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Full, la Arc è un ottimo prodotto per la TV (su musica abbiam già speso parole a sufficienza) ma 1k euro, e le manca il sub.. andiamo un po' troppo su coi costi. Ci esce un buon ampli e due signori diffusori con quel prezzo. Certo, poi devi poterli piazzare, la Sonos non ha problemi, e il sub neanche perchè è wireless.. Li è l'ambiente in cui devono essere inseriti a dettare la scelta più conveniente.
Le soundbar che costano tanti soldi sono un po' come le compatte ipercostose: uno sfoggio di tecnologia per tirare fuori il massimo possibile da un sensore microscopico, ma più di tanto non potranno mai fare. 11 ampli in classe D, ognuno che pilota un singolo altoparlantino, probabilmente gli conviene , perché i finali in classe D di bassa potenza occupano poco spazio e costano poco, così riescono a pilotarli tutti senza ricorrere a dei filtri crossover complicati, per riprodurre gli effetti desiderati, ma ne vale la pena?
Ma questi amplificatori in Classe D sono arrivati davvero ad un livello di prestazioni analogo a quello dei classe A/AB? Ogni tanto ne butto l'occhio su uno, a parità di potenza costano ed ingombrano assai meno, ma non mi convincono...poi ieri sera mia moglie mi ha detto "accendi lo STEREO che è freddino..."
Se io avessi bisogno di un nuovo impianto Hi-Fi sceglierei un classico ampli in classe A/AB che non ha problemi sulle frequenze medio-alte, le riproduce senza distorsioni e senza indesiderate alte frequenze spurie filtrate male degli ampli in classe D, però se dovessi scegliere un ampli per subwoofer forse sceglierei la classe D, perchè le alte frequenze in quel caso sono molto distanti dai bassi < 50 Hz e facilmente filtrabili. Inoltre la classe D ha una alta efficienza, quindi significa risparmiare molto anche in termini di non superare i soliti 3 Kw quando sono accesi diversi elettrodomestici in casa. Sceglierei ad esempio una potenza di 10w per tweeter, 20w per midrange, 50w per woofer, 300w per SW in classe D. Oppure potenze minori ma sempre con quelle proporzioni. ( per w intendo watt RMS ). Aggiungo che le potenze superiori ai 10w per tweeter, 20w per midrange sarebbero pure dannose per i timpani di chi le ascolta nella propria casa, mentre invece i 300w per SW sono appena sufficienti se si vuole riprodurre un 24,4 Hz di un organo a canne o di un organo Hammond elettronico.
Anch'io sul sub non avrei timore ad andare su un classe D, ma per le medio alte, ho i tuoi stessi timori; l'idea di lasciare un set-up che si spinge ben oltre i 400khz di risposta in frequenza non mi convince appieno, anche se so che sono frequenze totalmente inutili per uso audio.
@Fulle Se ti piacciono, fai bene a comprarle! A me, personalmente, non tanto; per fortuna la musica, come l'arte in generale e la fotografia, non ha regole per definire un prodotto fatto bene o male: se piace, va bene, indipendentemente dai tecnicismi. Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace; nonostante questo, non consiglierei un calcio nelle palle perché ai masochisti piace passami la similitudine Cioè: tutto si può fare, anche se è innegabile che esistano delle best practices più generaliste che van bene un po' per tutti.
@look Certo, se già stai pensando di cambiare un po' tutto, allora ha senso valutare tutte le possibilità: attento solo che, cambiando, ti cambia anche la stanza, quindi magari ciò che ti piaceva nella vecchia stanza, ti potrebbe suonare peggio; discorso teorico, eh: poi se stiamo parlando di guardare la televisione, qualsiasi cosa più grande di quelle cornette telefoniche nei TV, va bene uguale
@Daunio Ottimo canale!
@Fileo
“ Il trattamento dell'ambiente dovrebbe sempre essere effettuato, almeno entro certi limiti, a prescindere dai diffusori. „
Sì, certo: voglio proprio vedere nel soggiorno a mettere pannelli fono-assorbenti, tendoni in feltro/lana, risonatori o bass trap; poi, magari tu lo fai: ma tutto il resto del forum immagino proprio di no. E questo è lo stesso metodo di chi, dall'altra parte del forum, spacca il pixel in quattro, quando poi se va bene guarda le foto sul telefono...
“ I monitor da studio si usano per tante cose e spesso capita di passarci tracce non preventivamente compresse. „
Per me puoi usarli anche per cuocerci gli spaghetti: questo non toglie che non siano pensati per quell'uso e che esista di meglio per scopi precisi; poi, si discute di cose futili, mica di come fare un intervento di neurochirurgia... Io sono proprio curioso di sapere in quale channel strip non metti un compressore per fare mixing (classica?)
“ Sulla compressione, spesso catastrofica, la guerra del loudness „
Sono due cose diverse e non c'entrano assolutamente, se non nel fatto che utilizzi la stessa macchina (nì, in realtà: perché se è vero che un limiter è un compressore 1:infinito, esistono appunto i limiter dedicati al mastering)
Scusa Otto72, mi è venuta in mente l' ultima frase che ho aggiunto sopra, poco dopo il tuo messaggio, intendo dire che l' orecchio umano è troppo sensibile per le frequenze intorno ai 4000 Hz e quelle frequenze potrebbero provocare sordità all' ascoltatore se hanno troppa potenza. Invece i bassi profondi hanno bisogno di casse ed amplificatori di molta potenza per poter essere percepiti. C' è quindi il pericolo che alcuni, pur di riprodurre quei bassi profondi aumentino semplicemente tutta la potenza disponibile con la sola manopola del volume. Altri invece si accontentano di ascoltare la musica con un impianto discreto, ma senza SW. Per accontentare tutti gli utenti i bassi profondi vengono molte volte abbassati in fase di incisione, perchè sugli impianti economici farebbero distorcere gli amplificatori economici. Se poi un utente ha un grosso SW può riprodurre quei bassi profondi pre-amplificandoli con un sistema di loudness e riportandoli così alla potenza necessaria all' ampli finale. Ho condensato il discorso in poche parole, sono un pò di fretta, se qualcosa è troppo condensato mi spiegherò meglio in post successivi.
La soluzione che ho adottato io, DAC collegato al TV con cavo ottico + cuffia è un pò scomoda, bisogna usare 2 telecomandi, accendere il Dac, mettere le cuffie... quindi la uso solo quando trasmettono musica in diretta TV tipo il concerto di Capodanno di Vienna e simili, oppure quando ascolto musica liquida con immagini audio-video ricavate da DVD originale. Quando invece ascolto il TG in TV e non voglio mettermi le cuffie ascolto la TV con i suoi altoparlanti originali rivolti verso il basso. A volte non si capiscono neanche le parole del TG, tanto è scadente quel TV originale, che è un moderno TV 40" 4K, il video è ottimo, l' audio no. Quindi quando avrò tempo farò una modifica al TV , smonto e dissaldo gli altoparlanti originali, al loro posto collego le vecchie casse Indiana Line passive con una resistenza di protezione in serie. Poi quando avrò altro tempo farò il test dell' impedenza dei vecchi altoparlanti originali e ridurrò il valore della resistenza di protezione in serie fino a quasi annullarla. Chiunque abbia un parente esperto di elettronica ed un paio di casse passive potrebbe fare un lavoro simile. Però per il momento continuo ad ascoltare il TG con un audio pessimo ( chissà quando troverò il tempo per smontare il TV e provare ).
@gio "Quindi quando avrò tempo farò una modifica al TV , smonto e dissaldo gli altoparlanti originali, al loro posto collego le vecchie casse Indiana Line passive" Potresti inserire due prese da da jack 3,5 mono con deviatore mi sembrerebbe un lavoro molto più pulito
Inserisci una resistenza per alzare l'impedenza? Non capisco...
Cmq diciamo che se una TV è nuova o quasi non avrei voglia di giocarmi la garanzia e neanche il piccolo finale di cui dispone, se i circuiti di oggi fossero di facile accesso al massimo visto le tue paure per le casse ci sarebbe da prelevare il segnale preampli, ma dubito ci sia, ci sara un integrato che fa da dac ed ampli tuttassieme
Che il master viene poi equalizzato, ma questo accade sempre.
“ Otto, non ti ci mettere pure tu dai, contestualizzare. Su che ne sei capace. „
Sì, sì, scusa...in realtà per la nuova casa, sto valutando anch'io una comoda soundbar visto che la TV probabilmente non starà nella stessa stanza dell'impianto principale. Vorrei che si accendesse e funzionasse tutto insieme, insomma non mi va di alzare il volume con un telecomando diverso che poi alla fine si perde sempre...
Provo a rispondere ai diversi argomenti. Cominciamo con la classe D. E' una nuova classe di amplificatori audio uscita qualche anno fa, che usa dei chip appositi e permette un grande risparmio di costi, dimensioni e consumi. La "bomba" uscì con il T amp, prodotto dalla Sonic Impact, che usava il chip TDA 2024 della Tripath. Uno scatolino di plastica minuscolo e leggero, che tirava fuori incredibilmente una decina di watt per canale, se opportunamente alimentato. Nell'ambiente HiFi furono scritti fiumi di parole, fu definito ammazzagiganti, ecc ... Io ne comprai un paio per fare delle prove ed uno lo uso ancora con una coppia di Indiana Line collegate al computer. Cominciamo col dire che se si vuole una potenza accettabile, non si può alimentarlo con le batterie, ma bisogna attaccarci un alimentatore da baracchino, cioè almeno 5 Ampere (8 Ampere è meglio) e 13,8 V, che non è proprio un oggettino minuscolo. I 10 watt non bastano certo per tutto, insomma il T Amp suona bene ma non è la panacea di ogni male. E poi c'è il problema maggiore: la risposta in frequenza del TDA 2024, è fortemente influenzata sull'estremo superiore dall'impedenza del diffusore collegato e, a sorpresa, potrete aver gli alti esaltati, oppure fortemente attenuati o, se siete fortunati, lineari. Naturalmente sono stati fatti molti progressi dopo questo primo tentativo, oggi ci sono realizzazioni in classe D molto migliori e anche con potenze elevate, ma comunque non è la soluzione migliore a priori. Ricordo che gli amplificatori marcati T Amp e venduti da Thomann, non sono necessariamente in classe D, anzi, gran parte di questi sono in classe AB, comunque, nel sito è sempre indicato chiaramente.
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passami la similitudine 