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Fotografare lontano ...


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avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 22:44

Evidentemente non mi sono ben spiegato.
Ci riprovo.
Non c'è alcun obbligo o divieto .
La domanda era: se non riesci a fare buone foto in posti che conosci benissimo cosa ti fa pensare di farle in un posto lontano e molto meno conosciuto ?
In subordine: perché una periferia di Soweto dovrebbe essere più interessante di Corviale, di Scampia o dello Zen ?
Perché se non ti piazzi bene nelle maratone nella tua città pensi di fare molto meglio in quella di New York ?
Questo non vuol dire che non ti puoi iscrivere alla maratona di New York, ovviamente.
Ma, tornando all'argomento, si dovrebbe ragionevolmente presumere che le foto fatte nella tua città siano migliori di quelle fatte a Timbuctu...o no ?
Molti, ma molti anni fa c'era il fascino dell'esotico, oggi non più . Il mondo si è rimpicciolito ed è stato fotografato miliardi di volte. Ma anche allora i buoni documentari erano fatti da fotografi che passavano anche mesi in loco.
Anni fa un responsabile di un'agenzia fotografica scrisse: " Se volessi una foto del Colosseo ne otterrei migliaia nel giro di qualche minuto e potrei scegliere quella che meglio risponde alle mie esigenze. Il discorso cambierebbe radicalmente se cercassi fotografie dei bar con i turisti nei dintorni del Colosseo "
Poi, naturalmente, stando a Roma, anch'io ho fotografato il Colosseo, più che altro per usare il nuovo attrezzo appena comprato. Ora le molte foto fatte negli anni , ho cambiato molti attrezzi, stanno evaporando nei raccoglitori o dormono nelle profondità di qualche hard disk...e per onestà devo ammettere che no, nemmeno io ho fotografato il bar coi turisti...

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 23:05

Ma perché avresti dovuto fotografare i turisti nei bar se non ti andava di farlo?
Cioè se non hai sentito l'esigenza di farlo è perché non ti interessava l'argomento, e senza interesse un imposizione sul fotografare i clienti del bar non avrebbe portato a nessun lavoro di rilievo.

Il fatto di possedere una macchina fotografica non ci deve forzare a fotografare tutto lo scindibile, se un romano è appassionato di animali della savana deve per forza prima fotografare i turisti (o le oche al parchetto) o può andare a farsi un safari in Africa?

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 8:16

Peda

Hai vinto. Rinuncio.
Continui ad usare il verbo " dovere" mentre io continuo a scrivere "fai come ti pare"

avatarsupporter
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 8:51

Una persona può viaggiare per il piacere di conoscere nuovi posti o nuovi costumi. Poi al viaggio puoi aggiungere il piacere di fare foto. Per me la foto è il corollario di un viaggio e non lo scopo principale. Spesso invece esco per fare le foto alle solite colline vicino a casa. I social hanno un po' stravolto questi concetti e molte volte si viaggia solo per riprodurre quella particolare foto che permette di avere un maggior numero di like.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 8:58

Come vuoi, ma non hai mai risposto nel merito.
Se la discussione verteva solo sull'apertura di una galleria “posti vicino a casa“ beh non penso funzioni poiché verrebbe un gran miscuglio di tanti posti visto che non abitiamo tutti nello stesso luogo e inoltre mi sembra una discussione alquanto sterile.

Poi se non so vuole approfondire non ci posso fare nulla.

Tranquillo, porta avanti il tuo topic, non intervengo più.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 8:59

Fate tutti e due ragionamenti giusti ma continuate a scornarviMrGreen
L'idea di base di kwlit è corretta, dopotutto è uno dei primi esercizi che si fanno e che ti danno da fare sui libri e ai corsi di fotografia.. è fuori dubbio che le opportunità che uno ha in prossimità della propria abitazione sono enormemente superiori rispetto a ciò che sta lontano, la fotografia richiede tempo e tra lavoro e necessità non è mai abbastanza. È anche vero però che la fotografia si basa sull'ispirazione e spesso quando si va in vacanza si è più liberi con i pensieri e si osserva il mondo con occhi diversi, diciamo che si è più propensi a sperimentare...
Poi ognuno la fotografia la intende come gli pare però in linea di massima un bravo fotografo dovrebbe saper fare buone foto in ogni circostanza indipendentemente da tutto.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 9:20

Abituato a viaggiare tanto da sempre, appassionato di paesaggistica, anche io come Peda non mi vergogno di portare a casa le solite cartoline, anzi...Ogni tanto mi esce anche qualcosa di più originale ma in viaggio è ovvio che il tempo per studiare è poco e le condizioni meteo un terno a lotto.

Lo scorso anno però, in astinenza da viaggi e fotografia causa pandemia, nel mio piccolo ho portato avanti un piccolo progetto, ed il risultato è proprio una galleria nel mio profilo che si chiama appunto "My Neighbourhood". Sono poche foto ma devo dire che mi sono divertito molto a cercare delle composizioni paesaggistiche nella monotonia e nella noia delle strade del mio quartiere qui a Roma. Ho visto con occhi diversi gli angoli dove passo tutti i giorni.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 9:23

L' idea di aprire una nuova galleria era provocatoria. Abitando tutti in posti diversi nella galleria finirebbero immagini di strada, panorami montani e marini ecc .che già hanno una loro collocazione.
Resto dell'idea che le buone fotografie scaturiscono dalla conoscenza del soggetto e questa è migliore con le cose e le persone che abbiamo vicine. Però è frequente che l'abitudine non ce le faccia vedere. Bonatti, a proposito dei paesaggi montani, scrisse " di vede solo quello che si conosce" ed è vero.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 9:26

Fotografare è passione e sentimento, nel mio caso , spesso, quando realizzo il sogno di fare un viaggio, non sempre sono lucido e attento a molti particolari. Propio perché la gioia mi distrae.
Ad esempio abito vicino a Venezia , di cui sono innamorato, e visitandola spesso cerco sempre nuovi stimoli e angoli da fotografare, ma se ci fossi stato una volta sola, avrei trovato tutti gli scorci che ho scoperto?
Poi è anche vero che un bravo fotografo trova un bel soggetto anche dove per molti non c è .
Complimenti all autore del tred, molto bello.
Buona giornata a tutti voi!

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 10:49

Secondo me fotografando non dico per forza vicino a casa, ma nei posti nei quali sei già stato, dove ti capita di tornare spesso e dove puoi soffermarti il vantaggio è evidente.
A me per esempio piacciono tantissimo Siena e Urbino, anche se ci sono stato poco. Bene, se volessi fare delle foto in queste città e il mio obiettivo non fosse quello di portare a casa le solite cartoline ma qualcosa di un po' più personale e vissuto allora ci vorrei andare in vacanza per almeno quattro o cinque giorni, in modo da poter girare con calma, trovare i punti più interessanti, andarci nelle ore migliori della giornata, ma soprattutto mi sarebbe molto utile, oltre a vedere i soliti centri di interesse, bighellonare un po' senza meta cercando semplicemente di percepire l'atmosfera dei posti. E aver tempo di chiacchierare con la gente del posto. E per fare queste cose immagino ci voglia tempo. O almeno per me è così.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 10:53

Quello che emerge dalla discussione, indipendentemente dal tipo di approccio e' sostanzialmente una cosa ovvia - qualunque scatto, ad una valutazione attenta, non può esimersi dal contenuto - come appare evidente, troppo spesso purtroppo, la superficialità di molti scatti, che si affidano sostanzialmente all' effetto "wow" della situazione "esotica", l' impatto emotivo o ... PP smaccatamente esasperata - il contenuto, lo studio, la preparazione, insomma un Progetto, piuttosto che lo scatto casuale, lo percepisci ( se sei preparato a farlo), sia nello scatto ad un lampione, che ad un'aurora boreale, ad una Tortora, piuttosto che al Condor in volo sulle Ande --- certo, nella spasmodica ricerca di stimoli che giustifichino l' impiego di costosa attrezzatura, il viaggio può essere un elemento vincente .... ma anche no! - inutile negarlo, il coinvolgimento emotivo conta, xchè stimola la creatività, dove trovarlo e' soggettivo - si deve poi fare un distinguo, tra chi cerca un determinato risultato come appagamento personale, a riconoscimento del proprio impegno e chi lo fa x puro egocentrismo, cercando il consenso e l'apprezzamento altrui ... ! - insomma, ogniuno si diverta come meglio crede

user204233
avatar
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 11:53

si deve poi fare un distinguo, tra chi cerca un determinato risultato come appagamento personale, a riconoscimento del proprio impegno e chi lo fa x puro egocentrismo, cercando il consenso e l'apprezzamento altrui


Esatto, il problema probabilmente nasce nel secondo caso, ma non parlerei per forza di cose di "egocentrismo", perchè anche qui, chi ha visto il proprio approccio messo in discussione, si è in qualche modo sentito in dovere di ribattere.

Quanto incide il "pubblico" sull'opinione che noi abbiamo delle nostre foto e su quello che noi fotografiamo? E questo "pubblico" quale sarebbe?

Se fotografo una qualsiasi chiesa in Italia e condivido questa foto su Instagram, dove si suppone che la maggior parte dei miei follower abiti in Italia, riceverò un certo tipo di riscontro, se postassi la stessa foto dagli Stati Uniti e fossi un abitante del Texas, probabilmente il riscontro sarebbe un altro.

Su un sito di fotografia ci sono le stesse dinamiche che ci sono su Instagram? Probabilmente no, come probabilmente queste dinamiche non ci saranno in un circolo fotografico; ci sono posti in cui è sufficiente "lanciare per aria la reflex" per raccogliere un buono scatto? Certo, ma da qui al valorizzare una fotografia per il luogo in cui questa è scattata, beh, credo ce ne passi.

Altrimenti mandiamo tutti (anche chi non ha interesse alcuno per la fotografia) al Polo a fotografare i pinguini con uno smartphone da 200 euro e siamo a posto.





avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 14:07

Concordo .... Proprio x questo credo che, banalmente, in uno scatto si debba dare valore al contenuto, mettendo in secondo piano, tecnica e contesto - e questo vale in ogni ambito, anche in macro o naturalistica, dove visti gli elevati livelli raggiunti, da attrezzature e competenze specifiche, la differenza tra uno scatto tecnicamente perfetto e uno "creativo" diventa evidente

user225138
avatar
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 14:17

Per agganciarmi al post di Miopiartistica, io Siena la conosco bene dall'adolescenza (parliamo di quarant'anni fa), mi sono fatto una dozzina di Palii in piazza e qualcuno dalle finestre, ho lavorato per il MPS a lungo (pur non residendo stabilmente a Siena). Nonostante ciò, fatico ancora a fotografarla come vorrei.

Forse perché la amo e la odio allo stesso tempo, come una moglie che ti ha messo le corna. New York, invece, per me è come un'amante che non ti promette nulla, ma ti dà molto ogni volta che la incontri.

Quello che voglio dire è che noi dilettanti fotografiamo quello che sollecita meglio le nostre emozioni, e se ci troviamo male dove viviamo difficilmente potremo trarne immagini che ci soddisfano.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 14:19

... a tal proposito, generalizzando, si può ridurre la questione al " vincere facile" - chi non apprezza la foto ad un bimbo, un cucciolo di un qualunque animale, piuttosto che uno scenografico tramonto o al tizio a cui cadono i pantaloni in mezzo alla folla ... anche se poi sono scatti casuali, senza alcun contenuto o ricerca del risultato ? - non x questo devono essere svalutati, ma quanti di Noi in realta' sono in grado di valutare cosa si cela dietro uno scatto, in termini di studio, valutazioni e competenze .... ? ..... se ne potrebbe discutere all' infinito, senza venirne a capo

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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