| inviato il 23 Maggio 2022 ore 21:09
Hai un bel arsenale Henry! |
user14408 | inviato il 23 Maggio 2022 ore 21:22
Per una volta fatemi fare il rompiballe antipatico: ma qui quanti hanno realmente usato macchine a corpi mobili praticando realmente basculaggi e decentramenti delle standarte...capendo e sapendo cosa andavano a fare? |
| inviato il 23 Maggio 2022 ore 21:33
Maceric mai…. Con il digitale risolvi tutti i problemi, quindi a mio avviso lenti inutili… ( se non vuoi divertirti e sperimentare) |
user14408 | inviato il 23 Maggio 2022 ore 21:41
Inutili sul 135,oggi come ieri, sul resto ci sarebbe da discutere.io ho usato e avuto Cambo scx 4x5 e Horseman LX standarte a L meravigliosa |
user231747 | inviato il 23 Maggio 2022 ore 21:43
Ciao Zeppo, è da circa 6 mesi che mi frulla in testa di prendere un decentrabile, io fotografo per lo più interni, ma su APSc trovo tutte focali secondo me lunghe (magari mi sbaglio per ignoranza di questo genere di ottiche) solitamente scatto dai 16mm fino ad 8mm. Avresti un'ottica da consigliarmi su APSc? Ne esistono di buone? Siccome vedo che non sono a buon mercato...vorrei limitare i danni per magari poi pentirmene...tuttavia mi incuriosiscono parecchio. |
| inviato il 23 Maggio 2022 ore 22:00
“ Per una volta fatemi fare il rompiballe antipatico: ma qui quanti hanno realmente usato macchine a corpi mobili praticando realmente basculaggi e decentramenti delle standarte...capendo e sapendo cosa andavano a fare? „ Beh io ho iniziato a lavorare fotografando interni in diapositiva, con 10x12 e 13x18cm”. Poi mi sono tenuto 4 anni tutti i banchi ottici inutilizzati, perchè hanno iniziato a usare al loro posto le Canon 1DS3 con 24 e 45mm TS-E. Avevo una Lupa Fantuz deliziosa, un blocco rotondo di alluminio decentrabile, ma l'ho restituita. Allora mi son costruito un po' di macchine decentrabili 4x5”, che tanto le tolleranze in quei formati erano ampie, e ho comprato una Shen Hao folding. Bellissima, ma troppo limitata nei movimenti, funzionava bene con poche lenti. Poi ho comprato una Sinar 8x10”, ma era particolarmente pesante e l'ho rivenduta presto. Poi recentemente mi avanzavano 90 pellicole piane e mi sono costruito una 8x10” più leggera, da passeggio per quanto possibile. Avevo trovato un adattatore decentrabile per obiettivi Hasselblad su Canon, ma non basculava. Ho venduto il 24 TSE perché con sensori densi era abbastanza morbido, pensando di comprare la seconda serie con il primo lavoro ben pagato in cui è necessario. Nel frattempo mi sono anche costruito un supporto con soffietto per la Sony digitale, così posso usare gli obiettivi manuali ( Contax al momento) e bascularli a piacere, per still life o video. Poi oh, capire e sapere non so. I libri li ho letti ma sono bravissimo a dimenticare il superfluo. |
| inviato il 23 Maggio 2022 ore 22:01
Si tratta di obiettivi che costano un botto (correggetemi se sbaglio) e che nel digitale hanno un campo di applicazione limitato: il decentramento serve e non serve, si può fare molto in post produzione e anche il basculaggio permette di avere ben a fuoco oggetti a distanze differenti ma solo se questi giacciono, più o meno, su uno stesso piano . Quindi il pratica l'unico ambito davvero interessante per queste ottiche sono le foto di architettura o paesaggi molto particolari. Inoltre mi pare che il basculaggio si potesse usare molto ampiamente sulle fotocamere a corpi mobili, mentre sulle reflex o mirrorless (ri-correggetemi se ri-sbaglio) i movimenti possibili sono molto più limitati. Anche la correzione delle linee cadenti si può fare in post anche con l'analogico, sotto l'ingranditore, inclinando il piano di appoggio della carta. Insomma sono ottiche interessanti se fai prevalentemente foto di architettura, o comunque sono interessanti per giocarci un po' e vedere cosa ci si può davvero fare, ma con quel che costano... ho dato un'occhiata in casa Canon e tra quelle ancora in produzione con attacco EF, nulla a meno di 2000€, tra quelle fuori produzione nulla a meno di 1000€. Volendo spendere quelle cifre avrei altre priorità... D'altronde è anche logico che costino perché, oltre ai costi aggiuntivi della parte meccanica per i movimenti c'è da considerare che questi obiettivi devono poter coprire un'area parecchio più grande di quella del sensore, e devono farlo mantenendo una buona qualità di immagine anche verso i bordi, altrimenti non valgono nulla. |
| inviato il 23 Maggio 2022 ore 22:35
In realtà il basculaggio è molto utile per la fotografia macro, pensate al food o alla fotografia di oggetti piani in posizione angolata rispetto al sensore, come il quadrante di un orologio appoggiato sul tavolo. Per questo motivo ho preso il Canon 90 e il Nikon Micro Nikkor 85, che arrivano a rr=1:2. |
| inviato il 24 Maggio 2022 ore 6:55
E niente... quando ti abitui al rigore ed alla perfezione del 17 TSE è dura sostituirlo con qualcos'altro!
Ha convissuto con il 16-35L, l'11-24L ed in ultimo l'RF 16mm ma non c'è stato verso di farlo fuori, gli altri sono andati e lui è ancora qui! |
| inviato il 24 Maggio 2022 ore 10:01
Certo che la presunzione è una brutta cosa non c'è che dire... Non ho capito per quale motivo io dovrei considerare lo sfocato alla stregua di una "fascia degradante di nitidezza accettabile" e tu non vuoi accettare la realtà oggettiva che lo sfocato è SFOCATO. Punto. |
| inviato il 24 Maggio 2022 ore 10:02
Ciao Zeppo, io con la folding 4x5" faccio esattamente come hai indicato: metto a fuoco uno dei punti più vicini che voglio nitido e "tilto" (in avanti praticamente sempre) la standarda anteriore. Si riescono ad ottenere delle profondità di campo molto interessanti con questa tecnica. Quando muovi la standarda anteriore perdi un po' il fuoco sulla parte davanti, ma con un paio di aggiustamenti di solito tutto va a posto. Questa operazione, all'aperto o in un luogo ben illuminato, non richiede più di 2-3 minuti. E' solo una questione di pratica. Considera che il normale con il 4x5" è un 150 mm e la profondità di campo scarseggia... non è consigliato chiudere a f32 o f45 d'ufficio, tanto per essere sicuri. Un trucchetto che utilizzo se la scena è buia (tipo un interno) è quello di avere una piccola torcia, anche il cellulare va bene. La posiziono nella zona che voglio a fuoco e metto a fuoco su quell'oggetto. Prima la metto nel punto vicino e poi in quello lontano. Chiaramente non è sempre possibile applicare questa tecnica, che aiuta tantissimo negli interni. Personalmente, quando punto la fotocamera verso il basso, l'inclinazione della standarda anteriore è praticamente sempre presente, se la scena lo permette. Per quanto riguarda il decentramento, nel grande formato è una manna perchè non si usa solitamente la colonna centrale, se non i primi cm, per motivi di stabilità. Stai scattando una fotografia (magari con qualche elemento di architettura) e ti sei accorto che hai la fotocamera in basso di un cm. Che Fai? Alzi tutte e 3 le gambe del treppiedi dovendo ricomporre tutta l'inquadratura? Piuttosto muovo la standarda anteriore nella posizione giusta e via, tanto gli obbiettivi per il 4x5 coprono almeno il 5x7" (alcuni anche 8x10") quindi si non si avranno problemi. |
| inviato il 24 Maggio 2022 ore 10:09
Grazie del tuo racconto Luca, non ho mai avuto la possibilità di scattare con questo tipo di macchine, ma credo possano piacermi... “ io con la folding 4x5" faccio esattamente come hai indicato: metto a fuoco uno dei punti più vicini che voglio nitido e "tilto" (in avanti praticamente sempre) la standarda anteriore. Si riescono ad ottenere delle profondità di campo molto interessanti con questa tecnica. Quando muovi la standarda anteriore perdi un po' il fuoco sulla parte davanti, ma con un paio di aggiustamenti di solito tutto va a posto. „ Ho provato rapidamente questa tecnica ieri sera a mano libera e mi sa che avevo il diaframma troppo aperto... devo riprovare con più calma e con il cavalletto! |
user14408 | inviato il 24 Maggio 2022 ore 10:25
“ Poi oh, capire e sapere non so. I libri li ho letti ma sono bravissimo a dimenticare il superfluo. „ perdonami ma non ho affatto capito questa tua risosta tutta sul personale...mai fatto nomi o riferimenti ma solo , per una volta, osservato che qui dentro tutti scienziati del digitale che sanno tutto di tutto di qualunque sensore e qualunque software ma mi chiedevo se, per una volta, oltre che a sensazioni/sentito dire qualcuno avesse mai lavorato con i corpi mobili. nulla di più nulla di meno. felice che tu ti sia divertito addirittura cimentandoti con la costruzione. se a qualcuno può interessare...magari ci si toglie qualche dubbio su artifici software magici... www.wolfleeb.com/Perspective%20Control.pdf |
| inviato il 24 Maggio 2022 ore 10:43
@Zeppo: nella prima pagina posti "Il seguente esempio è decisamente esplicativo". Io vedo le tre foto e dico: a) quella a sinistra è "naturale" b) quella in mezzo è ovviamente da buttare c) quella a destra è "falsa" Tralasciamo quella in mezzo, tagliata e sbagliata per forza. Anche in altre discussioni tu hai postato esempi che si, tecnicamente sono riusciti (ricordo in particolare la facciata di una chiesa), però a me risultano "falsi". Solo a me risultano falsi? Quindi chiedo: ha senso raddrizzare sempre perfettamente le linee verticali perdendo la visione "naturale" o non è meglio scegliere una "via di mezzo", che permetta di far entrare l'intero edificio nell'inquadratura ma senza raddrizzare le linee verticali? Diciamo lasciandole un po' convergenti. |
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