| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 9:02
I giapponesi mi affascinano: sono un popolo che sa osservare con stupore anche cio' che gli occidentali riterrebbero banale. Seguo su Instagram alcuni fotografi del sol levante la cui splendida occupazione e' ritrarre candidamente, e con evidente minuziosa ricerca, angoli apparentemente insignificanti delle loro citta': vecchi negozi, case dall'aspetto dimesso, piccoli crocicchi stradali, sottopassi, passaggi a livello, minuscole stazioni ferroviarie, resti di costruzioni belliche, stradine secondarie, retri di edifici ed ogni cosa rifugga dal clamore dell'ostentazione metropolitana. Questo micromondo mi affascina, e devo confessare che trascorro piacevoli momenti della mia giornata perdendomi con loro tra i deliziosi, tranquillissimi vicoli e retrobottega di varie cittadine nipponiche. Ecco qualche link per chi fosse interessato. Vicoli, scorci e crocicchi www.instagram.com/yuji87/ www.instagram.com/acbattery www.instagram.com/kumachi.polar_bear www.instagram.com/rojiuranohidamari www.instagram.com/hiyan5151 Fronti di negozi www.instagram.com/storefronts.japan/ Resti nascosti di edifici bellici www.instagram.com/masahito.dai Stesso argomento ma con favolosa post stile cartoni giapponesi www.instagram.com/photono_gen Stesso argomento ma con foto d'epoca www.instagram.com/shoichi_kudo_aomori Stesso argomento, ma sulle ferrovie www.instagram.com/sanika12402 |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 9:09
Mancano i link |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 9:15
Fatto, grazie: così è il meglio che riesco a fare, ma da cellulare si vedevano, non so perchè...... Dopo anni qua dentro devo ancora capire perchè i link ad instagram funzionano sempre male.... |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 9:51
Non sono iscritto né a Instagram né a FB... Comunque un paio di anteprime me le hanno lasciate vedere. Alcune mi piacciono, altre le trovo un po' banali: "mira e scatta". E' vero che si tratta della città reale così com'è... un buon documento, ma per me finisce lì (non tutte, ovviamente). Però ne ho viste poche, quindi quello che dico è da prendere con le pinze. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 10:01
E io che credevo che i cavi elettrici fossero un problema tutto italiano... |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 10:29
E' il bello di queste foto: 100% mira e scatta. Niente fronzoli, tutto assolutamente spontaneo e genuino come i luoghi che ritraggono. Per me questo e' IL MASSIMO del reportage metropolitano !!! |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 10:37
Ma sì, perché no. Per noi sono luoghi nuovi, ma chissà se per loro sono altrettanto interessanti. Se facessi la stessa cosa nella mia città, mi verrebbe voglia di buttare tutte le foto nel cestino. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 11:18
Bè a Milano tanti fanno foto anche di questo tipo. Probabilmente dipende dal luogo e dalla finalità Però devo dire che questo topic si collega bene all'altro sui social, su instagram c'è tanta buona fotografia, va solo cercata |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 11:26
E' un vero peccato che la maggior parte dei social siano finiti nelle mani di Montezucchero & co. Probabilmente mi perdo qualcosa, ma non ho nessuna intenzione di contribuire alla crescita del suo potere Scusate per l'OT |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 11:40
Una delle limitazioni che affliggono noi fotocaxxoamatori è la ricerca dello straordinario, dell'esotico ecc. Che poi straordinario ed esotico non è considerato i miliardi di miliardi di fotografie riprese. Questa limitazione ci impedisce di fotografare vicino casa nostra. Questi fotografi japs lo fanno ed oltre ad aver trovato la scusa per usare la loro attrezzatura, stanno fornendo una preziosa testimonianza del cambiamento ambientale, facendo fotografie molto più interessanti di quelle che ritraggono le tre cime di Lavaredo al tramonto. Ogni tanto mi piace guardare vecchi film in BN ambientati a Roma per rivedere angoli di città, abbigliamenti, automobili e mezzi pubblici scomparsi. Credo che uno dei compiti della fotografia, se non il principale, sia fermare il tempo. Per circa metà dell'anno risiedo in una casa che possiedo nei dintorni di Amatrice. La cittadina ed i paesi limitrofi sono stati letteralmente radi al suolo dal sisma del 2016. Ora le fotografie che ritraggono quei luoghi prima del sisma,pubblicate su FBK ed altrove, generano emozioni. Lo stesso non succede con le coeve fotografie che ritraggono la sovrastante catena montuosa. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 11:54
Questo rischia la denuncia per plagio da Miyazaki e da Shinkai |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 12:03
Anche io adoro questo stile Ma devo dire che queste foto non so perché vengono particolarmente bene in Asia soprattutto Cina e Hong Kong Non trovò la stessa ispirazione in Europa |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 12:08
Perchè sei più abituato allo stile europeo. E' come per le foto di stephen shore sicuramente viste nell'epoca in cui sono state scattate hanno un effetto diverso rispetto ad oggi |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 12:23
Condivido in toto il pensiero di Kwlit e mi riprometto di seguirne le indicazioni. Ho centinaia di foto delle città visitate in occasioni "turistiche" ma ne ho pochissime di quella in cui abito; nel contempo, e paradossalmente, ho diverse stampe antiche della mia città, quelle in bianco e nero di una realtà che non c'è più. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 13:00
@Awo3it “ E io che credevo che i cavi elettrici fossero un problema tutto italiano… „ Ho domandato questa strana cosa dei cavi quando abbiamo fatto un viaggio in giappone Spiegavano che dopo la seconda guerra mondiale erano “messi molto male” e dovevano ricostruire in modo pratico e velocemente le loro città I cavi li lasciarono fuori Solo in questi anni man mano li stanno interrando Così mi hanno detto @KWlit “ Questa limitazione ci impedisce di fotografare vicino casa nostra.- „ quando sono in viaggio amo fotografare molto gli oggetti, angoli, situazioni le cose “normali” (immagino cose anche insignificanti per uno del posto…) Qui da noi non le noto quasi le stesse cose (una cassetta postale, un taxi, i segnali stradali, insegna, vetrine, treni, ecc.ecc.) E' il fascino di ciò che si conosce poco e che è per noi differente, nuovo, lontanto quindi interessante da ciò che solitamente vediamo e quindi troviamo poco intrigante Ciò che si vede tutti i giorni spesso lo si “sottovaluta" La mente è strana A “casa” invece amo fotografare le tracce sparse del passato delle mie zone (Lomellina) Piccole e grandi cose. Integre o ciò che ne resta... Di quelli linkati mi piace “ Masahito.dai ” Contento di averlo scoperto (grazie a @Jacopo) |
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