| inviato il 27 Marzo 2022 ore 17:48
Quando sento parlare di Pentax MX entro in modalità amarcord e lacrimuccia.
Fine anni 70 Arrampicavo con la MX al collo.
Non mi importa se si fanno buone dia anche con altre marche, la MX era troppo bella.
Poco amore invece con la ME |
| inviato il 27 Marzo 2022 ore 17:53
Amo la Pentax MX, per me la migliore reflex |
| inviato il 27 Marzo 2022 ore 18:03
Anche se non la uso più la Mx la tengo in corredo per ricordo, comperata nell'ottantuno con winder, 28/2.8 , 300/4 e 100/4 bellow,
tutto originale e tutto nuovo. |
| inviato il 27 Marzo 2022 ore 19:58
Nulla di strano. La Praktica era erede di una lunga dinastia di Zeiss Jena e le ottiche erano al top. Il 180mm per la Pentacon SIX era magnifico e non temeva confronti, come il Jena 80/1,8 o il 135/4.
Dove cadeva l'asino era nella meccanica. L'ultima macchina degna del blasone fu la Pentacon Super. Poi pian piano si iniziò ad economizzare . Comunque le reflex 35mm restarono abbastanza affidabili. E le Practika inventarono la trasmissione elettrica del diaframma in sostituzione della meccanica. Però quando abbandonarono l'innesto a vite per quello a baionetta passarono anche alla macchina elettronica e trovarne una che funzionasse diventò un impresa. Fu l'inizio delle fine. La Pentax MX come meccanica è superiore alla Pratica, basta avanzare la leva di carica, guardare nel mirino o scattare per rendersene conto . La combinazione ideale sarebbe stata Pentax MX e obbiettivi Pentacon |
| inviato il 27 Marzo 2022 ore 20:01
“ Però i puristi le snobbavano perché dicevano che non erano delle vere ottiche Nikon e che la sigla E stava per economicheMrGreen „ Beh, nn era solo una questione di "purismo".
Già come differenza di peso fra il 50mm, f.1.8 AI e 50mm.f.1.8 E (praticamente coetanei visto che il primo era del 1978 e l'altro del '79) c'erano 65gr. sui 220 del AI. A qualcosa saranno pure corrisposti quei grammi in più.
La motivazione del lancio della serie E, era di strettamente rivolta alla conquista di una fetta di utenti "non reflex" che avrebbero così potuto ampliare il loro rapporto con la fotografia:
"La Nippon Kogaku, come anche altre case, progettò la Nikon EM, macchine di impostazione strettamente automatica, proprio per venire incontro alle esigenze delle persone abituate ad usare le instamatic o le Polaroid."
Poi è chiaro che non dipenda solo dalla differenza di peso la resa in assoluto dell'obiettivo ma se la costruzione era su altro standard anche la qualità evidentemente sarà stata diversa.
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| inviato il 27 Marzo 2022 ore 20:38
Aehm... piccola precisazione...
La Nikon EM non è una macchina "di impostazione strettamente automatica"... è a priorità diaframmi.
Strettamente automatica è la Canon T50... o la Olympus Trip 35 (giusto per fare due esempi)
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| inviato il 27 Marzo 2022 ore 21:24
“ - Per Dynola: Devo dissentire parzialmente con la tua affermazione. Infatti, a parte la Praktica BCA (automatica), la Praktica BC1 (meccanica tedesca ed elettronica giapponese) si dimostrò nel tempo una reflex automatica e manuale ben progettata e costruita molto affidabile, dalle ottime prestazioni e risultati. „
fu appunto con B100 e B200 e il passaggio alla nuova baionetta che l'affidabilità (soprattutto dell'elettronica) salutò gli affezionati del marchio, abituati troppo bene dalle varie MTL a vite......vissuto sulla mia pelle... |
| inviato il 27 Marzo 2022 ore 22:19
Per Dynola: Da quanto appreso, la Pentacon in merito ai modelli Praktica B100 e B200 elaborò da sé la parte elettronica, che purtroppo non si rivelò all'altezza delle aspettative. Dopo tale insuccesso, per quanto riguarda la progettazione dei successivi modelli Praktica BCA e BC1, oltre a perfezione la parte meccanica la Pentacon stipulò un accordo con la giapponese NEC per la fornitura della componente elettronica. Il risultato fu la creazione di due valide reflex, purtroppo ingiustamente sottovalutare. |
| inviato il 28 Marzo 2022 ore 7:04
“ La Nikon EM non è una macchina "di impostazione strettamente automatica"... è a priorità diaframmi „
Certo.
La dicitura virgolettata (non mia) l'ho tratta da una descrizione di altri della fotocamera.
D'altronde anche Nadir Magazine la descrive in termini simili:
“la Nikon EM è ufficialmente un apparecchio solamente automatico (ma con tre sistemi per alterarne l'esposizione qualora occorra). Al posto della ghiera dei tempi si trova un selettore delle funzioni con tre posizioni: automatismo (AUTO), il tempo di scatto meccanico da usare qualora le pile siano scariche od impieghiate un lampeggiatore che non sia l'SB-E (M90), e la posa B (B).”
Poi, e specialmente perché il barilotto dell'obiettivo è dotato di ghiera dei diaframmi -ovviamente da impostare- è chiaro che la fotocamera non può essere “completamente” automatica.
PS.
A ben precisare anche la Olympus Trip 35, volendo, dispone di priorità di diaframmi, ovviamente oltre all'"automatico", nel caso di utilizzo col flash.
In ogni caso, allora, si parlava spesso di "automatico" in termini generici in contrapposizione alla consuetudine di scelta del binomio tempo/diaframma, già a cominciare in casa Nikon dalla Nikkormat EL:
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| inviato il 28 Marzo 2022 ore 9:00
“ Strettamente automatica è la Canon T50... „
Per la precisione, anche in questo caso riporto quanto asserisce Wikipedia
"Questa fotocamera (cfr.Canon T50) ha una vocazione prettamente amatoriale, infatti presenta solo l'esposizione automatica programmata ed un solo tempo manuale: 1/60 s (destinato principalmente all'uso del flash elettronico). Il passaggio da una modalità all'altra avviene tramite la ghiera di selezione dei diaframmi, posta sull'obiettivo: in posizione A (o AE) la macchina fotografica passa alla modalità programmata, mentre scegliendo un qualsiasi valore di diaframma l'apparecchio passa alla modalità manuale." |
user209843 | inviato il 28 Marzo 2022 ore 9:30
Sul finire degli anni '70 comprai la Pentax MX e da lì costruii un corredo composto da: 20 mm f/4, 28 mm f/2, 50 mm f/1,7, 100mm Macro f/4, 300 mm Star f/4, un amore mai sopito, oggi ho ancora un esemplare di quella macchina (purtroppo non la mia dell'epoca) con 50 mm f/1,7 e 28 mm f/2,8 con la quale mi concedo qualche rullino di dia all'anno! |
| inviato il 28 Marzo 2022 ore 10:16
Voi siete responsabili nel caso mi tornasse voglia di tornare alle meravigliose DIA complicando la mia senile vita.
SAPPIATELO |
| inviato il 28 Marzo 2022 ore 10:24
la qualità d'immagine in ambito analogico è circoscritta alla pellicola(e successivo trattamento) e all' obiettivo che viene utilizzato, fine .
il corpo macchina incide solo nelle "facilitazioni" allo scatto,
ad esempio avere un bel mirino o un esposimetro affidabile ,sono dei plus non disprezzabili |
| inviato il 28 Marzo 2022 ore 10:25
“ Voi siete responsabili nel caso mi tornasse voglia di tornare alle meravigliose DIA complicando la mia senile vita. SAPPIATELO „
La verità è che questi giovanotti se ne infischiano di noi vecchietti, pardon diversamente giovani! |
| inviato il 28 Marzo 2022 ore 10:26
Fanno anche bene |
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