| inviato il 05 Aprile 2022 ore 14:01
in giro vedo cartoncini grigi che costano 10 euro...altri che costano quasi 70 euro...qualcuno sa dirmi che differenza ci può essere?? Quelli più costosi forniscono un'esposizione più vicina alla perfezione? |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 14:08
Ci sono cartoncini che: - sono di un colore assolutamente neutro. In termini RGB, significa R=G=B. E vanno bene per il WB. - hanno un grigio che riflette il 18% della luce incidente ma possono non essere di colore perfettamente neutro. E vanno bene per il calcolo dell'esposizione. - hanno entrambe le caratteristiche - sono di brand famosi (uno per tutti Kodak) e quindi costano di più… |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 14:11
Non saprei risponderti, ma ricordo che qualche anno fa un noto fotografo milanese mi suggerì di evitare quegli acquisti e di tarare i grigi misurandone un gradiente dall'asfalto stradale. Io gli chiesi: "quale tipo di asfalto? Quello fresco, quello recente, quello più vecchio?" (visto che i grigi delle mescole cambiano col passare del tempo), e lui non seppe rispondermi, o non volle farlo... Prova a fartelo da te, con Photoshop, campendo un riquadro di grigio intermedio e poi te lo fai stampare su carta ruvida spessa. Lo incolli su di un supporto rigido e te lo porti dietro per le uscite fotografiche. Ci sarebbe anche la questione della temperatura da considerare (grigi freddi o grigi caldi), ma quella dipende dalle condizioni di scatto (luci, ambiente, altre cromie in gioco...) |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 14:48
ah ok grazie, quindi quelli più costosi sono sia perfettamente neutri sia riflettono esattamente il 18 % della luce? |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 14:55
Se il cartoncino non è opaco ma riflettente, la quantità di grigio che misurerà la tua fotocamera includerà anche del bianco o delle frequenze di grigio più chiare. Tu sei in grado di rintanarti nell'angolo giusto per fare quel tipo di misurazione con un cartoncino con quelle specifiche così precise? Io no Non ne avrei il tempo e nemmeno la voglia. |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 16:10
poi, alcuni colori virano nel tempo.. alcuni cartoncini sono piu' stabili di altri. Conta anche il tipo di satinatura e di supporto. La scatoletta sigillata ed apribile a portafogli costa di piu' del semplice cartoncino imbustato. Io ho provato a lavorare con un colore campione raee. Il campionario completo costa una decina di euro. In qualche modo funziona, anche se e' troppo lucido e viene influenzato dai riflessi. Se scatti una foto del colore e provi a misurare in Ps l'uniformita' del colore registrato vedi che la differenza risulta importante. Non dimenticare che basta una ditata sulla tacca colore del cartoncino per falsare la misura... |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 16:39
Certo che quello più costoso è più curato ma considera anche che pure quello invecchia. Quindi se ne fai un uso professionale, vai direttamente su quello buono (il più noto ha cambiato nome del brand e si trova qualche rimasuglio a metà prezzo della vecchia produzione), altrimenti prendi pure la cinesata. Detto questo, nel caso di quello "bono", valuta che è venduto in accoppiata con il panel colore che serve anche ad altro. E quindi nel caso la maggior spesa si giustifica ancor di più. In bici porto la cinesata per tarare lo scatto IR. Quando sono comodo e mi va uso il panel "bono". |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 17:05
Comunque se ti serve per la misura della luce incidente ormai ci sono delle APP per smartphone abbastanza precise da essere utilizzabili (le ho potute testare personalmente e confrontarle con il mio cartoncino kodak anche se vecchio di 20 anni ), se é per misurare la WB meglio una carta ColorChecker. Effettivamente come altri utenti hanno già detto sopra la differenza di prezzo si giustifica col fatto di una perfetta neutralità che lo rende compatibile con la misura della WB e perché le caratteristiche di luminanza e colore restano inalterate col tempo. |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 17:07
“ Comunque se ti serve per la misura della luce incidente ormai ci sono delle APP per smartphone abbastanza precise „ Quali sono queste APP e come funzionano? Cosa devi fare in pratica? Grazie |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 17:09
il nome non lo ricordo l'avevo sul vecchio smarphone ( e poi ce ne sono tante) ma sono APP che fanno da esposimetro e che propongono i 2 metodi di misura, incidente e riflessa a scelta...basta cercare su Google Play o AppStore "esposimetro luce incidente" e leggere i commenti degli utilizzatori per trovare quello più efficace e senza pub. |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 17:14
“ propongono i 2 metodi di misura, incidente e riflessa „ per scatti naturalistici ad animali e uccelli quale metodo è meglio tra incidente e riflessa? |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 18:22
A parte che le macchine moderne lavorano benissimo anche senza cartoncino, questo, se dovesse servire per l'esposizione ( ma perché mai?) potrà essere sostituito da un cartone da imballaggio. Per il bilanciamento del bianco il classico foglio A4 andrà benissimo, sempre che serva a qualcosa, vista la perfezione delle macchine ed 8l fatto che le prove sono gratis e se ne possono fare quante se ne vuole |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 18:32
schematizzando la misura della luce incidente misura la sorgente luminosa indipendentemente dal fattore di riflessione del soggetto e a questo titolo é di una precisione assoluta ma non si puo utilizzare in tutte le situazioni. La misura della luce incidente é utile in condizioni di luce "normale" (sorgente luminosa davanti al soggetto) quando i soggetti sono molto chiari o molto scuri, insomma quando la luminosità del soggetto si scarta dal grigio medio 18% con quale sono calibrati gli esposimetri a luce riflessa delle fotocamere, in questi casi (per esemppio un airone o un cigno bianchi, o un corvo o un gorilla neri..ecc...oppure con soggetti chiari su fondo scuro o viceversa, o in studio in luce controllata) la misura della luce incidente permette d'ottenere un'esposizione corretta (invece di una sotto-esposizione dei soggetti chiari e una sovra-esposizione dei soggetti scuri) in altre situzioni di luce come dei soggetti in controluce per esempio é inutilizzabile...in tutti i casi scattando in raw e usando il correttore d'esposizione con un po d'esperienza la misura della luce incidente é raramente indispensalile. www.nadir.it/tecnica/MISURARE_LUCE/misur-luce.htm |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 18:36
Per il bianco mi consigliavano il tappo del barattolo della Nutella, che ha una pasta bilanciata, né troppo fredda né troppo calda, ma io concordo sul fatto che le misurazioni di bianco e grigio siano quasi superflue laddove si possono correggere le discromie in PP senza troppa fatica o perdite di tempo. |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 18:50
“ ah ok grazie, quindi quelli più costosi sono sia perfettamente neutri sia riflettono esattamente il 18 % della luce? „ C'è scritto sulle specifiche di ogni prodotto (serio). Dipende da cosa devi fare. Un grigio davvero neutro e stabile ti serve soprattutto se hai necessità di tarare il bianco con grande precisione. Ad es. in lavori di riproduzione. A dire il vero una soluzione più sicura sarebbe un colorchecker con 128 tacche e un sw che ti crea il profilo camera di quella particolare illuminazione. Ma ha senso solo per usi piuttosto specialistici. Ad un cartoncino 18%, preferirei un buon esposimetro a luce incidente. Molto più comodo e preciso. E ci sono dei modelli vintage straordinari che trovi anche usati, tipo il Gossen Lunasix. Un must have… |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |