| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 8:12
uhhh grazie, sono molto interessato |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 10:24
Sempre dell'ottimo Olivotto, c'è la tecnica di conversione in BN escogitata da un guru di Adobe, Russel Brown e spiegata da Marco Olivotto:
www.andreaolivotto.com/photo_retouch_08.php
Ci sono tanti modi di fare le conversioni in B&N, c'è ampia libertà di scelta, ma, come in tutte le cose, ci vuole padronanza tecnica e.....moderazione sugli strumenti, altrimenti si incorre nella classica, italianissima e diffusissima, "patacca", che per il B&N significa ombre tappate, bianchi strinati e contrasto a bestia, patacca che io chiamo "effetto fotocopia". |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 12:37
Bella discussione!
“ La fotografia, salvo casi eccezionali e che non fanno parte di questa discussione di sistema generale, deve essere morbida e plastica, deve avere il massimo numero di tonalità di grigio, ci vuole la massima estensione tonale, perché dia effetto presenza in stampa, ed il contrasto ed i toni estremi vanno controllati con rigore. „
Bellissima la tua foto Alessandro!
vorrei permettermi di forcalizzarmi prima che sui vari metodi di conversione, ampiamente discussi e innumerevoli, sulle caratteristiche basiche della fotografia in b&n. cioè capire dove si vuole andare prima della strada da percorrere.
premetto e sottolineo che non scrivo per "insegnare" in quanto non sono un esperto ma solo per condividere alcuni passaggi logici e ragionamenti che ho letto e imparato qua e la sul forum e sul qualche libro di fotografia e che hanno formato la mi idea attuale di b&n digitale
i punti sotto non sono "regole" ma solo la mia personalissima e discutibile sintesi attuale sull'argomento
(perdonate il linguaggio non tecnico)
1. il b&n discende dalla fotografia analogica che aveva delle particolari caratteristiche su come "interpretava" i colori del mondo. per esempio le pellicole bn vedevano bene alcuni colori e meno bene altri colori. cosa variabile a seconda delle epoche, tecnologie e marchi. per farla semplice alcune pellicole vedono meglio i rossi e altre meglio i blu e danno tonalità di grigi diversi. ovviamente non complico la faccenda con la storia dei filtri colorati che servono esattamente a cambiare ancora di più l'"interpretazione" dei colori nel bn.
2. nei decenni ci siamo abituati a certe tonalità di grigi per certi "colori" e ad una abbastanza comune gamma tonale e gamma dinamica delle foto bn analogiche. ho notato che anche facendo alcune conversioni in maniera "perfetta" da tutorial si ottenevano foto bn scialbe e inverosimili. inverosimile nel senso che non sembrano le classiche foto in bn a cui siamo abituati
3. detto questo credo che l'obbiettivo principale convertendo foto in bn sia quello di emulare le vecchie pellicole per il semplice fatto che sono quelle a cui i nostri occhi sono abituati
4. mi sono accorto che in generale come dice Alessandro il bn è povero di bianchi, ricchissimo di sfumature di grigi e i neri sono netti
5. io converto in bn usando LR o DXO, semplicemente desaturando e poi agendo sulla curva d'esposizione, privileggiando i grigi soprattutto a scapito dei bianche. inoltre poi modifico il canale di colori per far variare le tonalità di grigi a mio piacimento. uso spesso silver exef di cui mi piace soprattutto l'emulazione della grana delle pellicole e la possibilità di simulare velocissimamente i vari filtri colorati. un metodo abbastanza grezzo ma secondo me veloce e abbastanza soddisfacente
qui qualche esempio
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| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 12:48
alcune delle discussioni più belle e chiare che ho letto sono quelle che riporto sotto, fatte da Ramiel. In particolare, secondo me, è interessante il discorso in cui anche la leica M monochrome, per simulare la pellicola bn ha un filtro colorato sul sensore che taglia alcune bande di colore.
Tutto questo per dire in sintesi che a mio parere bisogna capire cosa si vuole emulare nel bn ancora prima di scegliere un metodo di conversione
di seguito i post che mi hanno dato tanta ispirazione
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2965466&show=1
“ Se però andiamo ad esaminare come la Monochrom scarta la cromaticità per arrivare al BN ci rendiamo conto che anch'essa compie delle scelte stilistiche e lo fa direttamente tramite un filtro colore che taglia le frequenze in modo specifico. Ne avevo scritto tempo fa : „ ">www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=959568 „
e ancora
“
Si evince quindi che il sensore monocromatico per fotografia in realtà usa le informazioni sul colore; le usa prima di arrivare sui fotositi.
Possiamo vedere per esempio come Leica abbia progettato il filtro colore che c'è sulla Monochrom :
Come si può vedere il filtro colore taglia alcune frequenze, cercando di replicare il tipico flesso delle pellicole. „
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| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 15:42
@Carlmon, nonostante tu usi una tecnica che molti sconsigliano (desaturare per ottenere il bn) ottieni ottimi risultati. |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 17:55
Tra tutti i programmi, azioni e altro che ho provato, ho trovato in Dxo un'ottima conversione (Simulazione trix).
Occorre poi lavorare in Photoshop, Dodging and burning con le maschere di luminosità.
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| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 18:33
Ottimo 3d, da conservare e rileggere.
Anche per sfuggire a possibili tentazioni da apparecchi specifici non sempre, pare, più adeguati allo scopo. |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 18:49
Non voglio assolutamente innescare polemiche tra fotocamere monocromatiche e non, ma questo stralcio vorrei postarlo.
Nell'articolo di Andrea Olivotto, postato sopra da A Pollastrini leggo:
“ ........
Se leggete un qualsiasi articolo sul bianco e nero digitale, troverete sicuramente scritto che "anche se la vostra fotocamera ve lo permette, mai scattare in bianco e nero ma sempre a colori: ci penserete dopo a convertirla!".
Il vantaggio fondamentale di effettuare la trasformazione da colori a b&w nel momento del fotoritocco rispetto al momento dell'esposizione, è che in questa seconda fase si possono utilizzare tanti programmi e tantissime tecniche di conversione, che sicuramente producono risultati migliori della conversione standard della fotocamera.
Quest'ultima ha poi un secondo grave difetto: non è modificabile o configurabile, la sua "ricetta" è stata fissata una volta per tutte! Una bella differenza rispetto ad utilizzare Photoshop con i suoi adjustment layers, livelli, curve...... „
questa è sempre stata anche la mia opinione, il vantaggio di "catturare" la scena così come è (quindi inevitabilmente a colori) e di poterla poi convertire a mio piacimento in BN è impagabile.
Il BN secondo me, è sempre fotografia, ma è quasi una interpretazione grafica, quindi se ci posso lavorare a tuttocampo è meglio. |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 19:04
“ @Carlmon, nonostante tu usi una tecnica che molti sconsigliano (desaturare per ottenere il bn) ottieni ottimi risultati. „
e la sconsiglio anche io a meno che non si voglia un conversione veloce e pratica
l'importante per me è sapere in anticipo dove si vuole andare, altrimenti anche la tecnica più raffinata serve a poco
ultimamente mi sta aiutando molto scattare in analogico in bn per farmi l'occhio
ecco qui una scansioncina di pellicola bn
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| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 19:14
Con la premessa che i propri soldi uno se li spende come gli pare, quando uno spende, a mio avviso personalissimo, sarebbe bene che uno sapesse che cosa compra.
Ma la maggior parte di quelli che comprano fotocamere tipo la Monochrom, non sanno, ahiloro, che cosa comprano.
Come dicevo prima, ci sono tanti modi di fare una conversione in B&N, ma farselo fare da qualcun altro, nella fattispecie il tecnico che ha profilato la Monochrom, e.........ad oltre 7000 euro, a parer mio personalissimo, è una presa in giro.
A pellicola, se non ti piaceva il B&N che una pellicola ti rifilava, potevi cambiare la pellicola con una a profilazione B&N diversa, di solito si cambiava marca, io usavo la Kodak Tri X per la street, ma non usavo la Kodak Plus X per i paesaggio, la Hilford FP4 e Pan F mi piacevano di più sui paesaggi della Kodak Plus X.
Ma se compri una fotocamera digitale solo B&N tipo la Monochrom o simili, il B&N che ti rifila non lo cambi, ti attacchi al famoso razzo, perché non gli puoi cambiare il profilo.
Questo, ripeto, per me è del tutto inaccettabile.
Le fotocamere Monochrom & C. sono adatte a chi di fotoritocco non ne sa niente o non ci vuole mettere le mani, e chi si accontenta gode, anche ad oltre 7000 euro uno si deve accontentare se ci capisce qualcosa, mentre se non ci capisce nulla, è meglio per lui, perché è convinto di aver comprato la meraviglia del momento (.......del momento, perché dopo qualche mese, gli fanno la meraviglia nuova, che ovviamente è "chiu' meglio ancora"). |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 19:28
“ Non voglio assolutamente innescare polemiche tra fotocamere monocromatiche e non, ma questo stralcio vorrei postarlo.
„
Gian Carlo, credo che però quello da te citato si riferisse a scattare in jpeg in bianco e nero, perché se scatti in raw e visualizzi in b&n le immagini (ad es. attraverso una simulazione pellicola) le informazioni sul colore nel raw rimangono.
I vantaggi della Monochrom sono altri e non facilmente riassumibili in poche righe ma non si può stabilire a priori che una strada (B&N da Bayer classico trattato poi in post) sia migliore dell'altra (B&N da Monochrom o macchina debayerizzata).
fine OT |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 19:29
Anche se non capisco niente di bianco e nero digitale, come ha educatamente rilevato l'ing. Pollastrini, che da più di due anni c'è l'ha anche con quel poco accorto tecnico germanico che ha creato il profilo (sic!) della Leica Monochrom, sono ancora in grado di capire che l'articolo indicato da Pollastrini e citato da Giancarlo, è stato scritto da Andrea Olivotto e non da Marco Olivotto, che è in realtà in Italia la massima autorità in materia, quello del metodo perfezionato da Negri di cui avevo già detto in precedenza.
Ho avuto l'onore di conoscerlo avendo io abitato per anni a Trento. Qui il link di un interessante incontro:
www.resistiamo.org/resources/Marco_Olivotto_BN_pensieri_tecniche.pdf
Citazione da post Pollastrini:
Sempre dell'ottimo Olivotto, c'è la tecnica di conversione in BN escogitata da un guru di Adobe, Russel Brown e spiegata da Marco Olivotto:
www.andreaolivotto.com/photo_retouch_08.php |
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