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Nessuno ha mai provato la tecnica "dell'obiettivo invertito" per fare macrofotografia "spinta"? Io volevo provare ma volevo prima qualche parere di qualcuno che ha già sperimentato. Sono tutto orecchie!
Quando parecchi anni fà usavo l'analogica utilizzavo questo sistema con un 50 mm invertito, perdi ovviamente l'automatismo del diaframma, e lavori in "stop down" cioè alla progressiva chiusura del diaframma diminuisce la quantità di luce della scena. Per la messa a fuoco devi agire spostando avanti/indietro l'insieme corpo macchina obiettivo. L'ausilio di una staffa è imprescindibile. Per quanto riguarda il fattore di ingrandimento con un 50 invertito il rapporto era quasi 1:1,5. Tieni presente che arrivi vicino al soggetto di qualche centimetro.
L'ho scritto. Quando scatti normalmente con una reflex la chiusura del diaframma non ha ripercussioni sulla luminosità della scena che vedi nel mirino. Se usi il pulsante della valutazione della profondità di campo vedi che la scena si oscura progressivamente alla chiusura del diaframma. Con l'obettivo invertito lavori in questo modo. Quindi la difficoltà non è trascurabile sapendo che hai pochi mm come profondità di campo e quindi devi utilizzare almeno diaframma da f11 in su. Con un pò do pratica si può fare ma su soggetti pressochè immobili perchè la distanza di lavoro è estremamente ravvicinata.
No, tutt'altro. La qualità migliora, c'è anche una ragione tecnica a supporto che però non ricordo. Comunque la resa di un obiettivo usato invertito è superiore alla resa del medesimo utilizzato normalmente.
Quoto massimo e alemaf, usare l'ottica invertita porta ad ottimi risultati con i seguenti limiti: - devi avere la ghiera del diaframma sull'ottica - l'inquadratura è vincolata dalla messa a fuoco, nel senso che per mettere a fuoco devi (come correttamente indicato da massimo) avvicinarti\allontanarti, non puoi comporre e poi mettere a fuoco. - ti trovi parecchio vicino al soggetto, con potenziali problemi di illuminazione.
Detto questo la qualità è ottima, la spesa praticamente nulla ed inoltre aggiungi una possibilità macro al tuo corredo con l'ingombro di un anello, senza portare un'ottica in più. Chiaramente se vuoi fare macro seriamente ti serve un'ottica dedicata, ma se già hai un'ottica con la ghiera dei diaframmi e vuoi mettere un piede nel mondo macro senza fare male al portafoglio invertire l'ottica è un'ottima idea.
. Solitamente oltre f11 e ad ingrandimenti elevati (2-3-4x) si ha una perdita notevole di qualità dovuta alla diffrazione (da 1:1 in su il diaframma reale è maggiore di quello che imposti, da questo deriva che la diffrazione, a 3x, si nota molto a f16)
Ora utilizzo un sistema diverso, semplificato ma più efficace, composto da: - Canon 40D - Due set di tubi di prolunga senza automatismi - Anello di inversione eos-filetto49mm - Pentax-m smc 50 f1.7 - Flash Yongnuo yn-565ex montato sulla slitta della macchina - Diffusore artigianale costruito con cartone, carta stagnola, colla a caldo, carta forno e scotch
Io avevo preso un anello da 58mm per sfruttare in qualche modo il vecchio 18-55. Effettivamente si riescono ad ottenere ingrandimenti incredibili anche se si perde il controllo del diaframma. O meglio, per chiuderlo un po' è sufficiente: montare l'obiettivo normalmente (non invertito); accendere la reflex ed impostare in Av il diaframma voluto; premere il tasto di anteprima della PDC; mantenendo il tasto premuto si stacca brutalmente l'obiettivo e lo si usa invertito.
Il risultato è che il diaframma resta chiuso al valore desiderato. Si riaprirà a tutta apertura al successivo collegamento alla reflex.
In alternativa, se si ha tanta manualità, per mantenere il controllo sul diframma si può provare a fare questo:
P.S.: se ti interessa fare qualche prova con l'anello e il 18-55 contattami in MP, normalmente nel weekend sono a Cremona
ciao a tutti, una info. Ma solo con obiettivo invertito si riduce la distanza di maf oppure c'è già un ingrandimento? consigliate l'accoppiata con i tubi di prolunga?
“ Ma solo con obiettivo invertito si riduce la distanza di maf oppure c'è già un ingrandimento? „
Sinceramente non so come si calcoli la lunghezza focale di un obiettivo invertito, comunque la distanza di MAF risulta essere già molto ridotta e gli ingrandimenti molto elevati (RI>1) soprattutto se l'obiettivo invertito è grandangolare. Già è difficile gestire un obiettivo invertito, abbinarlo ai tubi di prolunga mi sembra eccessivo... se non improponibile
se vi interessa, per tenere gli automatismi anche su obbiettivi invertiti ccon contatti ci sono vari adattatori( uno lo fa la meike, ma ce ne sono anche di altre marche) che portano i contatti dell'obbiettivo a quelli della macchina trammite due anelli con un filo a spirale come questo: qui
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