| inviato il 04 Luglio 2022 ore 16:10
Ma su minibus e quadricicli leggeri da città ci può anche stare, su tutto il resto... No 
I motivi sono tantissimi |
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 16:15
Ma certo, mica tutte le tecnologie sono buone per tutto. Altrimenti avremmo tutti la stessa automobile con lo stesso propulsore.
E se questa tecnologia è ottima per la città, dove circolano la maggioranza dei veicoli e dove i "danni" dell'endotermico si moltiplicano x100, benvengano!
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| inviato il 04 Luglio 2022 ore 17:06
questa tecnologia è molto interessante, ma a patto appunto di usarla/imporla solo per un uso a bassa velocità.
la presenza di quelle masse non sospese scombussola le reazioni del sistema mollla/ammortizzatore e potrebbe essere anche catastrofica ad alte velocità.
senza contare che, in itaglia, non possiamo manco cambiare le gomme senza passare per timbri e "omologazioni"...mi immagino per montare dei motori sulle ruote che alterano praticamente tutto di quello che è scritto su quella sorta di testo sacro/vangelo che è il libretto.
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| inviato il 04 Luglio 2022 ore 17:17
Per non parlare dell'energia necessaria a fermare una tale massa rotante ad alta velocità, sarebbe come fermare un camion |
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 17:25
Come avevo scritto in un'altra discussione, l'età media del parco circolante in Italia è di quasi 12 anni, e arriva a 14 anni per le auto a benzina. Questi sono i rilevamenti effettuati dall'aci nel 2020.
Nel corso degli anni l'età del parco circolante è andata aumentando, segno che sempre meno persone acquistano auto nuove. La cosa non è poi sorprendente, visto che tra pandemia e problemi vari il livello di povertà è mediamente aumentato, così come la disoccupazione, e molti non si possono permettere certe spese.
Pertanto, a prescindere da tutte le problematiche dei veicoli elettrici a livello di autonomia, tempi di ricarica, rete di distribuzione dell'energia elettrica e quant'altro, il punto chiave è che se la maggior parte delle persone continuerà a utilizzare veicoli vecchi cambierà ben poco. Anche gli incentivi servono fino a un certo punto, visto che uno sconto di qualche migliaio di euro su un veicolo da 30-40000 euro non cambia di certo l'ago della bilancia, per chi circola con un'auto di 15-20 anni fa e non può nemmeno permettersi di spendere la metà (se non un terzo) di tali cifre, per cambiarla.
Poi, al contempo diverse regioni e città si stanno adoperando per mettere in essere delle restrizioni sempre più severe sulla circolazione dei veicoli, in base al livello di emissioni inquinanti allo scarico. Un esempio è Milano, che con l'area c e l'area b sta introducendo limitazioni di ogni tipo, ma che non risolvono in alcun modo il problema della mobilità urbana, in quanto:
1) a prescindere dal livello di emissioni allo scarico del veicolo, vi sono troppe auto in circolazione, creando enormi problemi di viabilità, anche ai servizi di trasporto pubblico, nonché di parcheggio.
2) i servizi di trasporto pubblico sono pesantemente sottodimensionati: scarse frequenze di passaggio, mezzi affollati come carri bestiame e corse sistematicamente saltate sono la norma. Potenziare i trasporti pubblici non è cosa banale, sia per i costi che per le infrastrutture e i tempi. Inoltre, si torna al problema del punto 1) sulla viabilità
3) se ci si deve spostare in un altro comune, anche a soli 20-30km di distanza, spesso manca la copertura dei trasporti pubblici, in quanto per certe tratte non vi è sufficiente richiesta per giustificare il costo del servizio.
Insomma, di fatto l'auto privata sta diventando sempre più un bene di lusso, con l'aggravante del fatto che le stesse città che fanno di tutto per osteggiarne l'utilizzo, poi non forniscono delle valide alternative per gli spostamenti. |
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 18:13
il problema delle case costruttrici è che non si cambia spesso l'auto, chi le cambiava spesso era perchè poteva detrarle dalle tasse, ora che hanno ridotto le detrazioni c'è stato un'altro rallentamento alle vendite.
Infatti le case costruttrici si stanno buttando sul noleggio a lungo termine che permette un ricambio più veloce |
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 18:16
oggi se dovessi comprare un'auto a 50000 € ne prenderei una d'epoca: se la rivendo tra 4/5 ci rifaccio gli stessi soldi se non di più |
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 19:35
“ Infatti le case costruttrici si stanno buttando sul noleggio a lungo termine che permette un ricambio più veloce „ Ma mica le regalano ! Se prendi una golf del valore di 30.000 euro dopo 3 anni vale 15.00 euro, ma anche col noleggio gli dai sempre 5000 euro l'anno, e se ci fai solo 3000 km/anno, non è che al terzo anno hai pagatodi leasing invece di 15.000 euro solo 3000. Col cavolo |
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 19:37
Comunque non disperate che se entro il 2035 avranno trovato come ridurre il peso delle batterie da 400kg a sole 50 e la loro ricarica in soli 2 minuti a prezzi bassi, allora forse l'auto elettrica attecchirà, altrimenti l'auto elettrica sarà stato solo un colossale bluff. |
| inviato il 04 Luglio 2022 ore 23:52
Un bluff sicuramente ma anche un ottimo business per qualcuno! ;) |
| inviato il 05 Luglio 2022 ore 0:26
“ Ma mica le regalano ! Se prendi una golf del valore di 30.000 euro dopo 3 anni vale 15.00 euro, ma anche col noleggio gli dai sempre 5000 euro l'anno, e se ci fai solo 3000 km/anno, non è che al terzo anno hai pagatodi leasing invece di 15.000 euro solo 3000. Col cavolo „
Una Audi A3 paghi 400€ al mese per tre anni, niente bollo, assicurazione e tagliandi, in caso di rottura auto sostitutiva….
Molti preferiscono, poi se voglio continuare prendono un modello nuovo |
| inviato il 05 Luglio 2022 ore 9:13
“ Comunque non disperate che se entro il 2035 avranno trovato come ridurre il peso delle batterie da 400kg a sole 50 e la loro ricarica in soli 2 minuti a prezzi bassi „
infatti!!! ma forse anche prima del 2035.
su youtube c'è pieno anche di geniali inventori incompresi che estraggono energia elettrica gratuita da pentoloni e secchielli che ruotano su cuscinetti malmessi.
Immagina cosa potrebbero fare le case costruttrici se ci si mettessero davvero.
E' inutile disperarsi ora, tra 5 anni, massimo 7 per come corre l'evoluzione tecnologica oggi, ci saranno batterie in grado persino di autoricaricarsi stando all'aria....non serviranno nemmeno le colonnine, fanno bene gli stati a non iniziare nemmeno a creare questa rete di distribuzione, tanto appunto sarà inutile.
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| inviato il 05 Luglio 2022 ore 9:47
Credo che con i salari che girano le macchine sono diventate un bene di lusso, hanno impoverito la gente con salari da fame e adesso piangono, arrangiatevi, io la mia golf la tengo fino che ha le orecchie la tratto benissimo tagliandi additivi di tutto e di più ma cambiarla nada...costano troppo, con buona pace di chi dice che adesso guadagno più che 20 anni fa, fino al 2005 riuscivo a sostituire la macchina ogni 4/5 anni adesso no. |
| inviato il 05 Luglio 2022 ore 9:49
Due numeri tanto per chiaccherare.
Finora si sono fatti esempi con macchinoni tipo tesla o jonic ecc.
Pigliamo una citycar che poi non è proprio una cyticar e che è attualmente al top delle vendite di auto elettriche:
La twingo.
Considerando una media annua di 12.000 km (da statistiche istat è all'incirca la percorrenza media Italiana) ed un consumo medio di 115wh al km, sono circa 1.400 kwh all'anno.
Una lavatrice moderna consuma mediamente 250kwh all'anno.
Un frigorifero 400kwh
Un televisore 50kwh
Un condizionatore 600kwh
Difficilmente una famiglia di 3 persone consuma meno di 3000kwh all'anno.
Cioè, un condizionatore consuma poco meno della metà di un utilitaria elettrica!
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| inviato il 05 Luglio 2022 ore 10:02
Si ma intanto la media reale di consumo è doppia (ho cercato le prove) e poi è un'auto che costa oltre 20 mila euro e fa 150 km scarsi di autonomia.
Con quello che costa compro una panda 1.0 km 0, spendo poco di più di consumi, ben ripagati dal 100% e oltre di delta prezzo. Per non parlare che se hai finito la carica (e si finisce presto) devi fermarti.
Finché faranno fregnacce del genere non avrà alcun senso comprare elettrico. |
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