| inviato il 16 Giugno 2022 ore 12:15
rieccoci |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 12:29
@Catand “ potrebbe essere Lr NON Classic, „ (ad implementare una classificazione automatica). Difficile da prevedere. Da un lato è naturale che le aziende preferiscano "legare" il cliente con servizi remoti, anche per questioni prestazionali e di sfruttamento di reti neurali centralizzate. Dall'altro, i client diventano sempre più potenti ed a costi minori. Con i network sempre più carichi e i consumi dei centri servizi per il cloud che non sono ben visti, non è facile dire dove sarà l'equilibrio. Forse la sopravvivenza di LR Classic è dovuta al suo "buon rapporto" con Photoshop che è difficile immaginarsi in versione web. Quindi, certe funzioni di classificazione e magari culling (selezione delle foto migliori tra simili), potrebbero essere ancora in locale. Sarebbe troppo impegnativo spostarle in cloud per l'alto uso dei network: spostare migliaia di foto su cloud per poi sceglierne o classificarne una piccola parte, non mi sembra così conveniente. |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 14:02
seguo |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 15:41
Ma voi che avete il polso della situazione oggi in un confronto con Capture One ed altri programmi di sviluppo e catalogazione quali sono i punti di forza e debolezza dei diversi programmi? |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 16:49
“ quali sono i punti di forza e debolezza dei diversi programmi? „ Io posso parlare solo di ciò che conosco non superficialmente. Cioè C1 e il motore Adobe (LR e ACR). Ho l'impressione che nel tempo la distanza si sia ridotta parecchio almeno sul piano della operatività, ergonomia, funzioni. Prima di queste nuove maschere, sulle correzioni locali Adobe era molto indietro. Ora ha recuperato il gap, anche se non si capisce perché con le maschere non si possano utilizzare tutti o quasi gli strumenti. Cosa che accade con C1. Sulle funzioni "core" e cioè ad esempio demosaicizzazione, sharpening, denoise, la mia impressione è che C1 sia ancora un po' avanti. Ma non saprei dire quanto contino le mie esigenze personali. Su queste cose che poi sono il vero "cuore della questione" i sw nominati mi sembrano decisamente avanti rispetto agli altri che ho provato (Luminar, DxO). Sulle funzioni DAM ormai mi sono abituato con Lightroom e non cambierei per nessun motivo. Ma anche qui forse è personale. Ho anche scelto un plugin che mi fa automaticamente l'assegnazione di tag. Anche se la cosa veramente importante nella strutturazione delle parole chiave è l'organizzazione gerarchica. Molto ben implementata in LR. |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 16:59
Interessante questa sera cosa dei tag automatici, gentilmente che plugin é? Grazie |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 18:54
Concordo con Ale Z, ma con alcune considerazioni. “ quali sono i punti di forza e debolezza dei diversi programmi? „ Quando si sceglie uno strumento, bisogna guardare quali aree funzionali supporta e l'ecosistema in cui è inserito. LR è un DAM + Sviluppo RAW. Non è un editor. Non modifica nulla. Mostra solo come esce una immagine prima di "stamparla digitalmente", intendendo l'esportazione digitale in un formato per l'editing o per la pubblicazione (JPG, Tiff, ecc), diverso dal raw. E' nato da un prodotticidio. La vittima è Rawshooter, il primo strumento decente per sviluppare i raw, con funzioni DAM (siamo intorno al 2005). Adobe ha visto subito il potenziale e, avendo LR ancora in embrione, ha comprato il codice di Rawshoter, l'ha tolto dal mercato, gli ha preso il motore di gestione raw e da quel momento è nato il primo vero LR. Per evitare di perdere gli acquirenti di Rawshooter, ha regalato ad ognuno una licenza di LR. Io l'ho avuta così, senza dare un euro ad Adobe. L'editor con cui va in coppia è Photoshop. Quello sì che manipola i bit! Per paragonare LR a qualcosa, bisogna trovare un altro DAM+Raw Developer. Affinity è uno strumento di sviluppo Raw + bit editor. DAM, zero. C1 è nato per eccellere come Raw Developer. Vista la competizione con LR,lo hanno dotato di funzionalità DAM, ma un conto è averle "by design" e altro aggiungerle (infatti Affinity è ancora lì che aspetta il suo DAM). C1 si complementa con Photoshop quando c'è bisogno di fare bit editing. Luminar NEO ha qualche timida funzione di DAM, si candida come RAW Developer, ma soprattutto editor AI based. Va a pestare un po' piedi anche a Photoshop (come Affinity). C'è poi da considerare l'ecosistema applicativo, ossia che percorso fanno le foto editate. L'ecosistema più ampio è quello Adobe (app mobili, web app, cloud, integrazione gli altri prodotti Adobe). Se uno fa solo foto, se le guarda o le stampa, potrebbe non essere interessato all'ecosistema. Un altro tema è la personalizzabilità e non mi riferisco alla sola interfaccia, ma ad esempio alla possibilità di sviluppare macro, script o plugin. In conclusione, fare una comparazione è difficile perché sono prodotti con blocchi funzionali diversi, non sempre sovrapponibili. Ognuno ci vede i pro e i contro a seconda di quale parte del processo considera più critica e della compentenza che ha maturato sullo strumento che usa. Più si conosce uno strumento, meno gli altri sembrano adeguati. Per i miei interessi, più che la metadatazione automatica, mi interesserebbe il "culling" automatico (es.: filterpixel). Le fotocamere moderne fanno raffiche molto facilmente. La quantità di scatti è altissima. Uno strumento che scelga da una raffica "con intelligenza" la o le foto migliori, farebbe risparmiare tanto tempo. Però dovrebbe scegliere con la MIA intelligenza...e non è facile |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 19:19
LR mi è indispensabile per le infinite capacità di catalogazione e ricerca ma non lo apprezzo al punto da usarlo per sviluppare i raw (anche le versioni recenti) tuttalpiù per affinare, fare gli ultimi ritocchi dopo averli gia sviluppati in tif 16bt con altri sw (dxo, c1 e canon dpp) e PS è indispensabile per i ritocchi complessi ma gli utensili necessari sono già presenti nelle vecchie versioni e dunque nell'insieme le novità di LR e PS non m'interessano affatto, mi bastano ampiamente le ultime versioni senza abbonamento (LR6 e PS cs6) che sono piu che sufficenti, se un giorno Adobe ritorna al sistema di licenze piuttosto che all'abbonamento forse potrei riconsiderare le cose e fare degli aggiornamenti "saltando" 1 o 2 versioni e comprando solo le versioni che ne valgono veramente la pena come facevo prima, ma non mi faccio illusioni ormai che hanno trovato il sistema di rendita perpetua per abbonamento non lo mollano più e a me consumare in permanenza non mi interessa |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 19:21
Concordo con te, Motofoto. Mi pareva di aver letto su Dpreview di un sw (temo online) che si "addestrava" alle tue scelte e poi faceva quel lavoro di scelta che ti citi. Però non saprei cone ritrovare la notizia... |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 19:26
@Ale Z Forse era proprio Filterpixel ( filterpixel.com/ ) In effetti, addestrando una rete personalmente si potrebbe trasferire la propria intelligenza, ma non so quanto sia facile sviluppare un sistema efficace di questo tipo. L'addestramento delle rete, specie quelle in deep learning, non è banale (non è "vieni qui che ti spiego"). @Leo45. Concordo. E' probabile che si usino sempre più strumenti misti. Già ora, nel mio workflow, "intorno" a LR+PS orbitano anche strumenti DXO, Topaz, e di altre aziende specializzate (color correction, color grading, ritocco mirato con AI). In questo senso intendevo che conta anche l'ecosistema, non necessariamente quello fornito da un solo produttore. |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 20:18
Ho sentito un'azzeccata definizione da un tecnico Adobe riguardo le differenze tra i due Lr desktop (il classic e quello Cloud), che potrebbe essere estesa anche ad altri software di sviluppo e post produzione: Lrc cerca di forniti il maggior numero di strumenti perché tu possa fare al meglio ed in maniera più semplice il tuo lavoro, mentre la versione clouds cerca di forniti soluzioni perché tu NON debba fare quel lavoro. Questa differente filosofia mi pare si possa appunto estendere ad altri software presenti ora sul mercato: - C1, On1 PhotoRaw, Darktable, Rawtherapee ecc... cercano di fornirti il maggior numero di strumenti possibili perché si possa sviluppare al meglio un file RAW; - Luminar e Lr ti offrono soluzioni perché tu debba usare il meno possibile questi strumenti, per ovviamente giungere allo stesso risultato, ossia lo sviluppo di un RAW. E i software che appartengono alla seconda categoria fanno un uso massiccio dell'IA. Mi pare, tuttavia che LrC - che fa sicuramente parte della prima categoria - sia però in una fase di transizione verso la seconda, come ovviamente anche gli altri software, soprattutto quelli commerciali, che già adesso forniscono strumenti "powered by AI". |
| inviato il 16 Giugno 2022 ore 21:57
Questa novità contenuta nell'ultimo aggiornamento mi è poco chiara e mi spaventa un po': “ Migliore gestione delle anteprime: Lightroom Classic cancella automaticamente le anteprime inattive e obsolete per evitare l'occupazione non necessaria di spazio su disco. „ Se ho un catalogo con molte foto ed alcune non le ho mai aperte e lavorate oppure le ho aperte e lavorate anni fa mi devo aspettare che spariscano improvvisamente venendo le rispettive anteprime cancellate senza preavviso? Non riesco a trovare nelle preferenze nessun aggancio a questa nuova funzione! |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |