| inviato il 08 Febbraio 2022 ore 21:48
Io ho pure i due "mitici" zoom, 50-250 f/5 e 85-250 f/5. Praticamente nuovi, sono splendidamente costruiti, probabilmente all'epoca costavano una fortuna.
Entrambi sono molto (troppo) propensi a produrre aberrazioni cromatiche sotto forma di simpatici bordi blu e rosa. Entrambi sono piuttosto nitidi (l'85-250 meglio) anche a "tutta" apertura (e lo credo bene... f/5) il 50-250 è il più interessante dei due, perchè davvero compatto per l'escursione focale. Li utilizzo ogni tanto, soprattutto se converto in BN, dove - tuttavia - hanno una resa perfino troppo "moderna".
Insomma, due dinosauri degli anni '80... 
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| inviato il 08 Febbraio 2022 ore 21:52
“ (l'85-250 meglio) „
Ai tempi, secondo le prove di tutti fotografi, era annoverato tra le meraviglie ottiche del tempo e costava un occhio |
| inviato il 08 Febbraio 2022 ore 22:05
“ era annoverato tra le meraviglie ottiche del tempo e costava un occhio „
Non faccio fatica a crederlo, nelle giuste condizioni ed usato conoscendone i limiti anche oggi è uno zoom che non sfigura affatto. Dimenticavo, qualità non da poco dell'85-250, è la resa che mi pare tutto sommato uniforme a tutte le focali. Però tra i due, nella pratica, la differenza è poca ed allora - secondo me - prevale la portabilità e l'escursione del 50-250.
Nella mia esperienza gli zoom vintage attorno a queste focali che "salvo" e che utilizzo sono Tamron SP 60-300 (da usare sopra i 100mm) nitido, abbastanza resistente ai riflessi e con poche aberrazioni consideratà età e tipo di lente, oltre al Nikkor 80-200 f/4. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 20:33
Quando mi chiedono perchè ho mollato Olympus M4/3 per passare a Sony rispondo perchè ho la possibilità di usare i miei amati Zuiko su digitale oltre che sulle OM4TI e OM3. Complimenti a tutti per le foto. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 20:52
Bella, complimenti.  |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 21:08
Da vecchio (in tutti i sensi) utilizzatore di macchine Olympus OM (le ho avute tutte, da OM-1 a OM-4. Mi è rimasta l'OM-3), ho avuto molti obiettivi Zuiko, alcuni dei quali uso ancora, specialmente i macro.
Uno zoom che avevo acquistato a quei tempi, e che ho ancora, praticamente nuovo, è il 65-200 F4. Ben costruito, come tutti gli Zuiko, è rimasto tra le ottiche "messe in disparte" finché, un paio d'anni fa, l'ho montato, con l'adattatore, su una delle mie reflex digitali 4/3. D'accordo, un obiettivo per il 35 mm sul 4/3 lavora con la parte centrale, quindi offre il meglio che può dare, però consideravo che si trattava pur sempre di un'ottica degli anni ottanta, per giunta quasi mai nominata nelle varie recensioni. Ebbene, sono rimasto colpito dai risultati ottenuti, veramente buoni e superiori alle mie aspettative.
Vorrei conoscere le opinioni di chi ha usato quest'obiettivo.
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| inviato il 10 Febbraio 2022 ore 0:01
Per i vecchi nostalgici, io avevo cambiato il vetrino della Olympus E1 con quello ad immagine spezzata della katzeye apposta per usare le vecchie om, purtroppo ho scoperto che hanno chiuso la produzione, era un articolo sicuramente di nicchia ma interessante per le reflex:
www.katzeyeoptics.com
Ne facevano di diverse tipologie:
www.katzeyeoptics.com/Gridlines.html |
| inviato il 10 Febbraio 2022 ore 8:01
peccato per i vetrini katzeye... c'avevo pensato qualche tempo fa a prendere una macchina su cui montarlo, ovviamente con ML e ingrandimento a mirino ha meno senso... |
| inviato il 10 Febbraio 2022 ore 8:08
“ peccato per i vetrini katzeye... „
ma... anche no...
lascia perdere.
io ne ho montato uno sulla D800 sperando di migliorare la messa a fuoco delle lenti manuali, ma è stato un buco nell'acqua. Non ho migliorato alcunché... assolutamente nulla |
| inviato il 10 Febbraio 2022 ore 9:43
@Gsabbio non ho provato questi katzeye ma ho provato a focheggiare a mano su una macchina a pellicola un pò vecchiotta, dipende sempre tutto dalla luce, se stai dentro o di sera concordo con il fatto che diventa difficoltoso uguale..
la lettura dell'esposimetro tipo nikon comunque è ugualmente affidabile in esterna... e comunque scattavo anni fa macro a mano libera da mirino avvicinandomi a terra su d7000 e riuscivo anche bene solo guardando l'immagine da mirino, Il vetrino è solo un aiuto in più. (diciamo che mi sarebbe piaciuto su qualche vecchia reflex montarlo)
Nel paesaggio o in scatti in generale statici dove ho tempo per gestire tutto ormai scatto tutto in manual focus affidandomi semplicemente all'ingrandimento a schermo della a7s e d3s da live view, in fin dei conti diventa molto più semplice e con risultati decisamente migliori... anche con macchina in mano con a7s con ingrandimento da mirino su soggetto statico l'affidabilità del risultato è praticamente certa...
In fondo è anche il motivo per cui sto acquistado queste ottiche vintage, l'af serve ma non per tutto... |
| inviato il 10 Febbraio 2022 ore 10:15
“ In fondo è anche il motivo per cui sto acquistando queste ottiche vintage, l'af serve ma non per tutto... „
ho un noct nikkor 58 f1.2 Ai-s
è detto tutto...
mi spiego:
la frase 'è detto tutto' è pertinente alle molte recensioni che si trovano in rete, la prima delle quali è quella di Bjorn Rorslett, quella che si trova in questa pagina: www.naturfotograf.com/index2.html
Bjorn è un affidabile punto di riferimento e tutto quello che ha scritto sulle lenti che ho posseduto è verificato anche da me.
Sul noct dice:
“ D2X e D200 mostrano senza pietà che la precisione della messa a fuoco è fondamentale per ottenere la massima qualità dal Noct-Nikkor. La nuova D3X ad alta risoluzione sottolinea ulteriormente questo fatto. Con un obiettivo così luminoso come il Noct, la messa a fuoco manuale è davvero difficile utilizzando queste fotocamere. Questo è contro-intuitivo ma purtroppo vero. „
Quando montai il katzeye lo feci per questa lente, ma non ottenni niente di meglio. Nel mirino nikon, il pallino di messa a fuoco in basso a sinistra, rimaneva il riferimento più preciso, ma sfortunatamente distoglieva lo sguardo dal soggetto ed era operativamente molto lento, perciò... niente foto al volo.
Poi presi lo zuiko 21 f3.5
si potrebbe dire... "ventuno... chiudo a f8, metto su infinito e vado di iperfocale..."
sbagliato...
Poi presi la Z7
si dice: 'focus peaking' non ho più nessun problema, nel caso ingrandisco nel mirino
sbagliato...
Così come per il noct... anche centrare il fuoco perfetto del 21 non è per nulla facile, perché i soggetti sono molto piccoli. L'ho scoperto 'sulla mia pelle' o meglio sulla pelle del 21, che, facendo paesaggio, perciò prendendomi tutto il tempo che ci voleva per focheggiare, non mi soddisfaceva sempre e non capivo il perché. Alla fine ci sono arrivato: il mio, a infinito, mette a fuoco un mm prima del fondo corsa. Un nulla, ma anche chiuso a f8 fa sì che a infinito non sia perfetto -alla faccia della profondità di campo- ed alla faccia del focus peaking che mi indicava che era tutto perfettamente a fuoco.
Finalmente, ora ho risolto la questione: ora impiego il sistema Megadapt e le foto sono sempre perfettamente a fuoco (quasi sempre) anche col noct a tutta apertura e... aggiungo... anche col 21 a infinito. |
| inviato il 10 Febbraio 2022 ore 10:44
@Gasbbio il focus peak che nel 2014 quando lo usai la prima volta mi sembrava la cosa migliore si potesse avere per focheggiare a mano è diventata sostanzialmente la prima cosa che dopo qualche giorno ho disattivato sulla a7s....
il fuoco a mano?
Le lenti luminose fanno capire quanto ci sbagliamo e quanto è importnate un sistema af preciso al massimo... il motivo principale perchè su reflex la taratura macchina/lente è semplicemente essenziale ... (in questo le ML lavorandos sempre in live view sono migliori, non è che non sbagliano anche loro sopratutto su insegumento e affini o con scarsa luce)
su soggetto statico e su cavalletto meglio ancora togli af, togli focus peak... ingrandimento su schermo e tanta tanta pazienza...ovviamente valutare l'infinito è difficile (più facile focheggiare su elementi in primo piano), inoltre sul paesaggio diventa ancora più complicato per l'aria rarefatta in lontananza... comunque con le ottiche manuali (e nate con una ghiera adatta) trovato l'infinito preciso si segna in qualche modo sulla lente (o si cerca di ricordare e fine dei pensieri), in alternativa certo si può ricorrere a soluzioni come il megadapt |
| inviato il 10 Febbraio 2022 ore 10:59
@Gsabbio. Ho capito male io o parli degli adattatori AF Megadap? Da quello che ho visto c'è per sony E to Nikon Z e quello per leica M. Poi come si ottiene il resto delle configurazioni? |
| inviato il 10 Febbraio 2022 ore 11:00
Per Oldbab: Il 65/200 è stato il regalo per la mia maturità, 1984, e l' ho usato per tanto tempo... Purtroppo ora il mio esemplare presenta una velatura in un gruppo di lenti, e quindi non rende un granchè... |
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