| inviato il 08 Marzo 2022 ore 9:50
Volevo sapere la differenza tra pellicola ilford HP5 400 iso e la ilford DELTA 400 iso. Quale è più contrastata? |
| inviato il 08 Marzo 2022 ore 10:03
La HP5 è la regina del basso contrasto (utile in fase di stampa) ma molto (tutto) dipende da come viene sviluppata... Tra le due opterei per la Delta 400 soprattutto se poi la destinazione è la scansione. |
| inviato il 08 Marzo 2022 ore 10:49
La HP5 sul sito Ilford è data come "medio contrasto": www.ilfordphoto.com/hp5-plus-35mm ma non la conosco quindi non ti so dire la mia esperienza personale. Riguardo alla Delta 400 invece il sito Ilford non dà indicazioni descrittive sintetiche riguardo al contrasto: www.ilfordphoto.com/delta-400-professional-35mm In entrambi i casi comunque guardando i data sheet si troveranno sicuramente maggiori informazioni, sempre tenendo comunque dei chimici e tecniche di sviluppo che incidono in maniera sensibile. |
| inviato il 08 Marzo 2022 ore 14:34
Il contrasto dipende dall'esposizione e dallo sviluppo, impossibile comparare. La hp5 forse tollera un pò meglio le esposizioni generose. La hp5 ha una grana più grossa e definita, la delta più fine e morbida. La scelta la farei li, specie in 135. |
| inviato il 08 Marzo 2022 ore 15:08
“ Il contrasto dipende dall'esposizione e dallo sviluppo, impossibile comparare. „ Beh non è proprio così; come tutti abbiamo affermato lo sviluppo influenza il contrasto ma comunque ogni pellicola ha delle specifiche caratteristiche che la differenziano dalle altre, quindi ne esistono alcune che di base hanno un contrasto più elevato e altre che ce l'hanno più basso. |
| inviato il 08 Marzo 2022 ore 15:48
Anni fa, quando fotografavo a pellicola io, la HP5 era poco contrasta rispetto alla nuova Delta 400. Minor contrasto= stampe migliori ma solo se uno sa stampare bene, mentre se stampa male, una pellicola più contrastata gli fa fare foto più brillanti, ma con problematiche dietro l'angolo, bianchi strinati ed ombre tappate. L'HP5 spesso la tiravo a 800 ASA e la sviluppavo in AGFA RODINAL 1 +50, 12 minuti a 20°C, colpetti appena messo lo sviluppo nella tank Patterson, agitazione tutto il primo minuto e poi due inversioni al minuto. Forniva un contrasto medio, con grana fine e bella secca, nitida. La Delta 400, per i miei gusti, era troppo contrasta e troppo densa, io il contrasto lo davo fondamentalmente con la carta e non con la pellicola. Smisi di stampare in chimico nel 2008. |
| inviato il 08 Marzo 2022 ore 15:54
Usando sempre lo stesso sviluppo, posso dire che anche con il microphen che è uno sviluppo compensativo, hp E Delta son ben distanziate, hp col microphen avere bianchi bianchi e neri neri con sviluppo standard è difficile ma spolvera una quantità di sfumature di grigio che e.l.james scansate mentre la delta perde sfumature ma risulta ben più decisa conngli stacchi, devo anche dire che nel mio piccolo con l'anzianità o dubbia conservazione hp è più longeva della delta rimanendo più coerente mentre la delta aumenta il contrasto e grana. Ovviamente se sl meglio delle condizioni come hanno detto alcuni la Delta ha una grana più fine e quindi risulta più dettagliata ... questo nella mia piccolissima esperienza. |
| inviato il 08 Marzo 2022 ore 17:53
@ diebu, In bn non esiste un processo standard, e mai svilupperei la delta e la hp5 nello stesso sviluppo con gli stessi tempi. La hp5 la sviluppo spesso in microphen 1+3 esponendola sui 320 iso, la delta in ddx 1+4 esponendola a 500 iso. La delta pela di più le alte luci, ma come contrasto per me siamo li. |
| inviato il 08 Marzo 2022 ore 18:07
Ma infatti non ho parlato di sviluppo standard. Non credo si possa negare che certe pellicole siano più contrastate di altre è altre viceversa lo siano di meno (sebbene poi con gli sviluppi si possano accentuare o attenuare le caratteristiche delle varie pellicole) e anche gli altri utenti intervenuti sopra pare che concordino su questo punto. |
| inviato il 08 Marzo 2022 ore 18:36
Assodato che con il B&W il contrasto te lo gestisci un po' come meglio ti aggrada io sceglierei in base ad altre esigenze. La HP5 è una 400 vecchia scuola, classica direi, quindi ha una grana che volendo può essere anche considerata piacevole ma è comunque molto evidente, inoltre poi il potere di risoluzione non è particolarmente alto. La Delta 400 invece è una emulsione più moderna, e che pertanto si avvale della tecnologia dei cosiddetti Granuli Tabulari, o T-Grains che dir si voglia, di conseguenza la grana è molto meno evidente, all'inizio si parlava di una grana uguale a quella delle 100 ASA della generazione precedente, ma non ne sono del tutto certo, sicuramente però ha una risoluzione molto alta, se non ricordo male dovrebbe essere intorno alle 180 coppie di linee/mm, un valore molto alto in termini assoluti, ed eccezionale per una 400 ASA. |
| inviato il 09 Marzo 2022 ore 8:02
".........ed eccezionale per una 400 ASA." Occhio che la maggiore risoluzione della D 400 non è gratis, la paghi in tre modi, ed a suo tempo io decisi di non usarla perché, a mio personalissimo avviso, la pagavo troppo cara: - maggiore densità di negativo, rispetto ad una omologa pellicola come risoluzione, ma di sensibilità più bassa - maggiore contrasto generale di una HP5, di una Kodak Tri X ed anche di una Delta 100 - e soprattutto, minore capacità di "tirare" la pellicola sugli 800 ASA, semplicemente perché tirando la pellicola in sviluppo, accentui il contrasto, che sulla D 400 è già alto. E poi resta la solita domanda di fondo: che se na fa uno di una risoluzione eccezionale su una pellicola da 35 mm? Con pellicole tipo la Kodak Tri X (400 ASA pure quella ed io la usavo molto, come l'HP5) si stampano degli A3, 30 x 40 cm, molto buoni come qualità mentre un A2, un 40 x60 cm, non viene bene con le pellicole 35 mm, nemmeno con una Pan F 50 ASA, perché il Rapporto di Riproduzione è troppo alto e l'immagine diventa piatta, non è un problema di risoluzione, è un problema di continuità tonale. Di stampa in crop, a pellicola 35 mm, ovviamente, manco se ne parla. E se sviluppi il negativo e lo scannerizzi, ammazzi l'immagine, gli dai delle accettate su tutto, risoluzione, gamma tonale, etc. Andare a cercare di fare stampe digitali serie, in formato nemmeno tanto grande, da scannerizzazione di pellicola 35 mm è una battaglia persa in partenza. Poi, ovviamente, uno i propri soldi e le proprie energie uno se li spende come gli pare. P.S.: Occhio a non sopravvalutarie la risoluzione in fotografia normale, non è il parametro più importante per la qualità d'immagine, e per nulla. Ed in digitale, rispetto alla pelllicola, lo è ancora meno, molto meno. |
| inviato il 09 Marzo 2022 ore 9:49
Che ti devo dire Alessandro, la risoluzione di una Delta 400 è eccezionale, e non solo per una 400 se dobbiamo dirla tutta, che poi la fotografia non sia solo risoluzione, per certi versi anche inutile... vedi il ritratto per esempio, sono d'accordo con te ma intanto, quantomeno su quel parametro, la Delta 400 è ineccepibile. Che poi ci siano pellicole 400 asa ben più duttili e malleabili della Delta, vedi la Tri-X, la HP5 e se vuoi anche la T-Max ok, posso essere d'accordo con te... ma non venirmi a dire che se trattata come si deve la Delta non dia risultati tranquillamente migliori delle succitate anche, e direi soprattutto, in termini di grana. Poi che un modesto 40x60 non venga bene neppure con una PanF che ti devo dire... se quel 40x60 lo esamini col loupe allora no, non viene bene di sicuro, ma se lo osservi appeso a un muro, e a settanta centimetri di distanza allora sarà perfetto! Ma questo non devo certo dirtelo io! |
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