ancora eccellenti 30-40 anni dopo.
Si conferma quello che è già noto: a distanza di molti decenni l'emulsione del KM ha una tenuta di colori perfetta.
“ La Velvia, ottima pellicola che usai da prima che uscisse ufficialmente (perchè ne fu antesignana una molto simile Fujichrome 50 S per alcuni mesi e che si trovava solo in alcuni negozi di Milano... „
La provai... giusto per curiosità, un solo rullino di prova confrontandolo alla EPR 64. Giornata pessima, nubi basse, piovoso in montagna. Tutto sommato, condizioni perfette per mettere a dura prova una pellicola (comunque: furono tutte immagini da scartare). Non mi piacque: contrasti forti ed una gamma tonale meno bilanciata rispetto alla EPR.
Bisogna anche dire che in quel momento Fuji non era nessuno rispetto a Kodak. Il sorpasso fu lento ma costante.
Beh Giorgio se la Velvia l'hai esposta sulla falsariga dell'Ektachrome 64, e questo è assai probabile, è normale che la Velvia non solo non ti abbia impressione ma, anzi, abbia provocato in te un moto di repulsione netta.
Come ho ripetuto più volte le Kodachrome NON erano positivi da proiezione ma da Editoria, e l'Ektachrome 64, seppure meno esasperata delle Kodachrome, seguiva quella impostazione di base.
Ciò significa che anche l'Ektachrome 64 andava sottoesposta, chiaramente non come le Kodachrome ma bisognava pur sempre esporla in maniera quantomeno AVARA.
Sottoesporre la Velvia significa ucciderla... sic et simpliciter.
A proposito: le Kodachrome hanno una durata nel tempo unica... a patto però di NON proiettarle. Se le proietti spesso, come nel mio caso, i colori, semplicemente, si dissolvono...
user236107
inviato il 27 Luglio 2022 ore 20:51
Kodachrome si ama a prescindere! Si deve amare ed Essa ha il diritto di essere amata; solo chi non la conosce non la ama...solo chi non l'ha mai utilizzata non la ama...solo chi non è stato in grado di impressionarla a dovere non la ama.
Io l'ho amata moltissimo e continuo a farlo! Io ho effettuato parecchie proiezioni e le mie K. sono ancora integre e con colori squillanti...mai avuto problemi! Dobbiamo inoltre considerare che, nonostante K. non avesse goduto di grande tecnologia, Essa - oggi - è ancora in grado di rivaleggiare con Velvia. E non è stata Velvia a determinarne la morte, ma bensì quella magistrale e banale invenzione di Steven Sasson che è il digitale: Il digitale ha distrutto quasi tutta la fotografia argentica. Perciò Kodachrome merita rispetto; rispetto, sia per la meravigliosa storia che è riuscita a scrivere, e sia per la superba qualità espressa.
user236107
inviato il 27 Luglio 2022 ore 20:56
PaoloMcmlx
“ Se le proietti spesso, come nel mio caso, i colori, semplicemente, si dissolvono... „
Beh, avendole impressionate con le eos... ti resta una DIA col buco...
user236107
inviato il 27 Luglio 2022 ore 21:20
Kodachrome PKM/25ISO del 1985 - Nikon
Quando i ghiacciai erano ancora vivi...poi è giunto il digitale.
user236107
inviato il 27 Luglio 2022 ore 21:39
Paolo; sono certo che tu non hai mai ammirato Velvia impressionata con Leica; io le proiezioni eos me le sono viste e mi sono terribilmente annoiato...roba scadente; tu certamente le tue eos te le guardi spesso per andare alla svelta tra le braccia di Morfeo...
user236107
inviato il 27 Luglio 2022 ore 21:45
Caro Claudio; Filippo Crea? Il creativo creatore di pseudo talenti decisamente lenti? Il suo pensiero fotografico è sempre stato agli antipodi; comunque lo leggevo divertito e ancor più divertito "ammiravo" le "magnificenze" degli pseudo talenti lenti. Per me, "Compito a casa" era un classico scacciapensieri...e ridevo...ridevo...ridevo.
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