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“ a me in C1 viene da così a così, ovviamente non toccando nessun cursore, tratta a coppie i colori „
Anche a me naturalmente, la scala di grigi non è uniforme ma sono comunque valori di luminosità in crescendo; se applichi le percentuali del video invece viene molto peggio, prova.
“ Anche a me naturalmente, la scala di grigi non è uniforme ma sono comunque valori di luminosità in crescendo; se applichi le percentuali del video invece viene molto peggio, prova. „
la scala colori che ho usato io me la sono ricavata in Affinity, quindi sicuramente un po' diversa da quella di Furlan.
Ha comunque poca importanza secondo me, tanto quella è una base di partenza e quello che conta è che, grossomodo risponda a quali grigi noi associamo a un colore, insomma non dobbiamo avere il blu del cielo bianco, il verde troppo scuro, la pelle slavata, ecc.....
Se provi a convertire in BN le simulazioni delle pellicole più blasonate tipo la FP4 ne vedi delle belle! Si capisce perchè dovevamo usare filtri colorati per il cielo, l'erba, la pelle ecc... avevano una scala di grigi pessima, eppure.... le usavamo eccome!
“ la scala colori che ho usato io me la sono ricavata in Affinity, quindi sicuramente un po' diversa da quella di Furlan. „
Anch'io con C1 mi sono fatto un'impostazione (di regolazione dei cursori colore nella conversione) per cui i grigi sono tutti equamente distanziati, per tentativi ci si riesce facilmente. Però come dici tu non è così importante, le differenze con la conversione piatta non sono molto grandi e tanto poi per ogni foto ci si smanetta sempre un po' con i cursori.
“ Però come dici tu non è così importante, le differenze con la conversione piatta non sono molto grandi e tanto poi per ogni foto ci si smanetta sempre un po' con i cursori. „
Vero, ma il lavoro è minimo, basta un preset e poi si parte bene, tieni conto che io mi sono "imbarcato" con diversi software ed avere una scala equalizzata per tutti mi viene bene.
"Io non lo critico, penso solo che ci siano più verità."
Ripeto quello che avevo scritto nel mio intervento precedente:
"Ci sono tanti modi di fare delle conversioni in B&N."
Io ne ho provati diversi, ma alla fine quello da me spiegato è quello che più mi soddisfa.
In Fotografia, conta solo ed esclusivamente quello che si vede in immagine finita, mentre quello che in immagine finita non si vede, non conta assolutamente nulla, zero.
Photoshop, come Affinity Photo, lavora per livelli: io ho esasperato il metodo, lavorando per livelli e per aree.
Anche all'inizio della discussione avevo sottolineato che i metodi sono molti..... è così.
Quello che mi intriga è l'applicazione del LAB, ma non ho ancora capito quale percorso conviene fare..... ho provato quello di quel video che avevo postato, ma tutto sommato mi trovo bene anche con uno più semplice.... sono un po' come il somaro di fronte ai due mucchi di fieno
"..... avevano una scala di grigi pessima, eppure.... le usavamo eccome!"
Della serie, per le donne: meglio di nulla, marito vecchio.
Ho stampato 38 anni in B&N a pellicola, sempre con attrezzatura professionale e sempre in formato minimo 30 x 40 cm, da sempre, come faccio in digitale da 13 anni: non tornerei alla pellicola nemmeno se mi picchiassero.
Tra un B&N digitale fatto bene, ed un B&N a pellicola fatto bene, c'è la stessa differenza che c'è tra portarsi a letto una ragazzotta giovane, bella, soda e "calda" o una vecchia sgangherata.
A me quello che piace di più del b/n da negativo rispetto al file è la distribuzione della grana. Nel negativo la grana era nelle zone dove riusciva a fare grani in sviluppo, ovvero nelle zone meglio esposte, rispetto a quelle scure.
Infatti quando leggo di grana analogica e vedo lall la grana è più nei grigi scuri rispetto ai chiari o piatta e uniforme.
Una cosa che io faccio è fare maschere per varie zone di Luma e poi fare la grana a mano.
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