| inviato il 03 Giugno 2022 ore 0:25
“ Vedrai quanto dura, tre/quattro giorni da solo e poi qualche caro animaletto se lo sgranocchia, o vivo o ne trova la carcassa. „
Tre-quattro giorni?
La prima notte lo divorano le formiche ,nel sonno . |
| inviato il 03 Giugno 2022 ore 1:05
Non so chi sia il nostro esaltato ma mi intriga 
Per Angus, le cui opinioni non sempre condivido ma che stimo per coerenza e chiarezza: il business non è un danno, permette la conservazione di un determinato habitat e se condotto in modo etico una sua migliore conservazione. Il conflitto uomo natura è oggi ineluttabile (oggi, un domani chissà) e trovare una conciliazione nella fotografia potrebbe rappresentare una risorsa per chi abita quei luoghi e per chi ha a cuore la natura. Conta solo un fattore: la dimensione del sé. Se forografo una reale in spagna io so cosa sto facendo e so il valore di cosa ho fatto. Non andrò mai in alcun social a spacciare quello scatto come il vero scatto wild etcetcetc...ne farò una postproduzione ridicola per illuminare l'occhio.... né mi farò pagare per portare altri. Avrò le mie foto. Sulle quali potrò lavorare nel tempo per creare qualcosa di unico. Magari non in spagna. Magari non ad un aquila. |
user12181 | inviato il 03 Giugno 2022 ore 8:37
"Non so chi sia il nostro esaltato ma mi intriga"
Il boy scout di Rignano. Credo tra l'altro che gli sia in parte debitore del mio infarto. |
| inviato il 03 Giugno 2022 ore 8:48
Luve io non critico infatti questo approccio, per nulla....
Però ci sono tante riflessioni da fare a mio avviso....
La prima riguarda il fatto che oggi i capanni a pagamento sorgono come funghi in tutta Europa, e non tutti riescono in quel dualismo che tu auspichi....
La seconda riguarda il doping "visivo" che creano nei confronti della fotografia naturalistica...questo potrebbe sembrare un problema minore, in realtà induce a mio avviso i fotografi a volere sempre di più perché l'asticella si alza...e non quella del valore dello scatto...ma quella del "riempio il frame con un soggetto figo". Ciò ovviamente porta a far danni.
facciamo l'esempio dell'extremadura....quanti fotografano li nei capanni nibbi reali, bianconi pecchiaioli...e non lo dichiarano quando pubblicano nei social? Vai su "birdwatching and wildlife", pagina monnezza a mio avviso, e prova a fare la conta....uno su cento dice "extremadura - capanno a pagamento"...
E questo porta a mio avviso a "diseducare" i fruitori delle immagini che sono ormai assuefatti a scatti wow, e porta ad un approccio malsano anche molti neofiti....
Per questo pubblico pochissimi scatti di naturalistica...qui (dove prendono ep scatti a poiane attirate con le bistecche), e sui social in generale...
Che valore può avere un mio pecchiaiolo fotografato km zero? Nessuno...per il fruitore medio...molto, però, per me....
Quindi il capanno a pagamento è il male? No, in assoluto, ma attenzione, perché i risvolti negativi ci sono eccome...
Ps
In extremadura ci voglio andare pure io, magari evitando capanni a pagamento, però....
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| inviato il 03 Giugno 2022 ore 9:24
Concordo pienamente con te Angus. Condivido ogni singola parola! |
| inviato il 03 Giugno 2022 ore 9:46
Angus ha espresso chiaramente la situazione! - la fotografia naturalistica, lato attrezzatura, oggi e' disponibile , a costi accessibili, ad una fascia molto ampia di appassionati - l' ampliamento della platea, crea ovviamente un aumento di offerte "facilitate" spesso eticamente discutibili - sulla soddisfazione personale, condivido in toto il suo approccio ( anche se ho "peccato" spesso  ) - giusto l' esempio dell' oasi di Sesto Fiorentino, nell'area dedicata ai passeriformi, dove io mi sono allontanato dopo pochi scatti, ( mi sembrava un pollaio), mentre le 2 persone con me, si sono divertite da matti - con questo non critico certo la struttura, che anzi, trovo ben gestita e strutturata .... ma dipende dall'approccio personale - pure io ho una piccola area in giardino con posatoio x i passeriformi, che alimento con pochissimi semi - in 2 h di attesa ho 3/5 passaggi nelle giornate migliori ... ma va bene così - i close up a insetti e farfalle, preferisco farli in puro stile "caccia fotografica", altri ( alla ricerca dello scatto perfetto), preferiscono catturare i soggetti, creare il set ecc...! |
| inviato il 03 Giugno 2022 ore 9:51
PS ... x il boy scout di Rignano ( pure io ho dovuto fare ricerca ) ... trovo siano le formiche, la prospettiva + consona |
| inviato il 03 Giugno 2022 ore 10:04
“ trovo siano le formiche, la prospettiva + consona „
Bisogna dire che quelle sono ben educate e non lasciano avanzi. |
| inviato il 03 Giugno 2022 ore 11:25
.... Meglio |
| inviato il 03 Giugno 2022 ore 13:05
Angus condivido tutto! Non sono contraria ai capanni a pagamento perchè danno la possibilità a chi non può per vari motivi (salute, anzianità, lavoro, impegni) di portare a casa qualche scatto. Concordo invece nel dire dove è stata fatta, menzionando il capanno a pagamento o oasi pubblica. Molti non lo fanno effettivamente per prendere like o per farsi vedere bravi magari agli amici social che non se ne intendono...tipico!
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| inviato il 03 Giugno 2022 ore 13:19
... l' umano .... vive anche di queste cose - facciamocene una ragione!  ---personalmente, da amante della natura e avendo praticato escursionismo/alpinismo x molti anni, riesco a mantenere un certo livello "etico", ma la pratica di ottenere il risultato, indipendentemente da come lo si e' raggiunto e' sempre + diffusa e .... a portata di mano |
| inviato il 03 Giugno 2022 ore 15:11
È vero, però ognuno può fare le proprie scelte. Io preferisco passeggiare per boschi e aree protette, possibilmente da solo, zoomone e mano libera e se trovo qualcosa, e qualcosa si trova quasi sempre, scatto (benedetta raffica). Fra l'altro sono appena arrivato in montagna e ho scoperto che una coppia di Cincie ha fatto il nido nel muro del mio balcone. Bellissimo solo che non posso più andare fuori a fumare. Tutta salute. Sto cercando di capire se riesco a fotografarli dalla strada. |
| inviato il 03 Giugno 2022 ore 17:39
Il problema alla base è uno solo, con la diffusione del digitale e il cambiamento dei consumi questa "fotografia naturalistica" si è diffusa tantissimo come interesse tra le persone. Parlo di cambiamento dei consumi perchè spendere 12mila euro per un ottica 30 anni fa era per l'individuo comune un eresia pura quindi alla portata solo di persone facoltose (parlando anche dei costi di scarto delle diapositive e quant'altro). Molti anni fa chi la praticava era per passione personale, quelche concorso, libri, mostre, non c'erano facebook ed istagram e nemmeno i like. A Torrile nel 2000 eravamo pochi, l'oasi era tenuta bene, tanta avifauna, foto stupende con attrezzature anche semplici (tipo macchina con 300 f4). Oggi contenere tutti sti fotografi dell'avifauna da facebook e juza diventa un problema. Chi può abbandona le oasi e se ne va per i fatti propri con o senza capanni, chi non può subisce la frustrazione di fare uno scatto in santa pace tra chiacchericcio e gomitate. La conseguenza è: oasi che diventano un business acchiappasoldi, oasi per soli birdwatcher, fotografi casinari malvisti ecc.. Ma non è tutto così disastroso, qualche oasi gratuita dove rilassarsi c'è ancora, magari da evitare la domenica o festivi. Ad esempio io sono stata a Manzolino Tivoli infrasettimanale e a parte il capanno dei passeri invernali si stava bene, a Torrile non sono più andata perchè ho preso delle gomitate pazzesche quando si avvicinò un airone rosso...a quel punto preferisco cercarmelo da sola |
| inviato il 03 Giugno 2022 ore 21:05
Nonostante abbia iniziato a fotografare nel 1976 mi sono avvicinato alla avifauna solo una decina di anni fa, e principalmente per la BIF in quanto non trovavo speciale attrazione per le foto di uccelli posati.
Ho frequentato solo i capanni della Lipu di Ostia e quelli di Alviano e poi ho fatto scatti nel parco nazionale d'Abruzzo e li dove capitava. Ogni tanto mi piace praticare il genere ma mi piacciono tanti altri generi fotografici.
Sicuramente la natura ha sempre esercitato su di me un grande fascino.
Io sinceramente “tutti sti fotografi da FB o Juza”, nei capanni che mi capita di visitare, non li ho incontrati anzi ho conosciuto molte persone educate, simpatiche e generose nel condividere la propria esperienza e molti nemmeno pubblicavano le loro foto su i social. Chi si avvicina a questo genere è assai probabile che i primi tentativi li faccia presso dei capanni, mi sembra ragionevole, poi andando avanti deciderà come evolvere o rimarrà nei capanni.
Io credo che la passione non c'entra, la passione non conosce tempo. Non è vero che la passione dei tempi dell' analogico era migliore di quella dei tempi del digitale, mi sembra una posizione un po' snob e limitata.
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| inviato il 03 Giugno 2022 ore 21:10
@Rita: mercoledì sono andato in zona risaie e c'erano parecchi aironi rossi. Magari per te è un po' lontano ma sicuramente cercando si trovano in molte zone d'Italia |
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