| inviato il 03 Maggio 2022 ore 18:15
Io per prima cosa misurerei con esposimetro esterno a luce incidente sui soggetti. Il nero resta nero, il bianco bianco. Si puo' vedere poi questa misura quanto si discosta da quella in luce riflessa sui bianchi della suora, in modo che non escano bruciati. Essendo un set, in questo caso si puo' intervenire anche sull'illuminazione.. |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 8:03
@D4 alla buona: ISO 100 della tua Canon potrebbero corrispondere a ISO 150 (numero a caso) della Fuji della tua compagna. Se usaste lo stesso obiettivo sulle due macchine vedreste che (allo stesso ISO) EV varia (fotografando ad esempio una parete biancastra omogenea e usando la stessa modalità di esposizione). REI e SOS sono due modi di definire scale ISO perfettamente riconosciute dagli organi competenti. Ci sono fotografi che accusano il campo SOS di inganno perché un 12800 ISO Fuji potrebbe essere un 8000 ISO Canon. Dopodiché il fotografo Fuji asserisce che gli alti ISO sono meno rumorosi di quelli Canon e il fotografo Canon lo accusa di non capire niente! Se hai tempo: www.dpreview.com/forums/post/65206798 REI e SOS passano attraverso JPG. DxO invece satura il sensore in raw senza obiettivo. I valori ISO DxO in pratica non servono perché non sono riportati da nessuna macchina. Queste complicazioni sono legate al famoso grigio medio con 18% di di riflettanza, eredità delle pellicole. Grigio medio in JPEG RGB è (127, 127, 127). Negli EXIF estesi citano la modalità ISO. |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 9:31
@Lastprince “ domanda : qua dove esponete ? „ Prima di vedere il video di Davide, ti avrei detto misurazione spot sul vestito della sposa. Oggi ti dico sul muro sempre con misurazione spot, e compensando di 1 / 2 stop. Ecco perché vi dico che il suo video, non è legge, ma è stato fonte di riflessione su quello che facevo @Valgrassi Molto interessante, non mancherò di leggere il post su dpreview. Effettivamente avevo notato in generale qualche differenza, ho anche notato che a parità di tempo diaframma ed iso, le foto della fuji mi sembrano sempre un pelo più scure. Ma avevo addebitato questo "errore" al tipo di esposizione, visto che come dicevo anche prima, amo foto un pò più luminose e anche con la 80D mi sembrano sempre un pelo scure. |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 9:34
@D4 1/2 stop è poco, il vestito diventa troppo scuro |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 9:36
@Franco Pastorino Ho scritto male intendevo 1 o 2 stop insomma in quel range |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 9:43
"...perché ho visto più volte professionisti usarlo nei paesaggi..." Riferendomi a quento ho scritto sopra, se fotografi dei paesaggi in condizioni di luce non standard, ad esempio al tramonto inoltrato o all'alba, o se ci sono serie dominanti, di qualsiasi origine esse siano, farsi il profilo di conversione del RAW col Color Checker per quella precisa condizione luminosa, può aiutare a rendere meglio i colori del momento. Ma così si va a spaccare il capello in quattro, teoricamente la procedura è corretta, ma io dubito che il gioco, il lavoro, valga la candela, io provai anni fa ma poi lasciai perdere. |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 11:35
Quando si fotografava sulla costosa pellicola, basti pensare anche a formati come il 10x12vm. o superiori, azzeccare l"esposizione al primo colpo era importantissimo, perché il controllo poteva esser fatto a distanza di tempo e comunque il momento era passato o bisognava riallestire il set, sempre parzialmente lasciato in essere per i motivi succitati. Oggi, col bracketing ed il controllo immediato, è diventato privo di senso pratico, restando in passatempo tanto per giocare con l'esposimetro esterno, che alcuni reputano fare molto " fichi". Discuterne si può, certamente, perché la discussione rafforza o dovrebbe rafforzare le nostre capacità dialettiche. Ma ai fini fotografici potremmo discutere anche delle caratteristiche peculiari delle migrazioni dei coleotteri nella Cina meridionale. |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 16:06
@Alessandro Pollastrini “ Ma così si va a spaccare il capello in quattro, teoricamente la procedura è corretta, ma io dubito che il gioco, il lavoro, valga la candela, io provai anni fa ma poi lasciai perdere. „ mi hai pienamente confermato quello che pensavo |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 11:28
@D4 ritorniamo al grande Hasinoff perché il grafico di dx è decisivo per la tua crescita nei riguardi della esposizione.
Se osservi attentamente vedi che a circa 7 bit (cioè 2^7=128) non c'e Non-Invarianza che tenga. Su una macchina che acquisisca a 14 bit sarebbe 512. Questi valori RAW segnano dove il rumore passa da soltanto quello del sensore (al 99%...) alla composizione del rumore del sensore col rumore della luce in sé (quando è registrata!). Il rumore generato dal sensore si chiama read noise, quello statistico della luce shot noise. I due rumori non si sommano linearmente bensì quadraticamente. Un modo alto di dire che il rumore totale è l'ipotenusa di un triangolo rettangolo dove i cateti sono read noise e shot noise (Pitagora). Si sa che l'ipotenusa assomiglia in lunghezza al cateto più lungo. La priorità di una esposizione dovrebbe essere (in raw) massimizzare la qualità in quanto SNR (rapporto segnale/rumore). Dal grafico di sx vedi che SNR è direttamente proporzionale a S in bassa luce. È il motivo per cui uno ricorre a una FF piuttosto che ad una m4/3 che ha metà SNR in bassa luce (anche: ad alti ISO necessari). Per quelli che rischiarano le ombre in PP: non migliorano SNR. È un'operazione al limite per vecchi sensori non ISO-Invarianti, più fattibile con sensori moderni, dove però gli ISO sono ormai soggetti a due amplificazioni diverse (ISO dual gain). Morale: riprendere le ombre solo per rimediare a un'errata esposizione, intendiamoci, se si dà importanza alla "pulizia" dell'immagine. |
| inviato il 18 Maggio 2022 ore 5:35
@Leo visto che hai la fortuna di vivere in Francia (e ti sei pure schivato la LP...) lascia che ti prenda bonariamente in giro e che sentenzi dall'alto della mia onniscienza (?!): il tuo esprit de finesse è superiore al tuo esprit de géométrie. Diciamo che hai idee fotometriche confuse in testa, testimoniate dal tuo ultimo post, una boutade a tutti gli effetti... |
| inviato il 18 Maggio 2022 ore 8:09
Non so cosa te lo fa pensare ma non ho affatto le idee confuse, ho dato solo qualche idee generali molto sommarie e soprattutto pratiche... ma se sapessi quanto me ne frego della fotometria Valgrassi, è un male necessario da impare (che poi è semplicissimo e libri sono là per questo) e poi sfruttare a piacere, roba di base inutile tirarla per le lunghe, ma lo so che ci sono alcuni che ci si sollazzano nella teoria (3d interi per sapere se bisogna esporre a dx o no, ecc...) visto che è più facile che la pratica, che riuscire una buona foto, come dicevo per me è una questione leggttima solo per i principianti (che al limite vorrebbero chiarimenti su quel che hanno imparato nei libri) per gli altri che hanno già le basi io dico provate, scattate, fotografate e trovate la vostra "strada", la giusta esposizione é la vostra, quella che volete ottenere...alla fina siamo ingegneri o fotografi? |
| inviato il 18 Maggio 2022 ore 10:05
La maggior parte degli intervenuti in questa discussione, compreso me, ha (o crede di avere) un'idea chiara su cosa significhi "corretta esposizione". Ma chi è entrato qui cercando di capire cosa significa esporre correttamente, che idea si è fatto? Questa foto ha oppure non ha una "corretta esposizione"?
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| inviato il 18 Maggio 2022 ore 10:26
Già la questione era "come esporre correttamente" che non è lo stesso che esporre giusto...insomma nei 2 casi una questione molto generale e ambigua , per sapere come esporre correttamente in termini tecnici questo si trova dappertutto libri, web, ecc...bisogna rispiegare come sono tarati gli esposimetri, il grigio a 18%, la luce incidente e riflessa e tutto il tralàlà che abbiamo ripetuto 1000 volte, io trovo più interessante discutere della "giusta" esposizione in maniera più soggettiva...dopo 40 anni di foto la tecnica non mi interessa più è la foto che m'interessa e voglio dare solo consigli d'esperienza pratica per il resto rinvio ai libri, non me ne frega assolutamente niente delle misure, test, ecc.... E i consigli pratici li ho dati sopra, io quando voglio essere sicuro al 100% di avere un'esposizione corretta come per esempio per riprodurre quadri, disegni, ecc..o anche altri soggetti come paesaggi, ritratti, ecc..uso la misura della luce incidente o il cartoncino kodak 18%, poi nella pratica quotidiana cerco le zone di luminosità media come dicevo sopra e poi correggo in funzione del risultato che voglio ottenere o anche mi affido semplicemente all'esposimetro regolato in misura media ponderata centrale e il correttore d'esposizione, poi se sbaglio l'esposizione (putroppo mi succede ancora dopo 40 anni di pratica, per fretta o nella fuga dell'azione) non è un dramma come lo era per le diapositive (che dovevi cestinare) piccoli errori si possono recuperare allo sviluppo del raw senza perdita di qualità....ecco tutto, è semplicissimo...che ci andiamo cercando la fotometria, sensitometria, ecc...con un po di pratica e di esperienza si può persino esporre a occhio senza usare l'esposimetro lo facevo già in analogico allora figuriamoci in digitale con il margine d'errore che permettono i raw |
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