| inviato il 11 Maggio 2022 ore 23:56
Tutti la criticavano, ma faceva bene il suo lavoro e costava poco. Sentiamo chi l'ha posseduta |
| inviato il 12 Maggio 2022 ore 0:15
Il peggio era quando ti dicevano: Arna e sei subito Alfista. Una sòla. |
user84767 | inviato il 12 Maggio 2022 ore 0:22
Non ne son stato possessore, ma non ho mai capito perché fosse così criticata, la linea era opera di Giorgetto Giuggiaro e richiamava le forme squadrate già usate da Bertone per la Ferrari Dino GT4 ed anche per la Innocenti Nuova Mini anche in versione De Tomaso ( che possedetti dal 1977 all'81) Prodotta in Argentina con il nome Duna e in Brasile con il nome Premio fu il mezzo che contribuì più di ogni altro alla motorizzazione di tutto il Sudamerica. A chi si chiede perché il nome cambiasse tra Argentina e Brasile dico che i motivi possono essere i più disparati, per esempio la Fiat Ritmo in USA era venduta come Rabbitt perché negli States Ritmo era una marca popolare di preservativi, come se da noi si fosse chiamata Settebello |
user84767 | inviato il 12 Maggio 2022 ore 0:28
Saro se non sbaglio sei trentino...sfido io che non apprezzi le linee squadrate ancorché pure dell'Arna.... |
| inviato il 12 Maggio 2022 ore 1:07
“ Saro se non sbaglio sei trentino...sfido io che non apprezzi le linee squadrate ancorché pure dell'Arna.... „ Da giovane ne ho avute di baracche pure io, una a caso anni 80 una fiat 147, in pratica una 127 fatta in brasile, aveva le sospensioni tipo balestre del carro trainato da buoi, quando passavi i 100 eri già un kamikaze. Avevano fatto anche la versione Panorama, più lunga più orrenda. |
| inviato il 12 Maggio 2022 ore 8:35
la Duna non nacque per il mercato europeo, ma era un modello pensato per il mercato sudamericano dove le berline 3 volumi economiche avevano un buon mercato, infatti li ebbe un discreto successo di vendita. In Europa ed in particolare in Italia berlina a tre volumi già a partire da gli anni 80 voleva dire auto di categoria superiore , premium si direbbe oggi, il mercato medio basso era già dominato dalle piccole 2 volumi o medie a 5 porte la Duna quindi si inseriva in un contesto dove difficilmente poteva avere successo. |
| inviato il 12 Maggio 2022 ore 8:59
Ah, quanti ricordi! Al liceo abbiamo aiutato tutti il Leo a scriverci una canzoncina sulla Duna! Non voglio mica la Duna A parte gli scherzi, era un progetto non adatto al mercato europeo, ma che pervicacemente è stato spinto e commercializzato. La società stava cambiando e si provavano anche strade alternative, un po' in tutti i campi, purtroppo (o per fortuna) il mercato ha preso la direzione che vediamo oggi. |
| inviato il 12 Maggio 2022 ore 16:14
Ma secondo voi quale puo' essere la Duna delle ML ? |
| inviato il 12 Maggio 2022 ore 16:32
“ Ma secondo voi quale puo' essere la Duna delle ML ? „ La Pentax K-01 |
| inviato il 12 Maggio 2022 ore 17:10
ML, Pentax resiste a Fort Alamo |
| inviato il 12 Maggio 2022 ore 18:34
All'aeroporto di Fiumicino, molti anni fa, attaccato al vetro di una cabina telefonica, ci vidi un cartello di uno, certo Giuseppe, che aveva messo in vendita una “Duna” color qualcosa, con ruote in ottimo stato, mai incidentata, in buone condizione, etc, e chiedeva di essere richiamato al cellulare, aveva messo il numero, in ore dei pasti Uno, geniale, col pennarello nero, sotto, gli ci aveva scritto : “ Beppe, magna tranquillo”. |
| inviato il 12 Maggio 2022 ore 19:58
“ Beppe, magna tranquillo”. „ Morto |
| inviato il 12 Maggio 2022 ore 21:01
E' una di quelle auto oneste: destinata a chi necessitava di una Uno a tre volumi, comoda ed essenziale e risparmiosa nel prezzo d'acquisto così come nei costi di gestione. Chi faceva le varie battute denigratorie sulla Duna le ha poi rovesciate sulla Multipla, altro gioiello industriale di largo consumo, e sono generalmente persone che inseguono il cosiddetto fintoLusso, dove guardano una plastica verniciata color metallo lucido e credono che sia fatta effettivamente di metallo, oppure la fintaPelle che diventa pelle o la fintaRadica che diventa radica, o le cuciture del volante stampate che paiono vere, e le finte mostrine d'aria sui paraurti che lasciano transitare l'aria per davvero... Io su di una Duna non sono mai salito, ma ho avuto due Uno, prima e seconda serie. Su di una Multipla (prima serie, la più bella stilisticamente parlando) ci ho fatto un viaggio Torino-Brescia ed è stata una passeggiata: comfort impareggiabile. Molte persone purtroppo confondono il comfort (quello vero) con la gradevolezza visiva delle finiture di un abitacolo, ma poi quando si fanno un Milano-Taranto in BMW ed arrivano distrutti a destinazione credono che sia opera dello spirito santo. |
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