| inviato il 11 Luglio 2022 ore 23:35
Tykos, hai ragione. Io ho n genere non amo i forti contrasti sul bn, ma stando e usando il filtro multigrade qualcosa non torna... I neri si sbiadiscono, i medi scompaiono e le luci vanno sul bianco sparato. Ho provato il filtro 2 e 4.
Ho usato quei filtri in passato ma ho un dubbio su quale lampada era montata |
| inviato il 12 Luglio 2022 ore 11:30
Vorrei rimettere quella a incandescenza per una prova ... Ma fa troppo caldo e sono sicuro che oltre a sudare io come una bestia schiatti la lampada. L'ultima volta l'ingranditore si era trasformato in una stufa × |
| inviato il 13 Luglio 2022 ore 13:30
oddio, ma l'ingranditore dovrebbe sì scaldare ma anche essere dotato di dissipatori o ventole per tenere tutto sotto controllo e si dovrebbe poter usare anche con temperature estive (che poi nessuno ne abbia voglia ok, ma non dovrebbe bruciarsi ecco).
Ogni carta ha curve caratteristiche di risposta delle varie emulsioni che la compongono, uno spettro non completo le utilizza in modo diverso.
Poi dipende anche dai filtri e dalla carta: si trovano dei vecchi ilford diversi dagli attuali, i foma sono diversi ancora, ecc. |
| inviato il 13 Luglio 2022 ore 13:39
Tykos, ho un meopta, dissipazione passiva. La camera che alloggia la lampada è nera opaca, e praticamente senza nessun tipo di ventilazione, ne forzata ne per convezione.
È comunque un ingranditore che consiglio vivamente. |
| inviato il 14 Luglio 2022 ore 19:47
Io tra i tre ingranditori che mi sono passati tra le mani, non ne ho mai visto uno con dissipazione ne attiva ne passiva.
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user226515 | inviato il 15 Luglio 2022 ore 21:11
La dissipazione passiva è quella che fa affidamento allo smaltimento del calore per convenzione o attraverso le "pareti" della camera d'alloggiamento lampada, la stragrande maggioranza degli ingranditori è così, poi ci sono quelli dotati di ventilazione forzata, alcuni ingranditori di grande formato oltre alla ventola hanno una specie di camino che facilita il raffreddamento.
Io ho 2 Meopta, un opemus 5 ed un opemus 6, ed un Durst 605, tutti a raffreddamento passivo. |
| inviato il 17 Luglio 2022 ore 9:49
Parlando di ingranditori "normali" a condensatore, non ho mai visto sistemi di raffreddamento meccanico della testa, che oltretutto potrebbero dare problemi di vibrazioni. In genere sono presenti delle fessure per far uscire l'aria calda e, visto che la lampada non è sempre accesa, come potrebbe accadere per un proiettore, dovrebbe essere più che sufficiente.
Il mio IFF Quodgon, che non uso da anni, funziona così, e non ho mai avuto alcun problema.
Ricordo di aver visto qualche ingranditore professionale di grandi dimensioni, dotato di una unità di raffreddamento esterna, collegata alla testa con un tubo flessibile, per evitare vibrazioni.
Se si usa per la stampa B&N la sostituzione con una lampada a led non dovrebbe dare problemi, diverso il discorso del colore, dove la semplice sostituzione della lampada con una identica, comporta il dover rifare le tarature. |
user226515 | inviato il 17 Luglio 2022 ore 12:15
IFF quodgon, è un peccato lasciarlo inoperoso, se non ne avessi già troppi, ti "costringerei" a vendermelo.  |
| inviato il 18 Luglio 2022 ore 12:38
quella roba lì sul fianco, per dire, non sono ardite decorazioni, supporti per pennarelli, apribottiglie, ma normalissimi dissipatori passivi. Certo che un durst m305 con la sua lampadina da 75w non avrà nulla di simile.
Le ventole ci sono eccome su quelli più grossi, per esempio su durst 1200.
“ Se si usa per la stampa B&N la sostituzione con una lampada a led non dovrebbe dare problemi, „
come dicevo, la filtratura del contrasto si basa su una certa lunghezza d'onda in ingresso. Se questa lunghezza cambia, il contrasto funziona come non dovrebbe e non si riescono a raggiungere tutti i gradi o si fa del casino con le diverse emulsioni della carta: la carta VC è sensibile a verde e blu, i led a quanto ricordo spesso fanno fatica a raggiungere tutto il blu, con il risultato di non avere il comportamento previsto.
Poi magari tutto funziona e se non si fanno confronti non ce ne accorgiamo, ma non è che basta che faccia luce e va bene.
Piccolo riassunto sul funzionamento delle carte: blog.analogica.it/analogica-it/come-funzionano-le-carte-a-contrasto-va |
| inviato il 18 Luglio 2022 ore 13:00
Ho rifatto i test stampando con la lampada opalina a incandescenza e la led da 2700K, su carta politenata. Tutto ok, ho usato filtri 3, 4 e 3,5 |
| inviato il 18 Luglio 2022 ore 18:47
Naturalmente le ventole ci sono solo sui modelli pro molto grandi. Un apparecchio come il Duogon, che conosco benissimo perché fine anni 70 inizio anni 80, il negozio dove lavoravo era esclusivista per Roma di IFF, era dotato solo di sistemi di dissipazione passivi, e parliamo già di un discreto "bambinello".
Riguardo alle carte B&N se si usa materiale normale, e non a contrasto variabile, non ci dovrebbero essere problemi. |
| inviato il 19 Luglio 2022 ore 9:38
“ Riguardo alle carte B&N se si usa materiale normale, e non a contrasto variabile, non ci dovrebbero essere problemi. „
oddio a contrasto fisso in produzione c'è forse solo qualche foma grado 3 e 4 e la lupex (che possiamo escludere per la particolarità di carta e trattamento, diciamo che se uno usa la lupex non chiede su juza, via), non credo sia troppo rilevante ormai. |
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