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consigli su lunghissime esposizioni con sony


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avatarjunior
inviato il 04 Maggio 2022 ore 9:38

Buongiorno a tutti, mi servirebbero alcuni consigli pratici. Amo lavorare su esposizioni lunghe, sia notturne che diurne e non ho mai riscontrato problemi usando i vari trucchetti offerti dalla olympus em1.2. ora vorrei fare qualche lunga esposizione anche con la sony a7c. mi sorge un dubbio. come devo comportarmi per evitare hotpixels etc? c'è rischio di averne o sono fermo ad una mentalità digitale ormai datata?(magari).
per essere chiaro vorrei esporre per più di 15 minuti MrGreen

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2022 ore 15:43

Al netto del nuovo menù Sony che non conosco, nel vecchio menù c'è attivato di default il sistema anti hot pixels.

In pratica ci pensa il software della macchina da solo. L'unico inconveniente è che ci vuole il doppio del tempo per fare questo lavoro. Ovvero se fai una esposizione di 5 minuti, una volta terminata la macchina si prende altri 5 minuti di tempo per eliminare gli Hot pixels.

Questo vuol dire che se fai una esposizione di 15 minuti dovrai stare fermo 30 minuti ad aspettare. L'unica alternativa è il vecchio modo fai da te che però non conosco, ovvero scattare un black frame e poi ripulire gli hot pixels da solo in post produzione.

avatarjunior
inviato il 04 Maggio 2022 ore 16:18

Si, quella funzione la conosco bene, mi chiedevo però se ci fossero altri accorgimenti da prendere. Grazie mille per la risposta

user236140
avatar
inviato il 02 Settembre 2022 ore 12:34

Questo vuol dire che se fai una esposizione di 15 minuti dovrai stare fermo 30 minuti ad aspettare.


esattamente quello che dicevo per Olympus Live composite
ora: il commento del tuo amico sopra l'hai capito e gli hai creduto oppure no?

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2022 ore 16:41

Non conosco Sony uso Canon, per evitare hotpixel in quantità seguo una strategia semplice, anzichè esporre per 15 minuti filati faccio 7 esposizioni di due minuti ciascuna intervallate da 20" o 30" di raffreddamento. In Canon puoi impostare la macchina in modo da ottenere un solo RAW dalla multiesposizione (scegliendo se mediare o sommare i livelli di luminosità). Io però preferisco tenere i 7 RAW separati e poi montarli come livelli separati i Photoshop. Il RAW in camera consente di usare la foto per concorsi, Photoshop teoricamente no.
Questo sistema però non consente di ottenere star trails in uscita, che risulterebbero interrotte, anche se credo che esistano programmi apposta per ricostruire le tracce stellari interrotte.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2022 ore 16:45

Il commento dei 15 minuti che raddoppiano riguarda la funzione che si chiama Long Exposure Noise Reduction che hanno tutte le macchine digitali, e consiste nell'esporre un dark frame dopo l'esposizione principale, ( la macchina scatta altri 7 minuti con l'otturatore chiuso) una foto quasi nera che rileva il read-noise del sensore e lo sottrae dall'esposizione principale.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2022 ore 16:47

Comunque Lightroom è molto efficiente e generalmente mi cancella da solo quasi tutti gli hotpixel, cosa che non fa DDP il raw developer di Canon

avatarjunior
inviato il 02 Settembre 2022 ore 17:44

Grazie Andrea, avevo dimenticato che il dark frame avviene a diaframma chiuso, chissà se sopravviverà il porcellana a questa notizia MrGreen il metodo che mi suggerisci è interessante ma a me serve fare esposizioni molto lunghe continue per un mio progetto personale.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2022 ore 20:10

Andrea ho una domanda, dato che uso anche io Lightroom. Cosa intendo quando dici che Lightroom fa un buon lavoro nel cancellarti gli hot pixels? È un operazione che fa in automatico in fase di importazione?

Io ho sempre il noise reduction attivato sulla mia Sony, e di conseguenza l'attesa doppia per ogni lunga esposizione...

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2022 ore 8:54

Gianluca:
Ho notato questo: se apro un RAW di una lunga esposizione diciamo 3 minuti in estate con DPP (il converter raw della Canon) vedo poniamo una decina di hotpixel, se lo stesso RAW lo apro con Lightroom io di hotpixel ne vedo solo 1 o 2. Perché? Non lo so sarà il diverso algoritmo di demosaicizzazione.
Io la LENR con la Canon 5DmkIV ho smesso di usarla per le esposizioni che faccio io che durano al massimo 2 o 3 o 4 minuti (se necessario le ripeto dopo aver lasciato raffreddare la macchina). La LENR la usavo con la prima ApsC Canon che era la 60D. Ho smesso di usarla perché Bubu, qui su Juza, mi ha detto che con le attuali FF Canon il read-noise è così limitato da rendere inutile la sottrazione del dark frame. Comunque ho fatto una prova: lasciando il tappo sulla macchina ho fatto prima un esposizione di 6 minuti con la LENR. Poi ho spento la macchina e lasciata raffreddare. Infine ho rifatto una esposizione di 6 minuti con il tappo all'obiettivo ma senza la LENR. Ho aperto entrambi i file su Lightroom ed ho portato ad entrambi il cursore esposizione a +5 (altrimenti vedi nulla essendo neri) e li ho confrontati, praticamente non c'era differenza anzi forse era meglio il file senza la LENR.
Questo però vale per la mia macchina, ognuno dovrebbe fare la prova con la sua. Tornando agli hotpixel ed al thermal noise dicono che le Sony essendo il corpo macchina piccolo ed avendo lo stabilizzatore sul sensore dissipino male il calore, sarebbe questo il motivo per cui tempo fa era nata una contestazione vs Sony che dicevano "cucinasse" i RAW e facendolo si mangiasse le stelle (ai tempi della A7Rii) Se questo sia vero ancora oggi non sono in grado di dirlo, pare cmq che Sony i RAW li cucini ancora, come del resto fa Fuji. Di solito chi fa astro non le usa mi risulta. Qui si può trovare una discussione di Bubu che ha fatto delle prove sui RAW di molte macchine.

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2022 ore 9:16

Più generalmente parlando.
Cone mi ha detto Bubu ed ho verificato con Canon 5DmkIV oggi il read noise è molto contenuto.
Il disturbo che si nota nelle esposizioni notturne (prescindiamo dagli hotpixel) non è read-noise ma è shot-noise. Lo shot noise non lo togli con la sottrazione del dark frame operata tramite la LENR o fatta manualmente su Photoshop, quella elimina il rumore sistemico cioè quello che si presenta sempre nello stesso punto del sensore.
Invece lo shot noise è il rumore intrinseco dato dalla distribuzione della luce che cade sul sensore ed ha una distribuzione casuale, ragione per cui sottrargli un dark frame non gli fa una cippa.
Per ridurre lo shot noise esistono due strategie che sono poi la stessa: aumentare il tempo di esposizione in modo da fare arrivare maggiore luce al sensore e diminuire le differenze di distribuzione dei fotoni (un po' come osservare l'asfalto quando inizia a piovere, all'inizio vediamo macchie di asfalto bagnate dalle gocce ed altre ancora asciutte se guardiamo dopo qualche decina di secondi l'asfalto si sarà uniformato e sarà bagnato in ogni punto).
Per fare arrivare più luce ad ogni sensel o aumento il tempo di esposizione portandolo ad es. da 30" a 360" con esposizione unica oppure ad es. facendo 6 esposizioni da 60" intervallate da 20" a camera spenta per raffreddarla, e poi i sei scatti li uniamo come livelli mediandoli in Photoshop. Così facendo ad es. il cielo diventa bello "liscio" ma si mediano anche le strisce delle stelle (strisce che comunque sono intervallate da segmenti che rappresentano gli intervalli a camera spenta). Le stelle le si possono riaggiungere con altri metodi selezionandole e riaggiungedole con livello "lighter".

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2022 ore 9:21

Chi invece voglia le stelle puntiformi è obbligato ad usare alti ISO e scatti di pochissimi secondi o anche meno di un secondo, ma in questo modo lo shot noise è altissimo. Per ridurlo può solo fare due esposizioni una ad alti iso per il cielo ed una lunga a bassi iso per il paesaggio. Oppure usare astroinseguitore per il cielo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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