| inviato il 13 Maggio 2022 ore 20:12
Dopo mesi passati a scattare sempre e solo a pellicola sempre con fotocamere analogiche completamente meccaniche, a sviluppare i negativi da me, ad andare in camera oscura a stampare in laboratorio... stamattina ho preso in mano la mia x-s10 per delle foto che dovevo poi condividere al volo. Fujifilm 23mm f1.4 montato. Dovevo fare una cosa veloce e così è stato. Af-c, eye af on, esposizione tutta manuale, flash impostato in manuale per schiarire le ombre e dare un poco di tridimensionalità e ridurre il contrasto perché lo sfondo era molto luminoso e il soggetto più in ombra. Compongo, inquadro, click. 10 minuti, 15 foto, tutte buone. In post veloce con captur one apro un poco le ombre (mi tengo sempre margine su alte luci per non bruciarle), azzero nitidezza, azzero riduzione rumore, riduco saturazione, aggiungo un poco di grana. Il risultato è per i miei gusti più che buono, non è come la pellicola, ma nemmeno sfacciatamente digitale. Condivido scatti. Fine. E però mi resta una insoddisfazione di fondo nella esperienza fotografica di scatto e post scatto. Più fredda e distaccata di come ormai sono abituato, meno coinvolgente. Catena di montaggio vs bottega d'artista. Questa è la mia sensazione finale. Meno male che posso scattare pressocchè sempre a pellicola. |
| inviato il 13 Maggio 2022 ore 21:06
Beh catena di montaggio versus bottega d'artista mi pare un poco esagerato, visto che pure col digitale si possono fare delle opere d'arte fotografica. Allo stesso modo in cui possono realizzarsi delle banalità assolute con la pellicola. Direi piuttosto coinvolgimento fisico, dato per l'appunto dalla fisicità della pellicola, contro quella sorta di distacco sensoriale imposto dalla aleatorietà della tecnologia numerica. |
user77830 | inviato il 13 Maggio 2022 ore 22:05
“ Catena di montaggio vs bottega d'artista. „ La catena di montaggio è molto più impegnativa delle solite operazioni digitali peraltro molto ben impresse nella mente dell'autore. Bottega d'artista mi piace molto. “ E però mi resta una insoddisfazione di fondo nella esperienza fotografica di scatto e post scatto. „ Io nel digitale riconosco soltanto i professionisti che devono portare a casa la pagnotta; io quando faccio digitale mi sento spento, mentre con la pellicola sono carico di entusiasmo che mi trascino sino alla mia CO. “ visto che pure col digitale si possono fare delle opere d'arte fotografica. Allo stesso modo in cui possono realizzarsi delle banalità assolute con la pellicola. „ Secondo me, un pur eccelso scatto digitale non potrà mai essere considerato opera d'arte; e ciò viene anche confermato dal mercato che valuta molto poco una pur eccelsa stampa digitale, a differenza di stampa argentica che può avere un valore molto elevato. Oggi, con la pellicola non si fanno più banalità assolute; i dilettanti della Domenica non ci sono più ed i pochi valorosi pellicolari rimasti sono i migliori di sempre. |
| inviato il 13 Maggio 2022 ore 22:15
Lungi da me dare un valore assoluto a digitale o analogico, era solo per raccontare quello che ho sentito io dentro. Digitale: ho generato un file fatto di 0-1 ripetuti, immateriale, condivisibile infinite volte, stampabile in modo identico infinite volte. Similitudine con catena di montaggio. Analogico: ho creato una immagine su un supporto fotosensibile, materiale, tangibile, non condivisibile infinite volte, non stampabile in modo identico infinite volte. Similitudine con una bottega di artista, chessò, un pittore. |
| inviato il 13 Maggio 2022 ore 22:23
Caro Noctilux, quando si scrive e si pubblica si dovrebbe tenere a freno l'eccesso di entusiasmo. Ci si potrebbe affezionare troppo alle proprie idee/modalità espressive/abitudini consolidate, perdendo occasioni di crescita e cambiamento. Suggerisco a tutti gli entusiasti di fare la prova del contrario. |
| inviato il 13 Maggio 2022 ore 23:14
Secondo me la fotografia prende senso secondo i due principali e seguenti motivi: 1) Cogliere segmenti di realtà per riproporla secondo una propria interpretazione, secondo una propria visione. 2) Cogliere segmenti di realtà per farne spunto della propria immaginazione. L'esperienza d'uso, il coinvolgimento, cose di cui parla Nessunonega, sono aspetti molto importanti che possono incidere sul divertimento, sulla soddisfazione personale, ma che a mio avviso non non devono pesare più della scelta di quale mezzo e tecnica usare per raggiungere i risultati che ci si prefigge. Ammesso che si abbiano idee su cosa raggiungere |
| inviato il 13 Maggio 2022 ore 23:16
Sì, infatti questo post era per condividere una sensazione personale. Sulla resa ho già scritto e per me quello che cerco lo ottengo a pellicola. |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 10:00
“ Secondo me, un pur eccelso scatto digitale non potrà mai essere considerato opera d'arte; e ciò viene anche confermato dal mercato che valuta molto poco una pur eccelsa stampa digitale, a differenza di stampa argentica che può avere un valore molto elevato. „ Chiedi a Scott Kelby di venderti un suo raw, giusto per non andare troppo Io se sgobbo 2 ore al buio con lo zaino pieno in spalla per godermi l'alba il bello è vivere quel momento e la foto è "solo" l'atto finale (se poi la porto a casa buona meglio ancora), se monto lo studio con la modella e mi sbatto a creare un set luci apposta mi godo il lavoro fatto (idem), se passeggio nella foresta e mi trovo un orso lì davanti... beh me la faccio sotto e sto zitto, ma a parte l'orso cosa cambia che sia su pellicola o su SD? Il bello dovrebbe essere fotografare innanzitutto (do per scontato sia un hobby...), ma alla fine si parla di fotografia sempre e solo mirata al risultato finale del "che cosa tiro fuori dal pc" come se ci fosse il direttore di National Geographic che aspetta in salotto... Se son capace sia a fotografare che ad editare viene fuori qualcosa di buono, se sono una capra viene fuori ciarpame sia in camera oscura che in CameraChiara! Si gioca a pallone con gli amici anche se il pallone d'oro non lo si vince mai e credo anche ci si diverta lo stesso seppur con le magliette nuove, le scarpette moderne, i campi sintetici, il Gatorade ed il pallone in plasticone moderno, o no? Si ascolta la radio (digitale) e non si va a teatro, si compra la benzina per la macchina invece del fieno per il cavallo... E allora ci si goda l'hobby, sia analogico che digitale! |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 10:44
“ Dopo mesi passati a scattare sempre e solo a pellicola sempre con fotocamere analogiche completamente meccaniche, a sviluppare i negativi da me, ad andare in camera oscura a stampare in laboratorio... „ forse ti piace questo tipo di workflow e beato te che te lo puoi permettere perchè hai tempo; goditela così per il resto sono solo tue abitudini personali, tutto sta quanto fartelo piacere l'artigianalità nel digitale rimane nella preparazione del set, dove farai anche il falegname, l'elettricista, forse truccatore, arredatore, ecc. e dopo, se vogliono le stampe su carta, ti puoi divertire anche nei laboratori |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 10:46
Infatti, sono tornato a pellicola quando ho smesso con volumi di foto elevati e tempi stretti |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 11:03
“ Infatti, sono tornato a pellicola quando ho smesso con volumi di foto elevati e tempi stretti „ E non solo, c'è anche la grande praticità, sopratutto in studio, di evitare perdite di tempo quando paghi modella e studio, o solo studio se si tratta di prodotti, nel visionare subito lo scatto e ottimizzare la composizione o le luci; una cosa del genere te la puoi sognare con la pellicola. Non parliamo poi delle cerimonie dove devi decidere in pochi secondi, e i momenti sono irripetibili. Eh Si, è la scoperta dell'acqua calda. |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 11:17
“ E però mi resta una insoddisfazione di fondo nella esperienza fotografica di scatto e post scatto. Più fredda e distaccata di come ormai sono abituato, meno coinvolgente. Catena di montaggio vs bottega d'artista. Questa è la mia sensazione finale. „ Credo che la componente legata alla suggestione possa incidere molto. |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 11:30
@ Otto72 E' tutto soggettivo in questo post. @ Doriano Ciardo in studio e nelle cerimonie ho usato per decenni la pellicola senza problemi. In studio un dorso polaroid era la regola. Nelle cerimonie ed eventi mai avuto difficoltà, anche in digitale scatto prettamente in full manuale e con messa a fuoco manuale. |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 14:32
“ Nelle cerimonie ed eventi mai avuto difficoltà, anche in digitale scatto prettamente in full manuale e con messa a fuoco manuale. „ Se questo modo non è un tecnicismo fine a se stesso ma porta a dei risultati concreti al tuo modo di esprimerti che altrimenti non otterresti allora fai bene |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 14:37
Trovo più immediato selezionare io parametri e messa a fuoco, per abitudine (ho iniziato a fare foto che non esistevano esposimetri a luce riflessa molto affidabili e non esisteva l'autofocus) |
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