| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 22:24
faccio un copia e incolla direttamente dalla fonte, interessante il risultato ottenuto. La “Ronda di notte” di Rembrandt è il dipinto fotografato alla più alta risoluzione mai raggiunta. Il file è stato realizzato unendo 8.430 scatti per un totale di 717 miliardi di pixel e un peso di 5,6 Tera. Per vederlo fino al più piccolo dettaglio: hyper-resolution.org/view.html?pointer=0.557,0.038&r=0.1700,0.0821,0.6 |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 22:52
Direi incredibile il livello di dettaglio e complimenti per la pazienza a chi ha eseguito ed unito gli scatti, ci sarà anche stato un aiuto software ma gran lavoraccio comunque!  |
| inviato il 08 Gennaio 2022 ore 0:06
E' uno dei dipinti davanti al quale sono rimasto più affascinato! |
| inviato il 08 Gennaio 2022 ore 0:35
Val bene un hard disk. Per la Cappella Sistina invece ci vuole una bella fettina dello spazio disco del nostro (mio, dove lavoro) data center, mi sa. |
| inviato il 08 Gennaio 2022 ore 13:53
vi immaginate se venissero messe in rete tutte le opere d'arte? Mi piace pensare che gli utenti (un po' come le scoperte fatte attraverso Google Earth) possano scoprire aneddoti o firme celate |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 14:07
Bellissima iniziativa. Magari si diffondesse questa esperienza. Al Louvre ho potuto vedere la Gioconda solo da lontano e dietro il vetro, in cartolina era più leggibile. Questo fatto poi mi fa pensare un po' che forse il nostro modo di fruire un'immagine fissa è cambiata. Molti di noi, davanti ad una fotografia a monitor, inizia ad esplorarla zoommando e quindi ricreando molteplici immagini |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 18:21
Anch' io molte volte scopro che alcuni puntini sulle mie foto panoramiche da 900 MPixel sono delle persone con gli sci sul ghiacciaio, o sulla punta delle montagne, ad occhio nudo non le vedevo, solo a casa le scopro ingrandendo le foto fatte con teleobiettivi o le relative panoramiche . A me piace molto questa fruizione delle foto megapixellate ( tipo Google Earth ), si scoprono cose ed itinerari, tracce interessanti. |
| inviato il 11 Gennaio 2022 ore 11:23
“ si scoprono cose ed itinerari, tracce interessanti „ Speriamo prenda piede |
| inviato il 11 Gennaio 2022 ore 14:32
Chissà in che formato viene caricata su internet la Super foto da 717 miliardi di pixel, io ho da sempre il problema del limite dei 65535×65535 pixel del formato Jpeg. Alcune mie panoramiche sono da 148000 pixel lato orizzontale e superano il limite del formato Jpeg ed allora le ho salvate in Tif. Ma in Tif occupano molti megabyte. Non ho ancora trovato un formato ideale per caricare le panoramiche su internet. |
| inviato il 11 Gennaio 2022 ore 14:41
È un puzzle Gio, più o meno fanno come fa anche il sito prodibi.com Stabiliscono dei vari livelli di zoom intermedi e creano le anteprime per ciascuno di tali gradini, scalando l'immagine. Parti con una iniziale che riempie lo schermo (ma che è sempre costruita nella pagina web mediante unione di pezzi, non risali all'originale se non mediante screenshot). Quando clicchi poi, lui zooma al gradino successivo dell'ingrandimento facendoti vedere mediante scripting (presumo javascript) solo i pezzi del puzzle su cui hai zoomato, per quello specifico "grado di zoom". E così via, tutto basato sui pezzettini di ciascuno scalino di ingrandimento e sulle coordinate su cui fai clic. O se non col clic, con dei controlli sullo zoom tipo + e - insomma. |
| inviato il 11 Gennaio 2022 ore 14:43
Per internet lo stratagemma del puzzle è l'ideale. Suddividi in pezzi di max 65535x65335 e poi nell'html componi. Tabella senza border, o altri tag adatti allo scopo... Certo, la pagina ci metterà minuti a caricarsi e inchioderà ben bene la memoria, questo è inevitabile. E comunque il limite jpeg originario non sarà lo stesso valicabile. Concludo l'ot con una domanda: hai indagato il formato heif per l'esportazione finale? Magari non ha più tale limitazione. Però non so manco quanto vada d'accordo coi browser, onestamente. |
| inviato il 11 Gennaio 2022 ore 14:49
@TheBlackbird E' il concetto piramidale, ordinariamente utilizzato per gli applicativi cartografici gis, dove vi sono più strati a differente livello di dettaglio in base allo zoom del client. Mi è capito delle volte di dover "piramidare" dai raster cartografici. In questo caso il risultato è magnifico. |
| inviato il 11 Gennaio 2022 ore 14:53
Perfetto, grazie dell'interessante riferimento! |
| inviato il 11 Gennaio 2022 ore 15:51
Grazie mille, suppongo che sul mio sito ( gratuito ) di Google Drive tale puzzle "piramidale" non sia fattibile, quindi continuerò a caricare le sole immagini Jpeg con lato inferiore ai 65535 pixel , cioè suddividerò in 2 o 3 foto le panoramiche più estese. L' utente dovrà solo fare 3 clic invece di uno. ( chiedo scusa per l' OT ). Non ricordo bene il motivo per cui avevo scartato il formato heif per le panoramiche, forse il limite dei 65535 pixel era ancora più piccolo nel formato heif. |
user225138 | inviato il 11 Gennaio 2022 ore 18:41
A me sembra un esercizio del tutto inutile, meramente pubblicitario. Per gli addetti ai lavori, un file - per quanto elevata sia la risoluzione - non può sostituire la visione diretta. Ad esempio, la tecnica pittorica può essere indagata adeguatamente solo osservando direttamente il dipinto, in particolare per i dipinti a olio, perché uno degli elementi fondamentali è proprio il differenziale di spessore delle pennellate. Per il pubblico, è ovviamente inutile, perché i particolari del quadro possono essere osservati e valutati a risoluzioni molto inferiori. Questo senza considerare l'impossibilità di riprodurre la matericità dell'opera e l'effetto della luce incidente. Insomma, per me è solo un "guardate quanto ce l'abbiamo lungo". |
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