| inviato il 14 Gennaio 2022 ore 14:00
Rolubich bella foto complimenti  |

| inviato il 14 Gennaio 2022 ore 14:39
Esatto, tanto più che con la pellicola 2 stop di luce potevano fare una grande differenza, tale da giustificare l'esborso maggiore, mentre con il digitale bene o male li recuperi. |

| inviato il 22 Novembre 2023 ore 21:20
Ho da poco tempo un 200mm smc M Pentax f4, ha una ghiera della messa a fuoco burrosa e precisa, inoltre ha il paraluce integrato che è comodissimo.
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| inviato il 23 Novembre 2023 ore 8:42
Ciao Pierpaolo buon giorno. Il 200mm serie M piace anche a me, ma non ce l'ho, ho preferito a lui un demolitore 70-210 ma sembra che abbia problemi con la messa a fuoco all'infinito, in sostanza è spettacolare (con buona luce) solo su soggetti che stanno entro la ventina di metri per il resto è inutilizzabile.
Il 200m M ha una lunghezza che a differenza del 300 tipermettr più cose anche a mano libera e poi sta dritto sul cavalletto il 300 proprio per niente, credo che lo crederò insieme ad demolitore e magari valuterò il 200 per fare coppia col 135 serie M che ho già e che uso spesso |

| inviato il 23 Novembre 2023 ore 9:09
Fabio innanzitutto grazie a te per la tua risposta e per aver confermato ciò che ho notato e in parte ciò che già pensavo questa tendenza alla perfezione e alla nitidezza è senz'altro una cosa buona per chi si interessa al vintage, io ad esempio ho comprato pentax anche per questo ti auguro una buona giornata
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Per dirla tutta Umberto, e Fabio in primis potrà confermare, le ottiche "perfette" c'erano già all'epoca della pellicola, l'unica differenza è che in genere le ottiche di un certo pregio, come appunto i teleobiettivi 300/4, in genere venivano venduti in due versioni: una popolare, a un prezzo X, e una di lusso a un prezzo Y, in genere il doppio del prezzo X.
Le prestazioni erano ben diverse, come è giusto che sia, ma negli anni '80 non si usava la visione a monitor al 100%, al massimo si stampavano dei 20x30 e a quegli ingrandimenti i limiti di certe ottiche non si vedevano.
Si vedevano, e bene, proiettando, bene, le diapositive... ma quasi nessuno proiettava diapositive e NESSUNO, tranne qualche rarissimo specialista che proiettava per professione, lo faceva CON TUTTE LE ACCORTEZZE DEL CASO.
In ogni caso se ti capita per le mani un Pentax 300/4* (Star), avrai a disposizione un teleobiettivo che è TRANQUILLAMENTE all'altezza di quelli moderni! |

| inviato il 23 Novembre 2023 ore 12:10
“ l'unica differenza è che in genere le ottiche di un certo pregio, come appunto i teleobiettivi 300/4, in genere venivano venduti in due versioni: una popolare, a un prezzo X, e una di lusso a un prezzo Y, in genere il doppio del prezzo X. „
Verissimo.
Il 300 M lo possiedo anche io. A dire il vero l'ho usato veramente poco. Tuttavia posso confermare che le AC si presentano soprattutto a messa a fuoco ad infinito, forse anche più del mio A 400 5.6. Chiudendo qualche diaframma migliora. Ad ogni modo in buona percentuale si possono correggere, purtroppo non in camera. Il 300 M f4 ha una buona reputazione, (a differenza per esempio del 200 M). Ovvio che stiamo parlando di esemplari datati che possono avere rendimenti diversi a seconda di come sia stato mantenuto.
Il 300 Star (nelle varie versioni MF) era sicuramente migliore, più compatto e leggero, però anch'esso nel digitale presenta problemi di AC. Un A 300 star è sicuramente un bell'oggetto usabile ancora oggi (dimensioni è peso sono davvero ancora oggi interessanti anche per un uso moltiplicato), oltre che tra i classici per i pentaxiani feticisti. Proprio per quest non è molto economico rispetto al collega M più popolare. |

| inviato il 24 Novembre 2023 ore 18:22
Paolo, naturalmente concordo, del resto la tua è esperienza molto più vasta della mia, le tue osservazioni sempre precise.
Aggiungo un particolare su pentax che forse non tutti ricordano a proposito di realizzazioni top. La serie di astrografi degli anni '80 e '90, straordinari strumenti, perfettamente corretti e che coprivano il medio formato. Al top. Così come il costo. |
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