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La Diapositiva - Attraverso la luce riappare la realtà


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user198779
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inviato il 04 Dicembre 2022 ore 14:47

Otto non ne discuto al giorno d'oggi, la ricerca si è fermata oltre vent'anni fa a favore del digitale non perché allora fosse migliore.

avatarsupporter
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 15:09

Vent'anni non sono passati invano, nel digitale. E si vede.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 15:44

Per me ci sono due fattori da considerare:
1- perché mai, sempre e comunque, una fotografia deve essere la riproduzione fedele della realtà? Perche, in generale, un'arte deve essere la riproduzione, e solo quella, della realtà? Può " anche" esserlo.

2- la visione a monitor/televisore 4K, 8K, 800 K , così come nel passato la proiezione di una diapositiva, dopo i primi tempi di infatuazione e di "effetto wow" fanciullesco per le immagini grandi, vivaci specialmente viste al buio, nitide etc etc, non m ha mai dato la sensazione di "possedere" l'immagine, non me la fa sentire mia. Ho amato/odiato le diapositive proprio per questo: mi piacevano ( le sviluppavo io) e mi infastidivano insieme, nel nome di un "vorrei ma non posso" irritante e oggi mi servo, inevitabilmente , anche per i social, del digitale. Però per me la stampa è decisamente un altro pianeta, il mio riferimento e il mio piacere; ma le stampe in bianconero da pellicola, sotto l'ingranditore, si possono ampiamente modificare, "taroccare", come dice qualcuno. E, forse, anche quelle, non riproducono esattamente la realtà. Perciò per me che amo la stampa e amo il colore e non sempre ( non dico mai, dico non sempre) la fotografia è riproduzione della realtà, cosa resta? Digitale e stampa digitale. Semplice no? E per il massimo del divertimento e controllo e riflessione...la stampa da fare in casa.
Questo per tagliare corto senza decretare vincitori e vinti, cosa sostanzialmente senza senso. E senza cercare di fare proseliti, cosa sostanzialmente ridicola.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 17:15

"Ma esiste qualcosa che riproduca fedelmente la realtà"?
Eh no, io non ho usato il termine realtà (che oltretutto è tridimensionale), ho parlato di fedeltà ai colori del soggetto, fedeltà che di può anche misurare (delta E).
Come poi qualcuno ha rimarcato anche nella proiezione di diapositive si possono alterare i colori.
Per non parlare del fatto che qualcuno volutamente usava pellicole daylight per fotografare periferie in notturna (Ghirri) e diapo diverse producono risultati coloristici diversi anche senza arrivare al gioco con le temperature.
Come dice Santoro non ha senso tessere l'elogio della 'riproduzione' quando la fotografia è 'rappresentazione'.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 18:52

Eh no, io non ho usato il termine realtà (che oltretutto è tridimensionale), ho parlato di fedeltà ai colori del soggetto, fedeltà che di può anche misurare (delta E).


D'accordo ma hai capito il senso della mia risposta come io ho capito il senso della tua domanda.
Anche se parliamo solo di colori e tonalità la cosa non cambia, esiste?

Per non parlare del fatto che qualcuno volutamente usava pellicole daylight per fotografare periferie in notturna (Ghirri) e diapo diverse producono risultati coloristici diversi anche senza arrivare al gioco con le temperature.


Me too, e anche l'opposto con risultati decisamente peggiori! MrGreen
Ho usato anche le dia infrared della Kodak e ho aspettato 3 mesi per lo sviluppo, andate a Rochester, in Europa non c'era nessun laboratorio attrezzato (fine anni '80 -primi anni '90)

Come dice Santoro non ha senso tessere l'elogio della 'riproduzione' quando la fotografia è 'rappresentazione'.


Direi che non c'è altro da aggiungere!


user237955
avatar
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 19:32

Comunque, oltre ad essere il supporto più credibile, la diapositiva proiettata definisce, inconfutabilmente, l'effettiva bravura del fotografo:

Non c'è trucco non c'è inganno come invece i digitalisti sempre fanno...MrGreenMrGreenMrGreen

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 19:49

guarda che kodak mette un filtro ir sui suoi ektapro. da 3 o da 6 mm. il motivo, principalmente è per il calore.. ma i toni più caldi ovviamente vanno a sparire e lo spettro cromatico cambia. pensa che il sole emette i raggi IR e la kodak guarda a caso mette un filtro IR, ok per il calore ma non passa quello spettro di luce... che vogliamo fare? parli ancora di riproduzione fedele.?!?! per la sanità mentale.. × parli te di questo argomento?!?!

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 20:40

Ma lasciamo perdere. Inutile rispondere a chi scrive solo per provocare.

user237955
avatar
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 20:51

sai che si può fare la medesima cosa con la diapositiva proiettata?!?! se metti un filtro tipo wratten a monte della diapositiva puoi manipolare i colori e pure la replica della realtà. stessa cosa in camera oscura colore o bianco nero mascheratura di una zona del 10/20% ecc più o meno contrasto a piacimento come per il digitale e anche... con la testa colori su foglio ra4.. insomma non è impossibile la manipolazione analogica


Tu non ricordi nemmeno quanto da te scritto in precedenza e ti permetti di provocare?

Sei solo un povero "incompetente" perdi tempo...mi hai proprio stufato.

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 21:01

in realtà mi ricordo bene, sei te a dire questo. comunque con quella mia citazione, non si capisce dove vuoi arrivare. con questo commento corro il rischio di avere problemi psichiatrici?!?! tutto qui? ma si parla di fotografia qua o di gente da manicomio?!?!

vorresti dire che non è così con il supporto analogico? Confuso

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 21:40

...il sole emette i raggi IR e la kodak guarda a caso mette un filtro IR, ok per il calore ma non passa quello spettro di luce... che vogliamo fare? parli ancora di riproduzione fedele.?!?!

Ma l'occhio umano non vede le radiazioni IR, quindi che cosa cambia?

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 22:18

Ragazzi consiglio spostarsi su altro topic " costo sviluppo 35 mm in casa...": c'è qualche notizia ( poche per la verità) su sviluppi e stampa in casa, materiali e tempi di sviluppo, esposizioni, invece delle solite, stucchevoli affermazioni sulla bellezza della diapositiva, di quanto è bravo chi scatta con le dia a confronto dei poveri digitalisti e poi di quanto è bella Leica e altre amenità sbadigliogene simili, sempre uguali, prevedibilissime, rimanendo immobili senza progredire di 1 centimetro.
È solo un consiglio amichevole...MrGreen

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2022 ore 23:19

Ma l'occhio umano non vede le radiazioni IR, quindi che cosa cambia?
non ho mai studiato a fondo l'argomento ma. Suppongo che è vero che lo spettro visibile della luce sia fra i 400nm fino a circa 680/700. però come mai la carta bianco e nero in fase di stampa con la luce rossa non viene impressionata la carta? E come mai io ci vedo con la luce rossa in camera oscura? la carta assorbe fino a circa 600 nm oltre no.. secondo le tabelle gli occhi 700 circa. l'occhio non dovrebbe vedere nemmeno i raggi UV ma come mai con la lampada led che ho a casa vedo la luce !?! credo sia più una questione di intensità della luce solare filtrata dall'atmosfera/aria Comunque nel proiettore la differenza la fa, vedi i toni leggermente più caldi. chiaramente non c'è un abisso, ma cambia. Anche se di poco cambia

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2022 ore 0:39

però come mai la carta bianco e nero in fase di stampa con la luce rossa non viene impressionata la carta?

Che cosa c'entra la carta con l'occhio umano? La carta è fatta per registrare determinate lunghezze d'onda (come pure le pellicole, infatti vi sono pellicole in grado di registrare l'IR) ma non ha le stesse caratteristiche dell'occhio umano.

E come mai io ci vedo con la luce rossa in camera oscura?

Vedi la luce rossa, non lo spettro IR.

l'occhio non dovrebbe vedere nemmeno i raggi UV ma come mai con la lampada led che ho a casa vedo la luce !?!

Questa non l'ho capita; di che luce parli? Della lucecemessa dalla lampada a LED? In tal caso vedi lo spettro visibile, non certo l'UV.

Comunque nel proiettore la differenza la fa, vedi i toni leggermente più caldi. chiaramente non c'è un abisso, ma cambia. Anche se di poco cambia

Nel caso del proiettore se il filtro fa qualche differenza credo sia perché come qualunque vetro (e suoi eventuali trattamenti) i traduce delle dominanti, non credo proprio tipe da dell'eliminazione dello spettro IR, visto che l'occhio umano non percepisce quelle lunghezze d'onda.

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2022 ore 6:53

Se sfoglio una rivista odierna, ed una di trent'anni fa, la qualità delle foto è, mediamente, assai - ma assai! - migliore.





Certamente.
Allo stesso modo in cui se sfogli una rivista di trent'anni orsono, e la confronti con una di sessant'anni fa, la qualità cambia... e cambia in maniera anche molto più netta.
Questo semplicemente perché una foto stampata su una rivista è il risultato di un processo estremamente complesso e laborioso, nel quale molti - troppi - elementi concorrono al raggiungimento del risultato finito.
La diapositiva invece è un originale, e una volta proiettata, meglio ancora se RETRO proiettata, ha un unico collo di bottiglia, anzi due: lo schermo in uso, e l'ottica da proiezione.
Senza contare che con un loupe di alta classe la dispersione qualitativa è anche apprezzabilmente inferiore.

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