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Percezione Distorta Della Realtà pddr


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avatarjunior
inviato il 04 Giugno 2022 ore 23:00

Sì assolutamente, infatti ora non ricordo bene ma mi sembra che lo citi nel libro.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2022 ore 13:44

Antropocentrismo.
L'albero che cade fa comunque un rumore, cioè spostamento d'aria che è percepito da molteplici forme di vita. Incluso l'albero stesso.
La percezione della realtà non è un esclusiva dell'uomo, ne dei suoi strumenti (sensi) di percezione.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2022 ore 14:27

addirittura arriva ad affermare che l'universo abbia iniziato ad esistere, come lo percepiamo noi, 'retroattivamente' dal momento della comparsa della vita in esso

Sarebbe interessante chiedergli come, secondo lui, sarebbe nata la vita nell'Universo in assenza dell'Universo stesso

user126294
avatar
inviato il 05 Giugno 2022 ore 15:18

Dalla UFA Daniele Ferrari Cool

user198779
avatar
inviato il 05 Giugno 2022 ore 15:52

L'universo sa cavarsela benissimo da solo anche senza di noi.MrGreen

avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2022 ore 16:02

quella dell'albero risale al 700' (George Berkeley), oggi la usano ancora i goliardi per tormentare le matricole di filosofia. Di solito usano la versione Simson (i cartoni con la faccia gialla). Per quelli iscritti a fisica invece si chiede non solo del rumore ma anche di che colore è l'albero. Per le matricole più sfigate c'è una infinita serie di variazioni sul gatto di Schrodiger.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2022 ore 18:11

Egli si pone una domanda interessante: un albero che cade in mezzo ad una foresta farebbe cmq rumore in assenza di qualche forma di vita che lo percepisca ?


La domanda non è affatto interessante, semplicemente non sta in piedi. Nasce dal fare confusione tra due significati della parola "realtà". Il primo appartiente alla psicologia, e possiamo parlare di "realtà" come di una funzione della psiche, perché ovviamente noi non possiamo neppure immaginare cosa possa essere la realtà senza un io senziente. Ma stiamo parlando di quella specie di calco del reale che è la rappresentazione che ne facciamo. Quando diciamo: "E' vero, è reale, l'ho visto coi miei occhi" stiamo dicendo che abbiamo partecipato a un'esperienza sensoriale certa, memorizzata senza ambiguità. Si tratta della nostra "realtà interna", l'organizzazione che facciamo delle nostre percezioni e che custodiamo nella memoria. Ma come poi questo corrisponda a una "realtà esterna" è una faccenda complessa.
In un altro significato "realtà" è l'oggetto delle scienze fisiche e naturali. Cioè il modello di realtà che possiamo ipotizzare in base ad esperimenti condotti con metodo scientifico, e che fa riferimento a un oggetto che esiste indipendentemente da noi, visto che esisteva prima dell'uomo e presumibilmente continuerà ad esistere anche dopo che saremo spariti dal mondo.
Questo detto molto male, arrivo solo fin qua, scusate.
In ogni caso dire che la realtà delle cose, il mondo fisico, non esiste se qualcuno non la percepisce significa confondere
il primo concetto di realtà col secondo, che sono due cose che in comune hanno solo il nome. Come dire che quando cessano le nostre percezioni il mondo smette di esistere. Una bella botta di egocentrismo, non vi pare?
E' la vecchia storia del sensismo che si domanda come posso sapere se un albero esiste ancora quando non lo guardo. A domanda idio.ta risposta idio.ta: "Ma certo, quando non lo guardi tu lo starà guardando qualcun altro, e così continua ad esistere!" "E quando non lo guarda nessuno?" "Quando non lo guarda nessuno lo guarda comunque Dio, che vede tutto!" Divertente, vero? Chissà se quelli che lo dicevano ci credevano davvero, io qualche dubbio ce l'ho... il fatto è che all'epoca, se ti inventavi una teoria della conoscenza nella quale Dio non avesse posto rischiavi guai grossi, se ti andava bene ti mettevano all'indice, se ti andava male ti mettevano al rogo...

E in base a questo equivoco si possono costruire proposizioni che veicolano idee divertenti, buone per scriverci libri e farci film. Testi scientifici o filosofici direi proprio di no, l'ultimo che ci ha provato, in modo molto sofisticato, credo sia stato Hegel, ma poi si è capito che anche nelle sue idee c'era qualcosa che non funzionava.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2022 ore 20:43

..ehm, non credo di essere d'accordo.

Prendi un essere umano.
Tienilo chiuso e da solo per l'intera sua vita,
da quando nasce a quando muore,
dentro una casa.
Li dentro da solo per tutti i giorni della sua esistenza.

Lui avrà anche vissuto una sua realtà di cose
ma senza alcun dubbio
sarà stata una realtà effimera e senza significato.

A dare senso alla realtà è la condivisione.

avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2022 ore 21:19

Secondo lui l'universo prima della comparsa della vita cosciente si trovava in uno stato di probabilità quantistica, uno stato di indeterminatezza le cui funzioni d'onda collassano solamente quando una entità cosciente le osserva. Afferma questo sulla base di tutti gli esperimenti scientifici che sono stati fatti per osservare il comportamento dei quanti, poi non sono uno scienziato perciò non so entrare nel dettaglio.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2022 ore 21:33

uno stato di indeterminatezza le cui funzioni d'onda collassano solamente quando una entità cosciente le osserva
Ma è proprio questo che lo inchioda; come può venire al mondo un "osservatore" biologico se prima quelle funzioni d'onda non collassano permettendo la nascita della "materia" di cui l'osservatore è composto?

user198779
avatar
inviato il 05 Giugno 2022 ore 22:34

Nella meccanica quantistica la causa effetto non segue la logica del senso comune.

avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2022 ore 22:44

Noi siamo troppo abituati a ragionare secondo i canoni della fisica classica e questo ci frega Sorriso il mondo quantistico è un mistero, basta guardare il comportamento di due particelle entangled

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2022 ore 23:18

A dare senso alla realtà è la condivisione.


Sì, ma la reatà esterna, quella fuori di noi, se ne frega del senso che le diamo. Esiste e basta, con o senza il nostro permesso.

avatarjunior
inviato il 06 Giugno 2022 ore 0:10

Ma chi è che l'ha detto questo ? Come si fa ad esserne sicuri al 100% quando gli ultimi esperimenti con particelle subatomiche dimostrano il contrario ? È sbagliato dire che la realtà esiste e basta e se ne frega di noi, sbagliatissimo. Prova a cercare su internet 'esperimento di cancellazione quantistica a scelta ritardata'

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2022 ore 10:20

Possiamo almeno dire che la realtà se ne fotte dei nostri desideri? O dobbiamo per forza regredire al livello di un bambino di 5 anni?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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