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Differenze







avatarsenior
inviato il 21 Maggio 2022 ore 16:28

Francamente Leo credo che quella tua sia una puntualizzazione inutile.

L'apporto del fotografo è SEMPRE prioritario... a meno che tu non conosca qualche macchina talmente evoluta da riuscire a fotografare da sola!

avatarsenior
inviato il 21 Maggio 2022 ore 19:58

Nin sono tutte uguali, ma nell'ambito di una stessa fascia di prezzo sono piuttosto simile. Tutte in grado di fare ottime foto cnq. A cambiare è soprattutto l'operatività (ma non solo).

avatarsenior
inviato il 21 Maggio 2022 ore 20:06

E' improprio dire che sono tutte uguali perchè sappiamo bene tutti quanti che non è esattamente così.
Semmai si somigliano tutte in quanto il loro modus operandi è sostanzialmente lo stesso, ma con le varianti necessarie a stabilire una competitività di mercato.
Se tutte le fotocamere fossero uguali le mie foto scattate quindici anni fa ad iso1000 con una entry level sarebbero più belle o almeno più recuperabili di quanto non lo siano mai state, ahimè.
E' chiaro che a parità di condizioni di scatto le differenze decadono e restano in piedi le sfumature grafiche o anche soltanto il tifo da stadio per l'una o per l'altra bandiera.

avatarsenior
inviato il 21 Maggio 2022 ore 22:19

E' ovvio che le fotocamere di oggi sono diverse da quelle di 15 anni fa, e che sotto certi aspetti sono migliorate. Però fino a quando qualcuno non si inventerà qualcosa di davvero rivoluzionario (un nuovo tipo di sensore? Obiettivi che non usano le lenti per curvare la luce ma qualche altro sistema che permetta prestazioni oggi impossibili? Innovazioni davvero originali nel firmware?) credo si possa dire che le fotocamere nate più o meno negli stessi anni tenderanno sempre ad assomigliarsi.

avatarsenior
inviato il 21 Maggio 2022 ore 22:42

Prendi 3 fotocamere della stessa categoria, gli metti davanti lenti della stessa categoria, le piazzi ciascuna sul suo bel treppiedi con la stessa inquadratura, stessa focale, stessa esposizione. Secondo me le foto risulteranno assolutamente SIMILI.
Simili nel senso che avranno tutte della stessa qualità di immagine, magari ognuna con la sua caratteristica data dal connubio corpo/lente.
Prendi 3 macchine di F1, ci metti sopra 3 piloti di F1, stesse gomme, stessa pista, stessa quantità di benzina, avranno tempi assolutamente simili tra di loro. Poi magari una va più veloce in rettilineo per cui su una pista veloce arriverà prima di un'altra, che invece la batterà su piste più lente, ma le 3 accoppiate macchina/pilota sono grossomodo uguali.

user12181
avatar
inviato il 21 Maggio 2022 ore 23:12

Sono piuttosto importanti anche le gambe e in genere le condizioni fisiche di chi fotografa.

avatarjunior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 1:52

Lente, corpo macchina, post produzione, luce, soggetto e l'occhio del fotografo sono gli ingredienti, le dosi sono variabili.
Se un ingrediente ha dei limiti, non è detto che gli altri ingredienti possano compensarlo.
Lente e corpo macchina hanno dei limiti reali tra una fascia di prezzo e un'altra, (a volte non giustificata), la luce e il soggetto sono variabili, l'occhio del fotografo fa la differenza, e capita anche che in certe situazioni non valga neanche la pena scattare se uno conosce i limiti della propria attrezzatura.
È vero che si possono fare immagini splendide anche con le entylevel e obiettivo kit, ma spesso hanno dei limiti; in certe situazione limite, o ci si inventa qualcosa di geniale allo scatto o in PP, oppure si rinuncia a scattare e si cercano situazioni più favorevoli.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 5:53

la differenza, è ovvio, la fa la testa del fotografo... neanche l'occhio, ma proprio la testa.
La fotocamera ha un'incidenza limitata, tanto che in qualunque genere la maggior parte delle foto di valore storico, culturale, visivo o personale sono state scattate con attrezzature che oggi farebbero sorridere in quanto a performance tecniche.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 6:19

"..E che software consiglieresti per ottenere dei risultati del tutto paragonabili?"

Le differenze tra attrezzature diverse si vedono se si fa fare il lavoro di fotoritocco alla fotocamera, ossia se si scatta in Jpeg , allora un'ammiraglia da 7000 euro contro una entry level da 500 euro, ed un'ottica Zeiss d'alto bordo contro un'ottica del kit, fanno fotografie visibilmente diverse, meglio l'ammiraglia e lo Zeiss .

Ma se uno scatta in RAW e fa il fotoritocco da sè e sa farlo bene, con cognizione di causa, ammiraglie contro entry level, Zeiss contro ottiche del Kit, se messi a scattare dove possono scattare, fanno foto che per il web sono praticamente indistinguibili sempre, mentre per stampa, si puà tranquillamente dire che non si vedono differenze fino al formato A3, mentre per stampe più grandi la differenza in certi casi si vede.

Lo dico avendo ottiche blasonate e mezzi culi di bottiglia, fotocamere professionali, inclusa un'ammiraglia, e fotocamere da tre palle una lira.

Ma bisogna saper lavorare molto bene in fotoritocco e per farlo ci vogliono due tipi di programma diversi che fanno due lavori diversi:

- un convertitore di RAW ch sostanzialmente è un editor vettoriale d'immagine (= imposta i parametri di base dell'immagine vettorialmente, ossia, matematicamente, in intensità e direzione, positivi o negativi, ed ovviamente non ha nulla a che vedere con la fotografia vettoriale, il termine editor vettoriale si usa per definire le modalità operative degli strumenti che ha)

- un programma che faccia editing di pixel, ossia che modifichi i parametri immagine dei pixel in modo molto preciso, tipicamente un programma per impieghi di grafica fotografica più che per fotografia.

Per quanto mi riguarda, io consiglio l'accoppiata Adobe Camera RAW come convertitore di RAW ed editor vettoriale ed Adobe Photoshop come programma di aditing di pixel, editing grafico.

A questi è bene aggiungere un programma di organizzazione e visualizzazione immagini, ed io consiglio Adobe Bridge.


Ci sono altri software che fanno un lavoro misto, editor vettoriale d'immagine ed editing di pixel, e ti organizzano anche la gestione dell'archivio fotografico, tipo Adobe Lightroom o Phase One capture One oppure DxO Photolab, ma questi sono dei tutto fare e come tutti i tuttofare non hanno gli strumenti per fare un fotoritocco fatto a regola d'arte.

Lightroom e simili tecnicamente non permettono il conseguimento della massima qualità d'immagine, e non lo permettono perchè, semplicemente, non hanno gli strumenti per farlo.

Programmi tipo Lighroom sono programmi dedicati a chi si accontenta di un lavoro veloce e superficiale sulle immagini da mettere a punto, della serie chi si accontenta gode, nulla più.

Ovviamente, non è affatto obbligatorio conseguire la massima qualità d'immagine, e dunque per la maggioranza dell'utenza digitale, quei programmi lì bastano ed avanzano, ma se uno vuole fare le cose veramente fatte bene, non bastano.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 7:33

La prima differenza vera di resa la fa il sensore. O meglio la farebbe, visto che alla fine sono quasi tutti sensori a matrice Bayer. Si distinguono in resa gli x-trans e i Foveon e gli ormai introvabili ccd.
Esattamente come, a pellicola, la differenza più grande la fa la pellicola.
Poi conta la lente che monti.
Poi conta come sviluppi il file, così come a pellicola conta come sviluppi il negativo.
Poi conta come stampi, così come a pellicola conta la stampa e lo sviluppo in camera oscura.

Quindi per rispondere al quesito: se prendi una Sony A7 o una Nikon Z7 e fai la stessa foto con la stessa lente (e mi pare stiamo parlando di foto statiche con treppiede e filtri ND) a parità di sviluppo ottieni lo stesso risultato a monitor e in stampa. Se ingrandisci molto noti "forse" più dettagli nella Z7. "Forse" perché dipende se la lente che monti risolve il sensore della Z7, altrimenti il vantaggio della maggior risoluzione viene cancellato completamente.

La resa immagine dei sensori a matrice Bayer è fondamentalmente stabile da più di 10 anni, siamo in un vicolo cieco.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 7:42

Mi sembra, Alessandro, che i tuoi ragionamenti siano in contraddizione. Dapprima sostieni che le fotocamere sono tutte uguali e adesso poni come condizione "per la pubblicazione sul web" o scattando in Jpeg in macchina. Ciò implica l'ovvia deduzione che sono diverse per gli usi per i quali sono state pensate e prodotte.
Buona luce.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 7:55

Non sono un tecnico e non mi piace entrare troppo nella tecnologia delle cose che utilizzo, ma permettimi di sottolineare che quanto asserisci è solo parte della verità. Quando si utilizzava l'analogico le differenze erano sì fra i corpi macchina e le lenti, ma come dici tu, la pellicola e lo sviluppo avevano una grandissima importanza. Pensiamo solo ad un micro fuori fuoco dell'ingranditore quanto avrebbe inficiato la capacità risolutiva di una lente che costava, allora, in proporzione ad oggi, una montagna e mezza di soldini.
Quanto segue è fatto noto a tutti, ma lo propongo come semplice ragionamento logico. Per il digitale la cosa cambia non solo perchè la pellicola è sostituita da un sensore e Bayer o no, potrebbe essere paragonato alla pellicola. Il sensore, che sappiamo essere prodotto da pochi per molti, è un semplice "ricettore". La trasmissione dell'immagine al sensore è opera delle ottiche e delle loro caratteristiche che variano in funzione al produttore ed al progetto, e l'elaborazione del risultato dell'informazione trasmessa al sensore e da lui catturata, è frutto di un software realizzato dal produttore dell'apparecchio fotografico. Ciò significa che, per assurdo, se io dessi due fotocamere perfettamente uguali anche dotate di medesima ottica a due aziende incaricandole di produrre il software per estrarre l'immagine dal sensore, otterrei due risultati diversi. Poi, se questa diversità è motivo di chiacchiere da salotto o di differenze tali da sposare esigenze diverse, non è dato saperlo.
In virtù di ciò, il paragone che hai fatto fra Sony e Nikon, ma potrebbe essere Canon e Pentax, a mio parere non trova riscontro nella realtà. Pensiamo solamente ai colori, come esempio. Siamo sicuri che sarebbero uguali?

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 8:16

Molta confusione.
Il sensore registra dei dati in un file che si chiama RAW e che non è un file di immagine. Esattamente come una lettera scritta su un foglio non è un suono.
Per farti vedere una immagine, il file RAW viene interpretato in base a parametri stabiliti in primis dal produttore della fotocamera (e/o del sensore) e genera una JPEG enbedded nel RAW. Così puoi ad esempio rivedere sullo schermo della fotocamera la foto che hai appena scattato in RAW. È come un sistema di convenzioni per cui quando vedi scritta la lettera A tu pronunci A, mentre un inglese pronuncia EI.
Il JPEG enbedded nel RAW potrebbe differire (e differisce) in base a marca della fotocamera e sensore. Stesso discorso per i JPEG in camera, dove però hai facoltà tu di definire alcuni parametri.
Quando sviluppi la foto da RAW, puoi fare tutto ciò che vuoi con i dati del RAW e ottenere una immagine derivata dal RAW con i medesimi colori e caratteristiche anche quando la foto è scattata con fotocamere di marche diverse. Su questo ci sono fiumi di post e il riferimento per capirci qualcosa è Raamiel.
Quello che fa la differenza è quindi ciò che sta a monte del file RAW, che ne determina i dati salvati al suo interno: sensore e lente.

"Siamo sicuri che sarebbero uguali?" Potrebbero essere indistinguibili.

Perché nell'esempio del post la lente è quella e la tipolgia architetturale del sensore è quella.
Se si vuole cambiare resa, tocca cambiare struttura del sensore e/o lente.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 8:47

.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 9:49

"Mi sembra, Alessandro, che i tuoi ragionamenti siano in contraddizione"

Non lo sono.

E non lo sono perché se il metro di giudizio è la qualità d'immagine, bisogna definirne il contesto d'uso di questa qualità d'immagine, altrimenti la stessa resta una definizione avulsa dal mondo reale fotografico.

Consuntivando:

- Se uno si accontenta della qualità fornita da uno scatto in Jpeg (= scatto in RAW e fotoritocco fatto dalla fotocamera), qualità che mai può essere equivalente a quella di uno scatto in RAW ma con fotoritocco esterno fatto a regola d'arte, allora spendere in attrezzatura ha molto senso.

- Se uno scatta in RAW per il web, non ha alcun senso, per il web, o monitor, la roba, tutta, anche quella andante, fornisce prestazioni ridondanti, dunque non ha senso cercare la roba "buona".

- Se uno scatta in RAW e fa fotoritocco fatto bene per la stampare poi in formato piccolo e medio, fino all'A3, vale quanto sopra.

- Se uno scatta in RAW per la stampare poi in formato grande o molto grande, dall'A2 a formati più grandi, allora ha senso spendere in fotcamere ed ottiche buone.piccolo e medio, fino all'A3, vale quanto sopra.

In poche parole, si vede la differenza tra roba buona e roba andante solo nei Jpeg nativi di fotocamera, che comunque non sono mai di alta qualità d'immagine, è tecnicamente impossibile che lo siano, e nelle stampe di grande formato.


Una percentuale estremamente vicina allo zero di tutta l'Utenza della fotografia digitale stampa, ed ancor meno stampa di grande formato, ed in Jpeg ci scattano pochissimi di coloro che comprano fotocamere ed ottiche spendendo molte centinaia o migliaia di euro in atttrezzatura, altrimenti non le comprerebbero ed utilizzerebbero il telefonino per fare fotografie

Per uso normale di fotografia digitale con fotocamere ad ottiche intercambiabili, si può tranquillamente dire, oggi che la roba va tutta uguale, cosa che non era vera fino a 10 anni fa, sia su fotocamere che ottiche c'erano differenze visibili, oggi non più.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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